Monday, 13 February 2012


E' fronte alta e sono stempio...
Cantava così, parafrasando De Crescenzo, il celebre duo canoro anni '90 Chimenti-Petrelli, imperversando nelle peggiori balere della provincia di Bari. Una sorta di invettiva romantica contro il male che da secoli affligge baldi giovini che, nel rigoglio delle loro primavere, vedono sfiorire il loro prezioso patrimonio pilifero spennando tristemente sul capo. Inutili i ritrovati della scienza e i riti voodoo che rallentano solo l'inevitabile, rendendo la pena forse più atroce.
In tanti sono ricorsi a sapienti rasature, emulando miti cinematografici di questo o quell'altro secolo. Questo fino all'espediente spagnolo.
Gioite, dunque, o tristi scucugghjiati all over the world. Potrete dire addio ai giorni in cui davanti allo specchio vedevate solo facce tristi e sconsolate. Il rimedio è equino e arriva dalle lande spagnuole.
Attenti però: i rumors nei sottoboschi ospedalieri parlano di effetti collaterali bizzarri e fantasiosi quali la sindrome da uccello asinino (e fin qui...), criniera impettinabile e nitriti postorgasmici.

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