Saturday, 26 February 2011

Qui in Do Re Fart Burp ce ne fottiamo della privacy. Quando fatti deprecabili accadono, noi li denunciamo senza se e senza ma, facendo nomi e cognomi, tanto più quando i misfatti avvengono in casa nostra.
Lo ammettiamo, amici lettori.
Il bambino che ha bestemmiato in classe altri non è che il piccolo Gianbranzo, figlio di terzo letto del Pittore Matildo.
L'infante, 8 anni per ottandadue chili di lardi e rotoli, è stato abituato sin dalla tenera età all'oltraggio sconsiderato del Signore e dei Santi tutti, ottenuto in ogni modo possibile: orale, scritto, grafico, ruttato.
Il facile accostamento di figure religiose ad animali da fattoria si è via via affinato fino ad elaborate sentenze di scuola barocca, ripetute dall'orrido pargolo con frequenza altissima, al punto da sostituire completamente la punteggiatura nel suo interloquire.
Ad aggravare la situazione, l'atteggiamento lassistico e permissivo dello stesso Matildo, che, in una recente intervista, si è dichiarato persino divertito dal lessico abominevole della sua progenie.
Lode quindi alle solerti maestrine di Gianbranzo, che hanno deciso di utilizzare metodi educativi forse antiquati, ma di certo efficacissimi, per la redenzione del monello; riteniamo infatti fondamentale un ritorno ad un'educazione improntata al rispetto del Cristo in primis, ma anche di modelli educativi importanti come Padre Pio e Madre Teresa.
Grazie inoltre a chi, come il dotto Marco Zucchetti, sostiene la nostra causa.
À la prochaine,
E.

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