Friday, 15 April 2011


Ci stupisce apprendere che giornali autorevoli come Velleità Oggi e Paganesimo Moderno credano e spaccino per vere notizie false e pretenziose come quella del ritrovamento da parte del documentarista Simcha Antonello Jacobovici dei veri chiodi della croce del Cristo. Ora, al di là dei duemila anni che i presunti chiodi sembrerebbero non dimostrare, sanno tutti che i chiodi, che già trafissero il Cristo e poi Maria Stuarda mentre si dilettava in cantina con lo stalliere, furono usati nei primi novanta da Ughetto Stabocchi (nonno della ben nota Nara), insieme al proprio sottoposto Peppiniello, per ferrare una bella mattina di giugno il proprio mulo Mario. Tutti ricordano la tragedia, riportata anche da L'Eco di Casoria, che vide, durante la delicata operazione di calzatura mulorum a mezzo di un martellone comprato ad Asgard e dei chiodi che già inchiodarono il Cristo e poi Napoleone per contrabbando, l'apparizione nell'ordine del Gesù Compagnone, di Elvis e di Lassie insieme al fedele Timmy. Alla vista del piccolo Timmy, che dopo i successi della serie televisiva volle tenere con sè Lassie e non il fido mulo Aliprando Maria, nonno di Mario, lo stesso Mario, in un impeto di rabbia per la sorte del nonno successivamente insaccato e insalamato, pensò bene di spedire il povero Peppiniello nell'aere con un doppio calcio sferrato in zona inguinale, che, complici i poteri divini conferiti dall'unione delle mitologie, fece arrivare esanime il povero tapino fino a Fratta Maggiore. Il tutto sulle note di Blue Suede Shoes.

Forti di queste quisquiglie asinine, passiamo imperturbabili alle posizioni della classifica più amata dal jet set proletario di Santa Marinella Ligure: Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto, con massimo stupore della corte dei miracoli del milanesissimo bar Rattazzo (beviti sto Negroni oppure sciacquati dal cazzo), ancora tu ma non dovevamo vederci più Lele Culo Mora, dichiarato nuovamente fallito, questa volta per l'Immobiliare Diana. Ci piange il cuore e ci affligge lo scroto apprendere questa notizia e al nostro amante del trancio di verdesca adamitico possiamo solo sussurrare un Provaci ancora Lele!
Al secondo posto il validissimo Pippo Baudo, il quale, dopo aver urtato violentissimamente il suo catanese culo per terra con la trasmissione sui 150 anni dell'umidità italica, definita dai più una rottura di coglioni senza pari, ha pensato bene, in replica all'autore Claudio Donat Cattin che gli avrebbe dato, a torto o a ragione, del mafioso, di reagire sputando come un lama tibetano nel viso dello stesso storico autore di un'altra perla televisiva come Porta a Porta. Un consiglio Pippo: la prossima volta almeno non mancarlo.
Ma è la vetta che ci conforta e ci rende eccitati come un capitone a Natale in casa Dell'Utri; scalzando e sbaragliando concorrenti come il Phallological Museum di Husavik in Islanda, che si sarebbe aggiudicato un nerchione di ultranovantenne, al primo posto stabile con 391 voti troviamo il dio Priapo. L'indiscusso fallopotenziato figlio di Dioniso e Afrodite Stabocchi (pluriantenata della già citata Nara) sarebbe ritornato difatti in auge nelle presunte festicciuole arcorine a base di pop corn, gazzosa e visioni forzate dei capolavori di Bud Spencer e Terence Hill, e verrebbe usato sotto forma di statuina come archetipo rotante in un moderno giuoco della bottiglia tanto amato dal nostro premier. Intercettato al termine di una di queste feste il buon Emilio Fede, indispettito e spiaciuto per non essere stato insignito della carica di stronzo della settimana, ha accettato però di buon grado, dopo 30 calci in bocca da parte del mulo Mario, di ritirare per lo stesso Priapo il premio, consistente in una sequela di calci, questa volta nel culo e nello sterno, impartiti sempre dal mulo Mario sotto la costante supervisione di un Bud Spencer urlante "Ruspa Emilio, ruspa!"
Alla prossima settimana!

2 comments:

  1. usando la citazione colta, mi appecorono alla classifica ahahahah

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  2. Povero Priapo, che brutta fine.

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