Monday, 16 July 2012


E' usanza assai comune ultimamente tra le dive e le presunte tali il mostrarsi senza trucco e senza inganno in improbabili scatti fatti nei loro cessi o nei loro boudoir, e postati (minchia non lo avremmo mai e poi mai detto) sui medium sociali. Questo per accaparrarsi maggiormente l'affetto delle loro schiere con un atto di generosità prephotoshop. Eppure sulla nostra beneamina non si placano le polemiche, dopo che persino il tatuatissimo si è espresso da novello Salomone sulla vicenda, rivangando un di lei passato da santa maria goretti, fatto solo di studi, un fidanzato e brioches calde al mattino. Questo ignaro, forse, delle teorie del complotto dietro al video hard della Tommasi.
Il complotto Dianetics: alla base della scelta della Tommasi di intraprendere un nuovo cammino neocatecumenale totalmente votato alle nerchie ci sarebbe la ferrea volontà di mettere in pratica gli insegnamenti del defunto Ron Hubbard e della sua filosofia "La forza del pensiero sul corpo". Per scacciare le negatività e purificarsi totalmente niente di meglio di un sano porno atto a purgare (e a farsi purgare).
Il complotto Zanichelli-Accademia della Crusca: gli adolescenti di oggi, si sa, sviliscono la lingua e passano il loro tempo a guardare pornografia di bassa lega in giro per la rete. Per adeguarsi al linguaggio giovanilistico e indrodurre nuove perifrasi di comune accordo con tutto uno stuolo di professoroni e seguaci della lingua che fu dell'Alighieri, la Tommasi, furbissima, ha usato l'unico canale comunicativo ad oggi riconosciuto dai più, il porno. L'interlocuzione "Ciuccio bene i vasi" con cui Sara si presenta sarebbe una raffinatissima citazione dell'Aretino che richiama quel "per mia fé! quest'è il miglior boccone" dei celeberrimi sonetti lussuriosi. E come non soffermarsi sul sincero stupore con cui ella declama "Un bel maschione tutto per me!" rivolgendo le terga allo stagnaro di turno? Un caricaturale citazionismo colto derivante direttamente dai versi "Allegro mi sembrava Amor tenendo meo core in mano" de La Vita Nova.

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