Friday 30 September 2011


Mettiamola così. A Franca Angelina Bertazzi non sono mai andate a genio le riunioni condominiali ed il turpiloquio. Questo per via dei suoi natali parigini e della sua spiccata propensione ad usare un linguaggio colto e sì forbito da portarla a chiedere all'ortolano Martin non le zucchine ma, come le piaceva tanto definirle, "quelle cose così simili ad un cazzo". Così, quando nell'ormai celeberrima (e anche un po' celebrissima) riunione condominiale di Rue de Rivoli del settembre dell'86, la bella Franca rispose all'acciderbolina di Monsieur Annicchiarico impartendogli 17 randellate in pieno muso con il crick di suo marito Eupremio Lantier (carpentiere di Velletri ma con origini parigine), comprese che forse aveva tra le mani un vero e proprio uovo di Colombo con cui sistemarsi a vita. Da lì a far nascere una nuova linea di crick pacificatori di lite il passo fu breve e già l'indomani tantissimi conti e marchesi facevano la fila per comprare il proprio crick da passeggio, quello per le serate di gala, fino ad arrivare al deuteronomio, pesantissimo crick da 12 chili in ghisa qui reclamizzato da una spumeggiante Franca, per le occasioni particolari quali cene in famiglia, matrimoni e feste comandate dove chiunque, rivedendo parenti di cui giammai sentiva la mancanza che chiedono il perchè della furia omicida con cui vengono stesi, potrebbe urlare fiero "le crick? c'est chic!"

Tralasciando quest'ottimo rimedio che tanto scalpore ha suscitato nel quotidiano meneghino ultimamente, non possiamo che decantare quell'ovvietà di cui tutte le volte siamo dimentichi: Lo Stronzo del Mese.
Tanti sono stati i contendenti e le nostre scimmie prete da passeggio si sono scervellate nel capire chi fosse davvero meritevole di tale primato. Poi, dopo aver compreso che primato e primate erano due parole differenti, hanno deciso di porre fine alla loro esistenza lasciandoci le loro ultime volontà. Tutti gli assassini un tempo protagonisti dei salotti bene hanno sgomitato per una menzione, ma noi, nonostante una Erika che sostiene le manchi la mamma (o non le avevi tirato settemila coltellate?), nonostante una Annytorrance Franzoni che non ricorda più una ceppa (Samuele le 17 calcagnate sul capino se le è piantate da solo, non lo sapevate?) o quell'anima candida coltivarapini di zio Michele che sogna la nipotina in braccio a cristo e ci scrive su un libro (Editrice Albatros, fatti avanti perchè son soldi sicuri), non ci siamo mossi a compassione. Addirittura il mondo animale ha sperato di vincere sacrificando due dei suoi più prestigiosi rappresentanti: l'orsetto idiota Hope e l'opossum strabica Heidi. Cosa volete, siamo dei tradizionalisti, e quando cercano di entrarci nelle pernoste con bavagli ad personam facendoceli passare sotto il naso non possiamo che sorridere a tutte le notizie coperta atte a coprire il fumante merdaio che il 4 ottobre inizierà il suo iter in Parlamento. Il nostro plauso mensile va dunque a tutti quei promotori legislativi, a quella lunga fila di doppiopetto puttanieri, a quell'enfasi di canotti che rimpinzano labbra di zoccole in carriera parlamentare e chi più ne ha più ne metta, che ci vorrebbero zitti e buoni a chinare le braghe mentre col sorriso piantano ombrelloni su quelle assolate spiagge che fanno rima con "i nostri culi". A tutta questa serie di mangiapane a tradimento - e quanto ci piacerà leggere tutta quella serie di amenità sulle crisi economiche che prevedono tagli dovunque tranne dove servirebbero sul serio - possiamo solo augurare il calore e l'eleganza dei trattamenti di Mademoiselle Francà.
Alla prossima settimana!

3 comments:

  1. Meeeeeec Flaaaaaaaaaaaaiiiii! :)

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  2. Confesso di sentirmi "apatico" (non sono sicurissimo che sia il termine giusto) nei confronti della così detta "legge bavaglio".
    Apatia politica?sentimenti anti/casta , anti/politici?
    No. affatto, è che conosco i miei polli. Questo provvedimento, come mille altri che si sono succeduti in questi due anni e mezzo verrà bocciata dalla corte costituzionale. o comunque sarà una legge scritta coi piedi... di Zanetti. ci saranno le solite contraddizioni che la renderanno inapplicabile. Critichiamone serenamente l'aberrante principio, ma non preoccupatevi, il governo liberista con più di cento tentativi di censura dei mezzi di stampa al suo attivo, probabilmente finirà per non fare un cazzo come al suo solito.
    che vi aspettereste voi da un parlamento scelto sulla base di ingoi indigesti?

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  3. ach, come rovinare un ottima battuta. poco posso dire sui piedi di Zanetti, e ,infatti, volevano essere i piedi di Zanardi (tratto da : il centrosinistra , tra autocritica e autocommiserazione. Di Roberto Mancini, nella collana "i futilissimi" di mondadori.

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