Monday, 16 May 2011


Rieccoci, amici dei cosi, sono il professor Aristide Maria Verdirame, ed eccezionalmente di lunedì, state per leggere

COGLIONI DI MULO
e altre meraviglie della natura

Non vi nascondo che i miei numerosissimi impegni (ho recentemente accettato di tenere un corso di Disincastrazione del pene gonfio dell'alano di famiglia dal retto angusto della vostra consorte all'Università di Bernalda -MT-) hanno fatto sì che questo occasionale slittamento mi creasse non pochi disagi, ma una breve colluttazione con l'Ingegner M., conclusasi con una prognosi di 3 giorni (per lui), un occhio nero e un cospicuo risarcimento (una copia in ottone del Graal, sei mazzi di carte da ramino ed un set completo di Miracle Blade III - serie perfetta), per me, ha fatto sì che il problema fosse presto risolto.
Così ho portato con me la sempre vistosa aiutante Brigida nelle campagne del varesotto, dove ci siamo imbattuti nello stolto esemplare che vedete in apertura.
Trattasi del raro ma celebre Angelo della Tasmania, la versione ciellina del temibile diavolo della Tasmania (animale pressoché inutile ma reso famoso da un cartone animato della Warner); a differenza di quest'ultimo, il Nostro si prodiga in opere pie (aiuta le vecchie ad attraversare la strada, fa l'elemosina financo ai rom, coadiuva il parroco nel suonar la campana alle sette di mattina di domenica e corbellerie di questo tipo), ed è per questo che il prof. Angelo Annicchiarico (questo il nome dell'esemplare ritratto) ha tosto chiesto a Brigida il motivo del suo muso lungo.
Ella, indispettita dalla mancanza di un risarcimento per lo slittamento anche per lei (da tempo infatti desidererebbe impugnare l'aspersorio di carne dell'Ingegner M., per poi autobenedirsi coi di lui fluidi), ha risposto con un calcione ben assestato nel muso della povera bestia, ponendo così fine alla sua patetica esistenza.

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