Monday 14 May 2012


Diciamolo pure, a chi è che non piacciono i clown?
A me, ad esempio. E poco importava quanto potessi piangere al cospetto del parentame nell'esprimere, con frasi precise e circostanziate, che a me di andare a quel maledetto circo del quadrunipote Orfei non mi interessava più del sapere la risposta alla domanda del Ma sai cos'ha fatto il nipote del cognato della zia del fratello di tuo padre? Questo disappunto nei confronti di pagliacci e pagliaccetti fu subito così chiaro ai miei che pensarono bene, alle soglie dei primi anni novanta, di mettere nella mia stanza un bel quadro di un pagliaccio piangente che avrebbe turbato i miei sogni per i 15 anni a venire.
Eppure non si spinsero mai oltre. Non arrivarono ad ingaggiare mai nessun Pennywise per farmi venire un infarto nella settimana del mio compleanno. Vi siete ingolositi, ammettetelo. Se voi, genitori modello amanti di instagram e dei tag su pupazzi e frasi che a dir fatte sarebbe un eufemismo condito, volete rendere davvero speciale il compleanno (e i futuri sette anni di psicanalisi) della vostra prole non dovete far altro che ingaggiare il clown cattivissimo Dominic Deville che attuerà uno stalking selvaggio fino alle estreme conseguenze: una torta in pieno viso, si spera.
Galleggiano.
Galleggiano tutti.

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