Monday, 10 January 2011


Tempi duri signori, tempi duri.
Anche su idiosincrasia si abbatte l'ombra della minaccia, della vessazione psicologica, del velato consiglio antecedente le mazzate. A recapitarci il minaccioso volantino è Giovanbattista Panari, che gagarone campeggia al centro dello stesso, mentre mostra le dimensioni da conca di limone alle quali vorrebbe adeguare i nostri orifizi da babbani incalliti. Noto attivista della falange armata del nucleo paralavorativo anticazzeggio, il Panari ( cinquantadue primavere il prossimo luglio ed ex taccheggiatore di supermercati lidl ) è già noto alle forze dell'ordine per i numerosi pacchi bomba recapitati alla sede delle Edizioni Paoline, per il ripetuto stalking alla Hunziker e ad Iva Zanicchi, nonchè per altri piccoli reati come la pioggia di raudi alla merda sui comizi di Romano Prodi del 1996 e l'istigazione all'accattonaggio a suon di calcagnate nei denti di dieci piccoli nani Oompa Loompa. Ad allungare questa già nutrita lista di marachelle la non remota certezza che possa essere proprio il Panari l'autore delle scritte di stampo squisitamente brigatista apparse contro il povero Marchionne in questi giorni ed il mandante dell'aggressione al giornalista pacioccone Adinolfi, randellato a colpi di casco da otto fatine dei dentini.
Lo vedi caro utente medio cosa succede a parteggiare per gli oppressi? Lo vedi, o indefesso lettore, quello che accade a voler rievocare nella realtà film come Gung Ho in orgogli italici formato fabbrica come la Fiat? Lo vedi, integerrimo follower, cosa succede a voler fare del giornalismo nonostante la propria obesità? In altre parole, lo vedi Larry cosa succede quando cerchi di fottere chi non conosci?
Aspettando nuove missive da parte del Panari, rimaniamo in attesa dei nuovi sviluppi di cronaca che tanto ci sollazzano oggigiorno e rammentiamo con una lagrima quello che, in tempi di polemiche, ci han sempre ripetuto i nostri padri fondatori:

...e pensare che qui, un tempo, era tutta campagna.

E forse era meglio.

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