Sunday, 4 November 2012


Buongiorno giovani amici che in questi giorni frequentate Lucca vestiti da idioti, arricchendo una delle città con i negozianti più antipatici e indisponenti d’Italia, e bentornati alla rubrica preferita da chi non guarda serie tv che ha come oggetto la ricerca di una donna: Sotto la Calzamaglia.

Oggi parleremo di un supereroe DC notoriamente tra i più inutili di tutti: Freccia Verde.
La sua genesi è particolarmente interessante: un giovane ricco rampollo dal nome che sembra partorito da un Dickens omosessuale, Oliver Queen, durante un party tra ricconi coi baffi cade ubriaco in acqua.
Invece di morire come merita, naufraga in un’isola deserta e per cacciare si costruisce un arco, arma della quale diventa maestro nel giro di poche ore come nelle migliori fiabe.
Nonostante venga salvato da dei narcotrafficanti, decide di dedicare la sua vita al BENE, travestendosi da Robin Hood e andando a caccia di criminali con le sue frecce letali: la freccia-colla, la freccia-guantone da box e la freccia-dildo.
Ora potete iniziare a immaginare il perché nessuno l’ha mai preso sul serio? 
Di fatti il povero Oliver diventa povero nel vero senso della parola: finisce in lastrico perché, invece di occuparsi della sua azienda, preferisce girare per la città vestito come un deficiente, e si ritrova su una strada ad arrabattarsi per un tozzo di pane.
Dopo che un noto ministro di Star City, città dove opera, gli consiglia di diventare più “choosy”, arrabbiato decide di porre le proprie abilità al servizio della classe operaia, diventando comunista- trozskista- linobanfista e difendendo i cittadini dai soprusi delle grandi aziende, come le bollette gonfiate e l’adsl a velocità minore di quella dichiarata.
Sarà per questo che in America gli stanno dedicando una serie tv?
Vallo a sapere che hanno in testa sti ammerigani.
Alla prossima!

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