Saturday, 19 March 2011


Affezionati lettori di IdiosincRasialteRata, sono il dottor Aristide Maria Verdirame, titolare della cattedra di Vessazione Veterinaria I e II all'Università di Santa Maria Capua Vetere (O pais' e pat'ma, del resto), e sono orgoglioso di accettare l'offerta dell'ingegner M. il quale, dietro il pagamento di sei olive, un cavatappi d'argento ed un suo pelo pubico, mi ha pregato di condurre questa nuova rubrica. Largo, quindi, a

COGLIONI DI MULO
e altre meraviglie della natura

che vi presenterà a cadenza regolare le insospettabili beltà che potete trovare tra i boschi e nelle foreste, nelle fiere più selvagge, ma anche nei vostri amici mici, nei simpatici coniglietti assassini e in tutti gli esseri chiaramente inferiori di cui voi stolti amate circondarvi.
Nella foto di oggi potete ammirare la mia prestanza (spicca agli occhi dei più il curatissimo ciuffo, normalmente incline alla ribellione ma da me tenuto a bada con un impacco a base di Gommina Simmons, guano di pipistrello e uranio impoverito) intimorire alquanto la pur piacente Brigida, mia assistente e compagna di peripezie in giro per il mondo: da notare il disappunto nei suoi occhi per averle negato, un attimo prima dello scatto, l'unguento sopracitato, apparentemente come ripicca per il suo diniego alla mia richiesta di un innocente soffocotto che avrebbe tenuto a bada per tre quarti d'ora buoni la mia proverbiale nerchia equina.
La mia decisione, alla lunga, si è rivelata lungimirante: il mio vero scopo era, infatti, quello di fare della sua chioma un accogliente nido per il pappagallo sotto steroidi Ettore, che vedete atteggiarsi baldanzoso a guisa di trombeur. L'idilliaco ritratto sarebbe stato rovinato da lì a poco da un leggero riflusso gastrico del volatile, che avrebbe così riversato l'intera cena (un menù da bodybuilder, composto da 4 filetti di giraffa, sei bianchi d'uovo di struzzo e sangue dei suoi nemici) sulla chioma della povera Brigida.

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