No, no e no!, continuava a frignare Rinaldo De Rocco, sindaco di Canale D'Agordo, sbattendo i piedi in terra. Perchè Eva Filipiak sì e io no?, proseguiva.
Non aveva tutti i torti, in effetti. A Wadowice, il villaggio di cui Eva è sindaco, ci vanno 2740 turisti al giorno, e a Canale tre o quattro all'anno.
L'Amministratore Delegato ascoltava torvo. Del resto l'Uomo di Wadovice aveva fatto tanto da Presidente della sua azienda, seppur stringendo amicizia con gente losca, nascondendo le malefatte di molti e isolando chi provava a richiamare i dipendenti alla moralità o a chiedere aiuto.
Invece quell'ometto di Canale? Aveva rischiato di mandare tutto a puttane, con le sue politiche etiche, con la sua voglia di tornare alle origini. Avrebbe potuto far perdere loro ogni privilegio, ma per fortuna era intervenuto quell'infarto a fermarlo, dopo pochi mesi di presidenza.
Gli occhi cattivi dell'A.D. si illuminarono di un bagliore sinistro: cosa c'era di meglio per infangare la memoria di un uomo che si vantava di essere retto che lucrare sulla sua memoria?
E poi i cinque sesti dell'investimento, oltre due milioni e mezzo, sarebbero arrivati dallo Stato, sempre prono alle esigenze dei potenti.
Ma sì, facciamolo, aveva detto alzando l'angolo della bocca, mostrando il suo solito ghigno beffardo. A lui non sarebbe dispiaciuto.
Papa Palpatine con il cappello da babbo natale è troppo avanti!
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