Friday 8 March 2013


Ad accettare il nostro scrosciante augurio per la festa della donna è Maria Assunta Favelli, asciugatrice di piatti di professione e attivista grillina a tempo perso. Vegana convinta, ama i cuccioli di balena e come principale obiettivo in parlamento ha quello di abolire la danza del ventre. E mentre anche le sue battaglie alimentano la fiamma della passione grillina, da parte nostra ci accingiamo ad inquinare la rete anche questo venerdì con le tre posizioni, gradite anche al sacro collegio pontificio, della classifica più papalizia di questo secolo: Lo Stronzo della Settimana.
Subito in terza posizione ci stupisce e balza agli onori della cronaca mondana l'americanissima Christie Alba Harris. Il bronzo le viene conferito all'unanimità insieme al primo premio "Stranezze da nascondere nella vagina". Christie, infatti, con la sua calibro 22 (accompagnata da una busta di primizie dell'orto nel sedere) è riuscita a stracciare la torinese Linda con la sua miniatura in onice di un minotauro e la tedesca Serviskzva, che presentava a sua volta lo spartito di Ein Prosit originale.
Al secondo posto, con grande stupore, ci tuffiamo nel mondo della musica da cucina con il nuovo reality The Voice. Non questioneremo sul quanto possa farci cagare o impazzire l'ennesimo prodotto di un'epoca che di capriole nella bara al buon Sinatra ne sta facendo fare a bizzeffe. Ci concentreremo sui giurati. Passi la Carrà che a casa a fare la calzetta s'annoiava. Passi anche Cocciante, che con la sua intensa attività teatrale forse non arrivava a fine mese. Passi anche Noemi, che nei reality ci è nata. L'argento, a questo punto, non può che andare al buon Piero Peluschio che, proprio per essere coerente con l'ameno titolo del tour che sta portando in giro con i redivivi Litfiba ( la Trilogia del Potere ), ha deciso di scendere a patti con quel potere e diventare giurato di un altro carrozzone mediatico. Bravò Pierò, bravò.
Ed è solo un caso che al primo posto ci siate ancora voi, popolino allegro e postante del social network. Ci sembra giusto che in un periodo in cui si vogliono cambiare le cose, in cui la crisi la fa da padrona e in cui l'apparire se ne fotte dei partiti e dei movimenti, l'etichetta GRATIS faccia ancora gola a molti. L'oro quindi sciogliamo e spruzziamo in gocce su tutte quelle teste (di Cazzo ® ) che sono cascate nella bufalissima dei cellulari gratis al prezzo di un mi piace. Vi sveliamo un segreto. Nessuno vi regala mai niente.
Alla prossima settimana!

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