Monday 15 October 2012


E la domanda mica è poi così banale.
Non poteva morire comodamente alla taverna "Da Renato - venite per il vino, rimanete per l'armageddon" per i vostri peccati? E se invece i peccati vostri e dei vostri defunti lo avessero portato a morire tranquillamente dal kebabbaro all'angolo tra Viale Padova e Via Stazio (per l'amor di dio, evitate di farvi mettere la salsina rossa)? Non sarebbe stato meglio?
Eppure, benché la domanda sia lecita, il problema è un altro. Questo serissimo volantino (inserito nella nostra nuova rivista di punta con epitaffio leggerissimamente modificato) è capitato in queste ignobili mani mentre cercavo pepite d'oro nelle cavità nasali del mio cane Alfio. Ora, chi viaggia in quei carrozzoni che Pisapia vorrebbe spacciare per treni dell'underground meneghino, ben conosce la fauna che allieta i viaggi del pendolare medio. Si va dalla peruviana che canta le canzoni della Pausini in playback guardandoti con occhi d'amore (all'occorrenza nel paniere sono presenti anche successi dei Ricchi e Poveri) al claudicante e volontariamente menomato rom che questua tra i vagoni, ma resta ancorato al pavimento come gli omini del subbuteo. Passando ovviamente per tutta una serie di profumatissimi animatori e animatroni il cui solo scopo è quello di mortificare l'olfatto altrui. A questi sopracitati figuri si aggiungono i temibili Predicatori dei Vagoni, la cui unica ragione esistenziale sembra essere quella di riuscire a convertirvi nell'arco di 3 fermate. In questo brevissimo lasso spaziotemporale subirete il trittico di lamentazioni sul mondo, speranza nella forza del Jesus e circonvenzione del vostro credo (qualsiasi esso sia). E' bello, piace e diverte. Si prega di aggettonarsi alla cassa. Si ricorda inoltre che ogni quattro colloqui con i Predicatori si ha diritto ad un rosario in bachelite o ad un santino autografato di Wojtyla.
Pentitevi, merde!

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