Tuesday, 2 November 2010

Non c'è limite alla bellezza, alla gioia, alla bontà umana.

Amici di Idiosincrasia Alterata, è con letizia che inauguro la nuovissima rubrica Do Re Fart Burp, che, quando ne avremo tempo, voglia e diletto, vi presenterà le bellezze cinematografiche, musicali e di attualità che ci si pareranno innanzi.

La gaiezza ha inondato il mio petto quando, un paio di giorni fa, i miei occhi si sono soffermati su di una notizia forse secondaria, ma che in tempi di cronache avetranesi ridà fiducia nel genere umano. Vanna Marchi è amica di Anna Franzoni. Due donne il cui nome di battesimo è diviso solo da una piccola, inutile consonante, giocano a tressette, ramazzano la cella, spettegolano dei secondini, tutto insieme, come vecchie comari sedute davanti alla porta di casa in un qualsiasi paesino del Sud.

Solo che loro lo fanno dietro le sbarre.

Le due, ritenute colpevoli di misfatti che giammai mi permetterei di giudicare in questa sede, se non fosse per il pigiama a strisce parrebbero proprio due vicine di casa, di quelle gentilissime che magari preparano profumate saponette da regalare ai vicini, alla guisa di moderne Leonarda Cianciulli, in pratica.

Par di vederle, l'una a smerciare libri, l'altra impegnata in cucina, l'una sorridente a consigliare letture moralmente edificanti, l'altra con tanto di grembiule a destreggiarsi tra i fornelli (e chissà se è concesso uno strappo alla cucina emiliana a favore di quella cinese, con delle alghe fritte in onore del personaggio a fare da antipasto ai luculliani pranzi delle detenute), entrambe con quello sguardo buono e carico d'amore a cui siamo ormai avvezzi.

Mentre siamo impegnati a scandalizzarci ipocritamente per un innocuo bunga bunga (senza peraltro nessuno che si domandi quanto stia soffrendo di questa situazione la povera Noemi Letizia) o a idolatrare nei reality individui che farebbero la loro porca figura da un logopedista (ma di quelli bravi), mi pare una notizia con cui aprire i tg, e non vedo perchè voi non dovreste essere D'ACCORDO?!?

À la prochaine.

E.

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