Friday, 18 February 2011
Siamo alle solite.
Tutte le volte che Claudio Maria Cipponi (anni 32 il prossimo luglio) contraddice suo fratello Sabrino (anni 29 appena compiuti) finisce per prenderle di santa ragione. Nella foto, inqualificabilmente scattata dal padre dei due Aliprando Menarca Cipponi, viene mostrato il momento esatto in cui Sabrino, dopo aver sfoderato il suo ben noto destro "La castagna degli Dei" per ribadire all'amato fratello che il Benigni sanremese lo ha allietato quasi quanto una lite tra sordomuti, chiede a gran voce alla madre la chiave inglese del 20 per poter meglio far entrare tal concetto in quella gran testa a pinolo del fratello Claudio Maria.
Ma tralasciamo queste fanciulline passioni per dedicarci tosto a Lo Stronzo della Settimana, titolo ormai ambito al pari di una corona di spine durante una crocifissione.
Al terzo posto, giusto per levarci il dente e non doverci più pensare, la mancata bond girl più contesa dalle fiction americane Elisabetta CaGnalis ed il suo inglese, di cui la fu velina dal sardo crine non perde occasione di far sfoggio al volgo tutto, cercando di rimarcare quanto più possibile tutte le consonanti dentali in modo da rendere il suo parlato fine ed exquisito oltre che a sottolineare a tutte le anatrone vicine e lontane che la rimirano dal tubo catodico il fatto, ormai sin troppo manifesto, che il bel George Glutei abbia scelto proprio lei come personale assaggiatrice di savoiardo.
Un meritatissimo secondo posto invece dobbiamo proprio assegnare alla coppia Cher-Aguilera, ma solo in rappresentanza dell'entourage intiero del cult movie Burlesque, l'ennesima sculettante copia forzata di un film anni 80 qualsiasi con la protagonista alle prese con il più merdoso dei lavori innalzata a gloria e nuova vita dal ballo. La cosa potrebbe anche passare indifferente come patetica scorreggia cinematografica qual essa è se non fosse che dopo mesi e mesi passati a farci triturare finemente in pastura i coglioni con questo mito del burlesque non se ne potesse davvero più. Il burlesque, un genere che fu ironico duecento anni fa, viene fatto risorgere oggi a calci tra il presuntuoso ed il sin troppo pacchiano, atteggiandosi a sexy anche con pitali antologici mentre noi perdiamo ore ed ore a cercare dove sia la differenza tra la Bella Epoque di un tempo e quei bei trans una sorpresa su cinque che stazionano sulla paulese.
Ma in cima, in un primo ambitissimo posto che miseramente tramuta in realtà il sogno di un podio interamente femminile, colei che, a torto o a ragione, viene ormai definita una delle mistress ladies di punta del nostro caro e mai banale carrozzone mediatico: Simona bonjour finesse Ventura. L'indomita madame du chantre televisiva, cultrice e divulgatrice storica della filosofia del pressapochismo (la ricordiamo per la sua intensa figure de merd con i Muse), proprio non ci sta a passare per l'ufficio di collocamento delle Papi Girls e, mentre la sua bella Isola viene sfanculata dal lunedì al mercoledì, col cipiglio di una moldava in una risaia dichiara: "Arcore è il dopolavoro dell'isola!"
A questo punto resta solo da chiedersi se il dopolavoro di Arcore sia quel lungo viale acciottolato che costeggia la tangenziale per Linate, dove solitamente delle spigliate donzelle impegnano le loro serate facendo lunghe passeggiate o sollazzando dei cuori solitari.
Alla prossima settimana!
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Sabrino pesta pesante!!!
ReplyDeleteLa castagna degli dei rasenta la perfezione.
ReplyDeleteIl burlesque ha rotto il cazzo. Si può dire cazzo?
ReplyDeleteAh, il burlesque... C'è più ironia in una mazza da baseball sulle gengive che in una casalinga cicciona di mezza età che si spoglia ammiccando.
ReplyDeleteMolta, molta di più, non posso negarlo.
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