DeconstЯuction of the MemoЯies # 6
Sul finire degli anni ottanta Odeon Tv non aveva ancora schiuso a me quell'enorme scrigno di nefande oscenità che animavano il suo palinsesto notturno e che sarebbero diventate uno dei cardini su cui avrei temprato la mia adolescenza, ma riusciva a guadagnare comunque un fanatico proselito grazie alla messa in onda di una misteriosa serie recante come glifo identificativo il famigerato punto esclarrogativo, rarissimo carattere tipografico ideato insieme al flusso canalizzatore da Martin K. Speckter, dopo che un solo bicchierino di vodka al guacamole lo portò a sbattere violentemente la testa sulla tavoletta del cesso.
E chi avrebbe mai detto che proprio dietro al nostro pacato ed eterno teledipendente Florindo si celasse in realtà Paul Casalini, mai troppo lodato creatore di questo serial televisivo tutto italico dal titolo Interbang?
La trama, più intricata della metodologia di apprendimento dell'ordine esatto dei libri della bibbia adottata dal mio vecchio prof di religione e basata sull'enumerarli prima in ordine esatto, poi al contrario e ancora uno sì e uno no (cosa che ancora oggi mi è utilissima per stupire nei salotti bene), vede due giovini (pare gli stessi figli del Casalini) avventurarsi per conto del ricchissimo dell'ultima ora nella ricerca di sette mini torri di Pisa, che conferirebbero, se inserite nei giusti orifizi cachierali, poteri oltre l'umano, quali l'invisibilità, la scorreggia vestita soporifera e la capacità di far fare capriole a 12 suocere con un rutto. Va da sè che le sette micro torri, riconoscibili per l'esclarrogativo inciso alla base e disseminate per il mondo da un vecchio rincoglionito che tempo dopo avrebbe fatto la stessa cosa con le sfere del drago di Goku, facciano gola a tutti, persino ad un mafioso di quarta categoria e al suo fido tetramongolo scagnozzo. Difatti, la leggenda di fondo vorrebbe che l'incasellare i sette manufatti in un monolito presente (guarda il caso) nella vera torre di Pisa, anche se Casalini lo avrebbe voluto nella Fortezza Vecchia di Livorno se non fosse stato per il gentile invito a desistere perpetrato dalla curva del Livorno ai danni delle sue costole, dovrebbe donare il massimo potere in assoluto. Quale esso sia non ci è dato sapere.
Questa piccola maraviglia in 26 puntate sparì dalla circolazione rapidamente, forse per l'elevato share o forse per le invettive labroniche rivolte al suo creatore e ai suoi figli, creandone il mito dell'effettiva esistenza per anni, fino a quando non ci siamo decisi per primi a telefonare al nostro caro Florindo, la cui società è ancora attiva e vegeta nel milanese, per chiedere lumi in merito. In risposta alle nostre domande una vocina stridula ci ha informato di una già pianificata rimasterizzazione dell'intiera serie, con tanto di scene tagliate ed inutili interviste agli attori, che, ormai caduti in disgrazia, spendono le loro giornate nella scelta del vino cartonato con cui fiaccare il loro fegato. Dopodichè la stessa voce, con il cipiglio di una badante ucraina in coda alle poste, ci ha invitato garbatamente ad andare a fare in culo, sottolineando la cosa con un più dantesco e più non dimandare.
In attesa quindi che questa perla giunga in lussuosi cofanetti color amaranto torredipisaformi in tutti i punti vendita a noi vicini, possiamo solo accontentare voi palati fini deliziandovi della sigla d'apertura, cantata da Rosalino Cellamare con un sedano ben piantato nel retto, e del trailer.
Enjoy.
ringrazio dio o l'ossessione per i culi delle charlie's angels per avermi fatto perdere questa mestizia... tra l'altro una di quelle torri ce l'avevo a casa, ma non ho mai controllato se sotto c'era il punto intersclamativo... a saperlo prima...
ReplyDeletezizi
cavolo, io la ricordo sin troppo bene invece... questa fa impallidire kiss me licia!
ReplyDeleteBoia Dhè! Intergang?o "le sette torri di pisa"? azz, la premessa parrà pure ridicola ma di spunti su cui divertirsi ce ne sarebbero mille... insomma,chiunque legga fumetti sa che ci sono altre culture che non si vergognano a sputtanarsi più di tanto pur di tirare fuori qualcosa di divertente. Hey Pete! ne facciamo una versione nostra?
ReplyDeleteIn Fortezza Vecchia le mini torri sarebbero state devastanti...
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