Monday, 25 June 2012


Se ne sentiva la mancanza.
Deciso non a far chiarezza ma a rendere omaggio, fratello coraggio d'avetrana decide di raccontare sua verità. E, figuriamoci, lo fa in un libro. Edito da Bompiani, mica dalla Albatros. Laddove un libro che raccoglie tutte le immagini modificate di zio Michele nella saga di "Ho stato io con il trattore..." farebbe più successo ma non stuzzicherebbe la vena morbosa del pubblico, Claudio se la prende con chi ha innescato il circo mediatico, dimentico forse che in quel circo c'era anche lui e ci sarebbe rimasto anche molto volentieri. Forse ha scordato di aver bussato a svariate porte, per poter entrare in quel Grand Guignol televisivo che ora disconosce, mentre il cadavere della sorella era ancora tiepido e bagnato sul tavolo dell'anatomopatologo di turno e suo zio cercava di inserire il verbo avere in costrutti grammaticali sempre nuovi.
Ora, mi raccomando, comprateglielo anche.

1 comment:

  1. Macabro e scontato come intervento. Vi seguo abbastanza spesso ma questa volta non sono d'accordo. Il dolore si manifesta in molti modi e ci sono molti modi per superarlo. Tra cui lo scrivere sicuramente.

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