Friday, 18 May 2012


Quando nel 1945 il piccolo Antioco Merdo (73 chili post clistere evacuativo) divenne podestà di Recanati le prime azioni politiche intraprese furono il rendere illegali le letture del Leopardi (ritenute responsabili di un'epidemia di colite spastica), sancire l'obbligatorietà di giochi come la cavallina e lo spingisederi durante la festa del patrono e garantire asilo politico a tutti i bambini venuti dal Brasile su cui esisteva ancora la vexata quaestio del loro esser cloni di Hitler o proprio dello stesso Antioco.
Nello scatto rubato dal fotografo di turno si può notare lo sguardo accigliato del Barone Merdo in concomitanza del suo aver appreso che il dazio pagatogli dai coloni, che si spezzano la schiena sulle sue terre, consiste di soli 43 chili di patate pasta gialla (specialità di cui il nostro resta ghiottissimo) e sedici pastinache di fallica fattura. Il tutto abilmente celato nel cestino di vimini intrecciatogli personalmente da tata Renata in occasione del suo quinto vergognoso compleanno. Degno di nota anche il rigatino quadribottone (con un quinto bottone privo d'asola inserito al solo scopo di illudere e destabilizzare i possibili rivali amorosi) che ne esalta la statuaria e imbolsita figura. Scarpine di cuoio nanesco rinforzate con estratto di corno di gnu e spalmate di sciroppo di crigno per potenziare i calci nel culo con cui addestra i suoi sedici dobermann.
Rotti gli indugi sull'infanzia felice del nostro futuro despota, è sicuro e ingrato compito il passare in rassegna le tre posizioni della classifica che il migliore dei teologi non saprebbe come spiegare ai propri seguaci: Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto la riprova che ad una festa non vanno mai invitati i delfini. Che da queste parti i delfini non siano mai stati visti di buon occhio era cosa sin troppo manifesta: sfiatano, gorgheggiano, ridono come beoti e il solo fatto che in concomitanza di una catastrofe vogon possano essere i soli a salvarsi ci manda ancora in bestia. Che però, invitati ad un rave, si mettano a fare incetta delle vostre personali scorte di droghe è davvero troppo. Bronzo quindi alla coppia di delfini Shadow and Chelmers, delle cui gesta si apprende con ritardo ma la cui menzione appare subito doverosa e necessaria.
Secondo posto parimeritrale per i protagonisti del gioco Scova la sorpresa nel tuo hamburger. Da una parte l'arrapatissimo Ryan Hart (sguardo spermatico del classico adolescente targato usa che si frantuma mani e scroto a furia di maniglioni), che con il dito rinvenuto nel proprio panino totalizza un punteggio di 143 schiaffi. Dall'altra Costantino Vitaliano che, sotto mentite spoglie, ha rinvenuto nel proprio mcdonaldesco pasto quello che Buffalo Bill per lo più inseriva in bocca a tutte le sue vittime: un lepidottero testa di morte del peso di 16 libbre. Però frittissimo.
Primo posto italico e caro al duce per l'asso delle palle Paolo di Canio, che, a sorpresa si potrebbe dire, è stato accusato addirittura di razzismo da parte della Football Association inglese per i suoi presunti insulti al calciatore Jonathan Tehoue. Come sia potuto accadere non ce lo spieghiamo. Dev'essere una persecuzione per quest'uomo. Già tempo fa venne ingiustamente accusato di aver salutato (con un gesto che non era assolutamente un'apologia di fascismo) Alessandra Mussolini. Una personcina così fine come Di Canio è sempre stata affabile e incline al confronto multietnico, come del resto dimostrano le sue ultime dichiarazioni "Adoro giocare e disputare partite di pallone e palla avvelenata con negri, negracci, negroidi e cotone"
A Paolino la nostra vicinanza, un oro e la possibilità di un incontro ravvicinato con le sette ancelle del Barone Merdo.
Alla prossima settimana!

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