Wednesday, 2 March 2011
Detta male verrebbe quasi da esclamare che non ci son più i bei nani di una volta.
L'eleganza nanesca, unita alla classe di quel ciondolare affabile e a quei modi cortesi, incontrollabile ammalio di spaesate fanciulle, ormai sono solo uno sbiadito ricordo che a malapena ritroviamo nel nostro caro grafico e curatore d'immagine Rufus Pocchiola, splendido e baffuto esemplare di nano alto, qui intento a corteggiare la marchesa Ettora della Fagiana dopo averle offerto un cordiale lampone e varichina. Di lì a poco (3 minuti e 12 secondi) la marchesa si abbandonerà totalmente alle nanesche lusinghe, deliziando quel furfante di Rufus con grattini sul capo, pettinate di baffo e prese olson alla base del suo esagerato dugongo.
Eppure, nonostante l'atavico piacere della conquista, un timore rimane fondato in quel piccolo cuore, così come nel nostro: che gli eclettici insegnamenti dolce stil novo della sua scuola per nani eleganti possano perdersi per sempre.
Fondata agli albori degli anni 60, la scuola vantò presto proseliti eccellenti. Tra i suoi seguaci più validi Rufus ci rammenta con voce rotta dall'emozione nanezze del calibro di Verne Troyer, che raggiunto l'apice della carriera con il suo minime si è fatto accecare dalle luci della ribalta hollywoodiana smerciando i suoi sex tape come una Paris Mengoni Hilton qualsiasi; ci ricorda commosso il suo pupillo Jason "Wee-Man" Acuna, che lo ha abbandonato seguito da un invisibile coro di etepareva dopo aver scoperto i suoi natali pisani e conseguentemente i pacchi sorpresa delle venditrici d'emozioni sulla Traversagna; fino ad arrivare alla morte dell'adorato Ping Ping, che per ben due volte riempì il suo cuore nano d'orgoglio vincendo nel 2006 e nel 2007 l'ambito titolo di Nano Elegante.
Eppure il fallimento più grande agli occhi stanchi e tristi del baffuto e ancor piacente Rufus resta con i suoi due primissimi allievi, Silvio e Renato, i quali, dopo aver radunato le truppe di Gondor, hanno scelto di passare al lato oscuro della nanezza, militando nelle fila della politica del bel paese e lasciandosi coinvolgere nelle guerre contro Isengard, nonchè in quel meretricio privato che ha portato le fazioni del fronte di liberazione nanesco, da tempo scettiche a credere alla scuola per nani eleganti, a ribadire ancora una volta deandreianamente che
un nano è una carogna di sicuro perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo.
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MI CI VOGLIO ISCRIVERE!!!!
ReplyDeleteeheheheheheheheh
ReplyDeleterisate fino alle lacrime in un giorno di mesta pioggia. non potevo chiedere di più a internet oggi.
Scienza è qualsiasi disciplina in cui
ReplyDeleteanche uno stupido di questa generazione può oltrepassare il punto raggiunto da
un genio della generazione precedente (M.G.)
potrebbe non azzeccarci una capocchia lo so....
...comunque del nano invidio il punto di vista!
Il vedere solo culi?
ReplyDeleteperchè capita di vedere altro in giro?
ReplyDeletea questo punto...equivoco per equivoco...
In effetti era una domanda un po' scontata. Mi associo alla visione culocentrica del nano.
ReplyDeleteSte'
il problema non è vedere, è guardare!
ReplyDeletemannaggia a me e al momento in cui ho pensato
:"ma fammi un po' controllare"... effettivamente il link è proprio al filmino casereccio di minime...
preferivo non sapere, la curiosità ,effettivamente, è nemica del genere umano.
quando parlo di nano non parlo di Silvio, ma della condizione dell'essere nano (in senso lato ovviamente, sono pur sempre elegante...), di cui invidio il punto di vista.
ReplyDeleteSilvio per me può pagare puttanoni a piacimento, anche 15enni. Non è questo su cui fondo l'idea della sua non idoneità a governare.
Spero che gli facciano il culetto per Ruby (a me cittadino normale lo farebbero). E' un po' come mettere dentro Al Capone per evasione fiscale. Ma tant'è!