Tuesday, 31 January 2012
Monday, 30 January 2012
Va detto: alle volte si tende all'esagerazione. In questo l'italiano medio è maestro indiscusso, specie in campo sessuale, nel vantare peripezie funamboliche nell'uso della propria dote pisellare. Ultimamente, però, anche le donne, specie della vipperia più insulsa, si son messe a decantare amplessi da film porno.
E' il caso dell'accesissimo botta e risposta tra Melissa Satta e Sara matuguardaunpo Tommasi, che vede le due manze sfidarsi a colpi di numeriche coitali. La Satta, dal canto suo, vanta tra le 7 e le 10 altalene carnali. La Tommasi ribatte con i 5 e più bastoni rotanti giornalieri. Non ci esprimeremo, ma citeremmo piuttosto le nostre madri che, innanzi al tubo catodico, han sempre dichiarato, toto coelo e con un rispetto quasi sacrilego della consecutio temporum, che "se quella lì facesse un po' di servizi in casa vedresti che non sparerebbe tutte queste puttanate!"
Non sono da meno altre due miracolate della verga, che paragonano sua innegabile lunghezza Rocco Siffredi ai propri compagni. "Mio marito Billy è il mio Rocco Siffredi" avrebbe detto tronfia la Colombari. "Mio marito è meglio di Siffredi" le avrebbe fatto eco Alena
Ora, senza nulla togliere a questi assi della palla, senza richiedere perizie pelviche di cui non potrebbe importarci un sacrosanto cazzo (si, proprio quello) e senza citare la sconfinata filmografia siffrediana con cui abbiamo una confidenza quasi palmare da tempi non sospetti, la domanda per queste signore sorge quasi spontanea: ma voi con Rocco ci avete mai scopato?
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Sunday, 29 January 2012
“Per la barba di Merlino!” esclamo l’anziana Antonia Cantore, mentre spacchettava il regalo fatto dai nipoti per il suo novantesimo compleanno: un vibratore rotante con l’effige di Paolo Limiti, il suo presentatore di fiducia. Tra gli accessori in dotazione anche il costume del personaggio che andremo a presentare oggi, la sua fedele compagna di avventure in ogni programma, la sua guru spirituale e amante non troppo segreta: l’appena deceduta Floradora.
Non è che ci sia tanto da dire su sta cagna maledetta saccente e dalla voce stridula, ma dalle poche notizie che son trapelate possiamo confermare il matrimonio fallito con Daniele Piombi, la relazione tormentata con Kermit La Rana (che l’ha infettata appunto della malattia di cui è morta) e la partecipazione al famoso Two Girls One Cup, video che le ha permesso di avere notorietà a livello globale. Sappiamo anche che le sue ultime volontà, essere riciclata come pellicciotto presidenziale, non potranno essere rispettate per il rifiuto di Napolitano e Ciampi e per la morte dell’unico presidente che aveva accettato di buon grado la proposta, Oscar Luigi Scalfaro.
Addio dolce principessa, insegna ai cani del cielo a cantare Zazà!
Saturday, 28 January 2012
Bentrovati, masochistici amanti dell'esser servi dei meno dotati, sono il professor Aristide Maria Verdirame, e dopo un tempo che pareva eterno torno a condurre, con la giammai doma assistente Brigida, un nuovo episodio di
COGLIONI DI MULO
ed altre meraviglie della natura
ed altre meraviglie della natura
La feroce bestiaccia che vedete rappresentata è una di quelle creature all'apparenza dolci e pelose che vi piace tanto apostrofare con nomignoli e vezzeggiativi, risultando così intollerabili alla mia vista, ma debbo ammettere che il bradipo rapido di Vibo Valentia mi ha costretto a ricredermi. Ero infatti intento a studiare gli effetti che il sole della Costa degli dei ottiene sulle singolari escrescenze vaginali di Brigida, quando un'ombra rapida è saettata dinanzi alle mie pupille. Solo i miei proverbiali riflessi mi hanno consentito di afferrare Tonino u curtu Cattabovi, di professione caciocavallista provetto e bradipo rapido dotato di elevatissimo pedigree. È stato così che, messo alle strette, il Cattabovi si è visto costretto a rivelarmi che la sua specie raggiunge la mirabile velocità di 125 km/h nei giri di riscaldamento e che questa caratteristica gli permette di soddisfare la costante sete di sangue che li affligge per natura, seconda sola alla fame di sesso sfrenato: ecco spiegato il suo fiondarsi tra le cosce di Brigida appena l'ho lasciato andare.
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Friday, 27 January 2012
E' un Michel Martone particolarmente dinoccolato e vacanziero quello che ci viene proposto nel ritaglio storico di oggi. Lo si scorge mentre si bea tra gli spruzzi catramosi e smegmatici delle acque del lago merdo, laddove ancora lontani erano gli affanni della politica e tutta quella sequela di piacevoli amenità (minchiate di pregio) che i palati fini del giornalismo italiano, dopo accordi e lisciate di terminologia, inseriscono nel novero de Le provocazioni di un politico. Vorrebbe il Martone diventare ,, ma, purtroppo per lui, è ancora un novizio, e supposte di saggezza vomitate dall'ennesimo colletto bianco dai natali di mangiarane poco sconforto creano nel pubblico volgo, se non limitatamente ad un fare spallucce per 46 secondi ripetutamente. Provaci ancora Michel, cantaci pure ragazzo fortunato se ti va. Magari, al prossimo giro, sparane una sulle pensioni o sul sud ladrone e fancazzista.
E dire che ci eravamo quasi dimenticati ed il manifesto inneggiante lo Stronzo della settimana era già stato affisso sulle pareti del mercato di Carosino. Poi arriva questo Michel e ci viene a fare il saputello con inutili "guardate che è fine mese, va quello del mese e non della settimana". Viene dunque premiato con dodici calci in culo e l'ovvia esclusione dall'ambito tytulo, che, invece, a buon diritto premia il romanticismo e l'amore ancora una volta. Noi non siamo indifferenti agli affari di (q)uore e ci vediamo quasi costretti ad assegnare l'amena gratifica di stronzo gennarile nel giorno della fornacea memoria al favoloso ventunenne che, per amor della sua manza, ha deciso di tatuarsi sul fagiano una frase benaugurante, causando a detta degli addetti ai lavori un'erezione semipermanente che nemmeno sedici scatole di cialis. Bravò, bravò, o candido Romeo del nuovo millennio! Ci hai ingolosito, ed emuleremo presto le tue gesta tatuandoci anche noi qualche terzina de La Vita Nova.
A questo meraviglioso treppiedi, gioia di mamma e orgoglio della sua dolce metà, il nostro riconoscimento e la foto del Martone gongolante tra spruzzi e bitume.
Alla prossima settimana!
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Thursday, 26 January 2012
Wednesday, 25 January 2012
Forse la maggior parte di voi non lo saprà, ma 3/4 degli Idiosincratici viene dalla provincia di Taranto (questo nonostante l'ingegner M. continui ad emettere degli uè e ad apostrofarci pirla e pistola per passare per milanese schietto). Ebbene, è proprio dalla Città dei due mari che è in arrivo una rivoluzione politica che poco scampo lascerà a questa diamine di Casta che ci ha rotto le scatole forse più per l'abusata definizione che per la sua stessa esistenza. L'avrete letto tutti: ci sono ben due pettorutissime pornostar a contendersi la poltrona di sindaco. Ora, al di là delle facili battute sulle primarie tra le due (vincerà forse chi ha la cervice più malleabile? Ok, non ho resistito), sono i punti oscuri del programma che incuriosiscono i più: ne abbiamo scoperto qualcuno.
- Gang bang elettorali: andare alle urne sarà un vero spasso! E occhio, in una circoscrizione sorteggiata a caso ci sarà il bukkake col Sindaco in persona!
- Strawberry Shortcake per gli evasori fiscali: Voglio vedere chi farà il furbo d'ora in poi!
- Serietà durante gli eventi ufficiali: il Sindaco apparirà sempre durante le cerimonie con un bel paio di baffi. Quello che l'elettorato non sa è che questi saranno frutto di un ricco dirty sanchez.
- Taranto Sex: si vociferava della creazione di una fiera del sesso a Taranto: ebbene, sarà aperta 365 giorni all'anno e 24 ore su 24, per le strade!
À la prochaine,
E.
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Tuesday, 24 January 2012
Monday, 23 January 2012
Mentre infuriano le polemiche tra auto blu regalate ai fruttivendoli, forconi spianati contro il malgoverno (buongiorno! che spettacolo quest'acqua calda. proprio una grande invenzione) e le serrate dei tassinari, dobbiamo raccogliere il lamento disperato di Giangiacomo Tonietto (con latrati del pelosissimo cane Barbugo), chauffeur di professione presso il casato, ormai decaduto nella disgrazia più becera, di Lele sempreculo Mora.
A poco son serviti i certificati medici che attestavano la veridicità dei sintomi di incontinentia deretana, la sentenza è semplice et categorica: Lele quantomaioggiculo Mora può andare in galera. Ora, sbandierando i nostri striscioni dell'era ora e indossando le migliori felpe dello sticazzi, magari sarebbe anche il caso di spedirci a calci nel culo tanti altri fantastici figuri che continuano ad accumulare anni di galera su anni di galera, ma che, inspiegabilmente (altri 8 anni a Corona e gira ancora tranquillo in vacanza) son sempre fuori.
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Sunday, 22 January 2012
Qual buon vento vetusti lettori! Finalmente si ritorna a parlare di buona cucina in quel di Idiosincrasia dopo diverse settimane di silenzio!
Cosa volete, eravamo a prendere il sole e a divertirci in una delle mete turistiche più ambite nel panorama mondiale: Santa Maria Capua Vetere(O pais e'patema).
Ora che siamo così corroborati dalla vacanza, siamo pronti a presentarvi una ricetta insegnataci dagli indigeni campani locali: gli Arancini Siciliani.
Innanzitutto recatevi nella ridente isola italiota, la Sicilia appunto, per reperire i principali ingredienti, ma attenzione, a piedi, in pellegrinaggio, a meno che non vogliate essere fermati da persone che, bloccando il vostro mezzo, con una pompa succhino via tutta la benzina dalla vostra auto e spariscano nel nulla, roboando coi loro nuovamente attivi Suv.
Dopo aver realizzato che in nessuna delle attività locali ci sarà del riso, ma solo supermercati vuoti o picciotti con delle lupare all’ingresso, rivolgetevi agli abitanti locali, che troverete manifestanti nelle piazze e negli imbocchi dell’autostrada con dei forconi in mano, urlando slogan a voi perlopiù sconosciuti. Evitando i capi della protesta, che riconoscerete per i crani rasati e le urla “Sieg Heil”, chiedete informazioni agli studenti universitari del luogo, che noncuranti della vostra fame da ricetta, vi parleranno di questione meridionale, oppressione dei popoli, prezzi della benzina e riappropriazione del territorio. Se oserete chiedere del riso, o della carne macinata, o addirittura dei piselli (eresia!), vi appiopperanno epiteti come “insensibile” o “proprio lei che è meridionale dovrebbe capire” o “fascista” e vi cacceranno via a calci nel deretano, nonostante voi gli facciate notare che i loro referenti nella rivolta siano di Forza Nuova (merda vecchia). Mestamente dunque, andrete via dalla ridente isola e vi recherete nel primo autogrill, in Calabria, per comprare un arancino vecchio di due giorni rifritto in olio stantio, spacciandolo con i commensali per vostra realizzazione.
Bon Appetit
Vino Consigliato: Un buon Vino del Forcone Strumentalizzato andrebbe bene per questa occasione.
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Saturday, 21 January 2012
Friday, 20 January 2012
"Ma sarà mica quella rondellina?" avrebbe chiesto curioso e perplesso Capitan Schettino alle prime avvisaglie di malesseri navali. Chi avrebbe mai potuto immaginare il seguito? Il tutto solo perchè, secondo la cronologia giornalistica, era troppo ubriaco, poi troppo drogato e poi ancora troppo impegnato a mostrare un prezioso remo in fagianite ad una sua amichetta moldava non registrata tra le entreneuse di bordo (cosa inaudita in un paese dove il governo è sempre andato avanti a spinta di truoje). Eppure sentiamo manchi la domanda fondamentale. Difatti, partendo dal presupposto che noi non faremmo attraccare nemmeno il nostro gommone per la pesca delle arselle a Johnny Schettino, bisognerebbe chiedersi chi lo ha messo in quella posizione di comando. Da solo di sicuro non c'è arrivato.
E mentre lo stivale provvede alla crocifissione immediata dell'uomo, che tanto siamo tutti contenti con un capro espiatorio autorevole tra i coglioni, con tanto di inchino navale (aspettiamo a gloria lo sciacallaggio su quel che resta della nave - e resta tanto), nessuno gli riconosce il merito di aver fatto slittare l'inizio dell'ennesimo reality isolano, se non fosse per le dichiarazioni della stessa moldavina che si lascia andare con occhi sognanti da badalìchetroionechesono ad un "ero con lui, è un eroe", che ha un po' la stessa valenza della Colombari che definisce Costacurta il suo Rocco Siffredi.
Con la delusione nel cuore per non aver visto nemmeno un plastico della nave decantato da Vespa, possiamo solo accontentarci dei tre scogli sicuri della classifica frangiflutti più seguita nelle capitanerie di porto: Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto il principino più amato d'Italia, che, non pago del suo debutto ne Il Principiante - il lavoro nobilita, l'ennesimo inquinamento visivo che dovrebbe far vedere il nostro affezionatissimo affaccendarsi in operazioni quali lo stirare, il cucinare un uovo nel tegame (di sua madre), fare la peggio peggio nel vasino, avrebbe millantato presenza al prossimo festival della canzone italiana addirittura in coppia con Morgan. Tana per il principino, ce l'avevi quasi fatto. Ci erano cascati tutti, persino il nostro fidato scudiero Ravanello.
Secondo pallido posto per Alessandra Mussolini, altra punta di diamante della nostra bella politica del chi ama la mamma vota la fiamma, che, messi ormai dietro le spalle trascorti cinematografici eccellenti (come dimenticare gli opinabili ruoli in commedie anni 80 di grido) nel tempo libero si scaglia contro Travaglio sottolineando il disappunto recondito nelle sue opinioni con l'utilizzo verbale, guarda il caso, di un cazzo. Avanti ragazza, pala e piccone che in miniera c'è ancora tanto da fare.
Primo posto con l'aureola targato chiesa cattolica con un mite parroco che avrebbe estromesso un bimbo down dalle giuoie della comunione. Oh malandrino! Oh meschino! Le motivazioni di Padre Patrick Mungovin sarebbero basate sulla logica irremovibile secondo cui la downezza impedirebbe al pupetto di "capire la preparazione" e di "apprezzare la Messa". Ma, caro padre, qualcuno ci ha mai capito qualcosa della preparazione? La cosa puzza. Che il clero in questo modo voglia negare l'evidenza del fatto a sua immagine et somigliantia? Che si voglia in questo modo nascondere la possibilità di un dio down?
A Padre Mungovin dunque l'ambito premio consistente in una foto autografa di Schettino mentre mangia un piatto di fagioli con la cotica e, ondeggiante su una sedia, sposta il peso del corpo sulla destra per ostentare il suo odoroso apprezzamento.
Alla prossima settimana!
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Thursday, 19 January 2012
Wednesday, 18 January 2012
Orsù pigroni! Via le ragnatele da quella scrivania, c'è del lavoro da fare! È inutile, le vacanze mi distruggono 'sti ragazzi. E sì che con questa famosa nave affondata c'è il rischio di dimenticarsi del disastro annunciato più ripetuto della storia della musica e della tv italiana: parlo, manco a dirlo, di Sanremo.
Non sia mai, del resto, che ci passi per la testa di far dimenticare al mondo quanto faccia schifo la musica italiana contemporanea, e tra un Lucio Dalla che si piega (il doppiosenso è assolutamente casuale) a scrivere e dirigere l'orchestra per tale Pierdavide Carone (mi dicono abbia vinto Amici), Loredana Bertè che nel suo rincoglionimento fa coppia nientemeno che Gigi sochenoncicrederetemanellacoppiailvecchiosonoio D'Alessio ed una sfilza di artisti più o meno terrificanti, che, potere dei soldi, faranno coppia poi con nomi internazionali (per quanto Brian May con la figlia di Zucchero mi incuriosisca alquanto) vien da pensare, dati i gusti culinari del conduttore, che la vincitrice sarà Emma Marrone (scusate, non ce l'ho fatta a trattenere battute sul suo cognome), che in pieno stile giovane si fa scrivere la canzone nientemeno che da Kekko Silvestre, uno che andrebbe incriminato per estrema violenza alla lingua italiana già dal nome. Senza tralasciare l'estrema polemica (tramite facebook, che diamine, vuoi che sfugga a qualcuno) di Iacchetti, talmente sgonfia e fasulla da far sembrare la pace tra Vasco e Ligabue una notizia vera.
À la prochaine,
E.
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Tuesday, 17 January 2012
Monday, 16 January 2012
Scordatevi gli M-16. Dimenticate granate a grappolo e le armi atomiche. Il futuro è felino.
Questo ha pensato Marcantonio de Gutierrez Villalobo Anus Sbanatus mentre infuriavano le ostilità con sua moglie Maria Carmela da Frascati. Ed è stato quando la donna gli ha scatenato contro la furia di un plotone di settantadue marines armati fino ai denti che il Gutierrez ha deciso di ricorrere all'arma ultima: un micio carico di plutonio.
Purtroppo, è manifesto sin dalle olimpiadi del 645 AC, il lancio del micio prevede balistiche ignote e bislacche, nonché rinculi subatomici nel caso si tratti di un esemplare maschio castrato, e questo ha fatto sì che lo stesso, in un miagolante rantolo, finisse in testa a Reginalda, noto transessuale ultraottantenne meglio conosciuto nelle femminili spoglie di cantante lirica, portandola addirittura in coma.
Pare ora che il gatto, presa coscienza del proprio potere distruttivo, stia armando tutta una falange di felini pronti a spiccare il volo su obiettivi sensibili.
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