Buongiorno cari amici e bentornati alla rocambolesca rubrica
bisettimanale che vi parla dei vostri eroi preferiti della Marvel e della Dc: Sotto la Calzamaglia.
Oggi parleremo dell’Uomo dalle palle D’Acciaio, la
Macchia nelle mutande, insomma il primo supereroe che la storia ricordi:
SuperMan.
Nato su Kripton, il nostro viene mandato sulla terra prima
che il suo pianeta esploda oppresso da un’economia inflazionistica, dal debito
pubblico e da Mario Monti.
Grazie alle radiazioni solari, che a voi provocherebbero al
massimo un eczema, acquista dei poteri incredibili: forza sovraumana, super
velocità, volo, invulnerabilità a tutto tranne
che alla kriptonite (che dal suo arrivo abbonda inspiegabilmente in
tutto il pianeta), vista a raggi x e calorifera per spiare le donzelle e
costringerle a spogliarsi, voce da baritono che manco Pavarotti, un pene di
trentotto centimetri da moscio e della miopia ad intermittenza (vedete cosa
succede a fissare per troppo tempo il sole?).
Per nascondere la sua identità da SuperMan è costretto
a calarsi nei panni di Clark Kent, un giornalista polemico del Foglio di
Giuliano Ferrara, indossando dei semplici occhiali da vista: ancora nessuno è riuscito a
capire come delle lenti graduate possano nascondere un’identità, ma è dal 1938
che ci riesce.
Per il resto lui è il più bello, il più forte, bla bla bla.
Ora, ok, si è capito che SuperMan proprio non lo posso
sopportare, ma c’è una motivazione: per colpa sua gli uomini calvi sono vessati
e visti con sospetto dalla comunità mondiale intera.
Come se tutti gli
spellacchiati fossero Lex Luthor.
Chi è Lex Luthor?
Beh, di questo parleremo in una delle prossime puntate!
Enjoy.
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