Cari amici amanti del gusto e del mangiar sano, bentornati nella rubrica di cucina più invidiata d’ Italia, che ultimamente è salita agli onori della cronaca, anche giudiziaria, per le minacce di morte che abbiamo subito dagli scagnozzi di Anna Moroni.
Dopo aver parlato di numerosi piatti della tradizione italiana, oggi passeremo ad una pietanza tipica della novelle cousine francese: le Lasagne alla Bolognese.
Innanzitutto procuratevi una vacca grassa e viziatella e introducetela nei salotti bene della Milano da bere. Dopo qualche mese di bagordi, il bovino avrà assunto le fattezze di un imprenditore qualsiasi della suddetta città, quindi neanche un animalista convinto si opporrà se deciderete di riversare tutta la rabbia repressa per anni sulla povera bestia. Ma voi, si sa, siete dei signori e non vi sporcate le mani. Per questo, prendendola a calci in culo, portatela ad una manifestazione, indetta dalla CGIL, di lavoratori interinali sottopagati e lasciatela li, da sola, in mezzo ai manifestanti: dopo qualche ora avrete dell’ottimo macinato e, incomprensibilmente, anche della besciamella, indispensabile per il nostro piatto. Ora siete pronti per cucinare dell’abbondante ragù, unendo al macinato dell’ottima polpa che voi stessi avrete preparato, stritolando crudelmente tra le mani dei pomodori imploranti. Tutto questo davanti ai loro pomodorini: che imparino che la vita è crudele e che vige la legge del più forte! Finalmente siamo pronti per assemblare le lasagne: prima il ragù, poi la pasta che avrete precedentemente comprato (che non è che adesso possiamo fare tutto noi, e che cazzo!) , poi la besciamella, poi la Nutella® del piccolo Lucio, infine dei pezzi di telo del Sacro Volto di Manoppello per dare quel tocco di personalità in più che agli altri manca. Ripetete l’operazione fin quando le vostre lasagne non saranno alte almeno mezzo metro. Infine recatevi nella pizzeria napoletana a voi più vicina e al ritmo di “Uè Uè”, cuocete il piatto nel forno a legna. Appena finirete di cantare Funiculì Funiculà, le vostre lasagne saranno pronte. Buon Appetito!
Vino consigliato: Chateau Lafite del 1787 (avete mantenuto una vacca nei salotti bene e non avete 160.000 $ per una bottiglia di vino? Pezzenti.)
Non ho trovato l'annata del 1787 causa grandine prepotente nei campi. Ci ho accostato comunque del Tavernello annata 1982 che non ha tradito.
ReplyDeleteL.
Ti sei superato.
ReplyDeleteDi gran lunga la migliore ricetta fin qui sfornata.
Bravo
il segreto è tutto comunque nella vacca viziatella
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