Monday 26 September 2011


L'autunno appena arrivato vi causa già conati di vomito? Siete dei cinquantenni rincoglioniti che non riescono proprio a non sorpassare senza sfondare teste a colpi di crick? I vostri rappresentanti politici di tutto parlano tranne che di abbassare i loro stipendi?

Non agitatevi. Nonostante gli infallibili calcoli Nasa, satelliti sulla testa non ve ne cadranno per ora ed il lexotan, insieme alle supposte calmanti di tavor, lo prescrivono ancora con molta facilità. A colorare il vostro scialbo e misero quotidiano, invece, ci pensa - potete giorcarvi il libero arbitrio - l'Idiosincratico.

In questo brillante numero settembrino il prof. Teresio Fardas illustrerà le basi del nuovo Italiondo, un idioma frizzante e fresco che servirà a tutti i blogger vecchi e nuovi per far sopravvivere nel web i loro liberi pensieri e le loro adorabili minchiate a quella spada di damocle di censura tristemente nota con lo scanzonato nome di norma ammazza blog. Tutti i trucchi, quindi, per usare al meglio verbi come puffare, parapappare e sbananare insieme a neologismi di gusto barocco come Gustavdoré al posto di un più imputabile minchione.
In più, proprio per non farsi mancar nulla dopo la lista che snocciola la gaiezza di alcuni politici, vengono rese note le liste più sconvolgenti di quelli che:
- nessuno si spiega siano lì eppure qualcuno li avrà anche votati;
- più piste che nemmeno Niki Lauda e stiamoci un pochino attenti a queste narici arrossate, il periodo delle allergie alle castagne è dietro l'angolo;
- datemi un martello, che cosa ci vuoi fare? lo voglio dare in testa a chi non mi va.
Sulla lista dei politici manolesta l'idiosincratico chiude un occhio per non sprecare troppe pagine e perchè, in fondo, se da una parte Bertold Brecht sosteneva che "il vero ladro non è chi rapina una banca ma chi la fonda", si potrebbe quasi dire che il vero stronzo non è il politico che ruba ma chi lo vota.
Per fortuna ci pensano le serenate del nostro buon Adolfo Gaetano Hitler ad allietare le orecchie klingoniane di Eva Maria de Guadalupe Braun e le nostre nell'ormai seguitissimo 3 Reich sopra il cielo.
Cosa volete di più allora? Belen che spigreca di mezzeria come testimonial? L'idiosincratico vi attende su tutte le bancarelle nappoaccentate a fine di qualsiasi concerto (cercatelo tra le maglie di Vasco e quelle che solitamente compra la Minetti) e come sollazzo in tutti i saloni di barberìa delle province di Bologna, Perugia e Brescia.
Check it out!

2 comments:

  1. E vai! Io son di Brescia! Stavolta lo compro, ah se lo compro!

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  2. La Belen che smezza i pigreci non è male...da quanto ho capito, illo in illo tempore la risparmiò perchè la stessa era giustamente congiunta ad un calciatore del milan (noto stragnocco dai piedi di tavola).

    Ogni lasciata è persa!

    Questa è proprio vera, ah se è vera!

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