Wednesday, 26 January 2011


Non volevamo crederci, noi per primi.
Va da sé che ci hanno pagato profumatamente per tenere la notizia per noi, per non divulgarla, in modo da non diffondere il panico tra i nostri lettori, ma davvero non possiamo tacere, stavolta non possiamo reclinare il capo e obbedire.
Ci avevano preso in giro, quando eravamo stati sorpresi a studiare, tutti diligenti, libri come questo, sottolineandone con l'evidenziatore i passaggi fondamentali, preparandoci con una meticolosità mai avuta per un esame universitario; ridevano, “siete fuori di testa”, dicevano.
Ma avevamo ragione noi.
La notizia di cronaca più assurdamente tragica di ieri è stata abilmente camuffata da tentativo di ricatto, o chissà cos'altro.
Ma la verità ci è stata svelata: Mike Bongiorno is back from the dead.
A nulla valgono le dichiarazioni indignate dei suoi colleghi, che gridano all'indecenza e alla bassezza umana, la verità è che anni e anni di radiazioni televisive hanno finalmente portato al diffondersi incontrollato di quel virus che consente alla carne morta di tornare alla vita, e sono proprio i nostri beniamini catodici i più colpiti dall'epidemia, per forza di cose.
Fossi in voi nei prossimi mesi terrei d'occhio i feretri di Sandra & Raimondo, di Corrado, di Enzo Tortora, di Gigi Sabani: da vivi come da morti, è il nostro cervello che bramano.
À la prochaine,
E.

2 comments:

  1. Condivido pienamente questa teoria. E secondo me a capo di questa congiura zombistica c'è sicuramente Craxi. O Walt Disney.

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  2. E perchè, Gigi D'Alessio no? Ah no, quello campa ancora (la merda)

    L.

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