Friday 3 December 2010




Questa la reazione spontanea avuta da Silvano Agosti dopo aver appreso della poesia dedicata da Lory Del Santo al nostro caro Premier. La poesia, recitata dalla novella poetessa inpugnando un gambo di sedano alla cena aziendale Mediaset nel dopolavoro ferroviario di Camaldoli, alla presenza dei frati trappisti, di Stefano Ricucci, Novello Novelli, la compagnia della Rancia (escluso il nano Pino in malattia per un prolasso delle gonadi), George Clooney, Beppe Grillo, Suor Germana, Nick Holmes e tutto l'entourage dei Paradise Lost, è stata accolta con calore e stupore da tutti gli astanti.
Il titolo dell'innegabile capolavoro letterario è TU, ma Frate Armandone da Frascati ci ha svelato in gran segreto dopo quattro giri di grappa alle vongole che il titolo originale, ideato dalla nostra Baudelaire cacio e pepe a quattro mani con Melissa P, sarebbe in realtà Rumenta di campagna in un desolato tramonto.
Dopo aver decantato il sonetto in endecasillabi cifrati, alternati a scoregge roboanti da festa del patrono, la stessa Lory ha invitato tutti i presenti ad unirsi a lei per cantare a squarciaretto tutte le Osterie nonchè gli stornelli appresi da bambina al campo scuola bergamasco Suffragette oggi, Puttane domani.

4 comments:

  1. Non ci credo...

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  2. I love suffragette... figurarsi le seconde eheheheh

    Ste'

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  3. quoto un estratto della p(r)oesia che ho trovato su leggo...
    (prima di controllare ho pregato a lungo che la notizia fosse frutto del genio di pete, non ci sarebbe stato nulla di strano e sarei stato felice così MA è verità!)

    “Tu che pensi, che immagini, tu che trasformi la realtà in sogno esprimi il desiderio di esserci, di resistere - recita la poesia - Tu che hai voglia di dare, vedi un universo senza argini e confini, un mondo che crede nel progresso. Tu che ami, tu che, semplicemente, sei”.

    lory del santo ,pur di tirare a campare,copia Jovanotti, comunque ,non c'è che dire: ambiziosa. s'è subito scelta il puttaniere più ricco

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  4. Mi suggerisce l'orco di santamaria che cotal poesia potrebbe esser ben conclusa co un epiteto a scelta.
    Exemplum:
    Tu che ami, tu che, semplicemente, sei ...”
    "un ladro"
    "uno stronzo"
    "un pedofilo"
    "un (ex)pelato"
    e via dicendo...
    In realtà quindi la nostra benemerita trotona (che sta diventando oramai frollata dal tempo), ha solo scritto un "preambolo per gli insulti". Siete voi cattivoni che non la capite, Lei è BUONA!!!

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