Friday 5 April 2013


Come sosteneva caparbiamente Salvatore, bidello e ramazziere dell'istituto correzionale Don Milani di Criptaliae, che ebbi l'onore di frequentare lustri fa, la vita e la morte sono cose che si fanno quando ci si annoia (J.C.). Non c'è quindi da stupirsi se le gonadi di Pingpongiang abbiano preso a roteare furiosamente, tanto da spiegare tutte le sue forze contro gli Stati Uniti, alla notizia della chiusura della Lucas Arts. E mentre attendiamo che la notizia di una possibile catastrofe nucleare possa imporsi sul nostro quotidiano fatto di mi piace, il pensiero corre con ampie falcate verso chi si consolerà nella fede e nella preghiera.
Lo Stronzo della Settimana per una volta cambia faccia per fare largo ad una classifica che, in tempi nucleari e di pandemie collettive, è sempre tra le più gettonate: I posti più stronzi dove cercare la fede e il Cristo (che non siano il fondo di una bottiglia).
Al terzo posto il sopracitato Jesus si è palesato all'ottantenne Edward Garza la scorsa estate, mentre il gagliardo tapino divorava il suo quindicesimo taco, preannunciando l'imminente guazzabuglio nordcoreano e chiedendogli cortesemente di piantarla con la sarsaparilla.
Nella foto sono nitidi i lineamenti arcigni di un Cristo pre crocifissione che ostenta il disappunto nei confronti del cuoco in un sguardo fiero, ma nel contempo torvo. Voto clerical-premonitore: 7
Alla fonte catecumenale di un secondo posto si staglia l'ardire dell'australiana Patti Burke, che ci riporta alla memoria tempi gloriosi in cui le serate alcooliche tra fanciulli nel boccio dell'età masturbatoria avevano il sottofondo musicale di fauci sgranocchianti i temibili pisces al salmone ™. E' proprio durante il suo ravanare nel quarto pacco di Pisces che la cangurotta si sarebbe scontrata con la fede nel signore e nelle sue sante schiere.
Come si evince dal documento fotografico di cui sopra, sul lato destro del sorridente cracker un simbolo chiaro e palese che richiama la Croce di Sant'Antonio Abate e Verziere, già presente negli affreschi di Giotto, in svariati quadri di Chagall e nel timballo di melanzane di Pina Alabrese (governante dal 1972 al 1978 del piccolo Alessio Duro). La croce è sinonimo di sventure nucleari e/o vincite a briscola, dittico sul quale gli studiosi ancora si dividono. Voto clerical-premonitore: 6 e 1/2 (ma 8 per il ricordo intrinseco).
E siamo alla vetta papale. Primo posto di categoria per Jim Larry, che non riusciva proprio a credere ai suoi occhi nello scorgere il volto sereno del Cristo Re sul parabrezza della sua auto, in quella che fino a pochi secondi prima credeva essere la semplice cagata di un piccione. E' inutile star qui ad enumerare tutta la serie di sventure e di divinazioni legate alla figura del Cristo ammiccante dallo sterco, pari solo a quelle della Madonna piangente in prossimità dei laghi.
Nella foto si possono notare la rinomata kefiah indossata dal Redentore ed il celebre taglio con la riga nel mezzo tanto in voga nel 32dC nei villaggi antistanti il golgota.
Voto clerical-premonitore: 9 assoluto. 
E se persino il Cristo - il figlio di Dio eh, mica dell'ortolano all'angolo - appare in una cagata d'uccello il nostro futuro non può essere certo così roseo.
Alla prossima settimana!

3 comments:

  1. solo a me sti cristi sembrano facce di cani di piccola taglia?

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    1. Il cristo sul taco ha tutta l'aria di essere un incrocio tra un setter irlandese e Alan Moore.
      Il Cristo sulla Lerda d'uccello un cane pums qualsiasi.

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    2. sai come leggermi nella zucca

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