Buongiorno adorati lettori e benvenuti alla rubrica più amata dal settantanovenne Monsieur Pingouin prima ancora che perdesse le piume da infante: la Nouvelle Cuisine di Idiosincrasia Alterata.
Oggi parleremo di un piatto dell’alta cucina belga (come se il belgio avesse dell’alta cucina, poi): la zuppa di cipolle alla sarda.
Innanzitutto ci occorrerà tanta, tantissima cipolla che faremo tagliare da Giovanni Muciaccia con delle forbici dalla punta arrotondata.
Lui capirà finalmente come quell’attrezzo sia totalmente inutile e incomincerà a consigliare ai bambini il suicidio di massa.
Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia.
Una volta che il buon Giovanni avrà finito il suo compito, dategli una caramellino Ricola all’olivello spinoso e congedatelo. Ora fate soffriggere il cipollame insieme a circa 40 kg di lardo che avrete recuperato dal più vicino centro di liposuzione, evitando accuratamente lo scontro a fuoco con quei malati di mente dei produttori di sapone.
Sentite già che buon aroma? Se si, avete sicuramente sbagliato qualcosa perché ora come ora la puzza è insopportabile. Dopo che la cipolla e il lardo sarà ben amalgamato aggiungete abbondante acqua calda e un deodorante per auto Arbre Magique aroma “cagata nei boschi”.
Quando il tutto assomiglierà ad un ottima zuppa e non ad una sbobba maleodorante, il nostro piatto sarà pronto.
Servitelo quindi ai pinguini commensali, accompagnando il tutto con ottimi crostini di aringa.
Buon appetito!
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