Cari amici amanti di Pisapia, bentornati alla rubrica culinaria su cui i maomettani non hanno mai posto una Jihad: la Nouvelle Cuisine di Idiosincrasia Alterata. Quest’oggi porremo alla vostra attenzione un tipico piatto dell’alta cucina francese semplicissimo e veloce, tramandato per via orale dai migliori chef dell’oltralpe da padre cuoco a figlio cuochino: la pappa col pomodoro.
Innanzitutto per un ottima pappa col pomodoro avete bisogno di fette di pane durrisime! Ma che dico durissime, granitiche! Ma che dico granitiche, adamantiche! Vabbè insomma, comprate del pane dal forno “da Malvina®” e fatelo invecchiare fin quando neanche la muffa vorrà crescervi sopra. Poi prendete Rita Pavone e strofinatela sulle fette di pane fin quando non avranno preso il suo odore. Fatto questo andate in un pacifico campo di pomodori e ridendo malignamente rapite i pomodori più giovani e sani, mentre le povere pomodore mamme vi pregheranno di risparmiare i loro poveri pargoli. Voi, senza pietà alcuna, le schiaccerete (si, la crudeltà sui pomodori è una divertente costante di questa rubrica), e butterete nell’acqua bollente i giovani pomodori urlanti. Una volta che avranno smesso di emettere strazi, li recupererete,li spellerete e li spremerete in un tripudio di succhi organici pomodoriaci , ponendo finalmente fine alle loro inutili vite. Ora ponete in una padella, con la quale avrete precedentemente percosso Rita Pavone, le fette di pane. Adagiate il sugo su di esse e cuocete a fuoco lento, aggiungendo abbondante olio extra vergine, sale, un pizzico di zucchero, due foglie di basilico e Rita Pavone. Mescolate il tutto cantanto “viva la pappappappappa col popopopopopomodoro!” e vedrete che alla fine il piatto verrà un capopopopopopolavoro. Buon appetito!
Vino consigliato: uno Chateau d’Yquem del 1787 sarebbe l’ideale per esaltare il gusto di questo favoloso piatto, ma visto che siete degli inutili pezzenti, andrà bene pure del Ronco.
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