Manco al mare si può stare. Ero steso sul mio miglior materassino, con un cocktail con ombrellino in una mano (e l'altra mano, noblesse oblige, a titillarmi il sottopalla), quando le urla belluine della sempre poderosa assistente Brigida mi hanno riportato alla realtà: è già tempo di accontentare voi noiosissimi amici degl'inutili con una nuova puntata di
COGLIONI DI MULO
e altre meraviglie della natura
La mia proverbiale fortuna vuole che il mio materassino sia dotato di speciale lente che mi permette di studiare la fauna marina (mica sono uno scansafatiche come voi, io, la mia mente lavora anche in vacanza), ed è così che anni or sono mi sono imbattuto nel curioso cetaceo che vedete fotografato in apertura: trattasi del temibile Delfino scorbutico del Golfo di Taranto.
Tutti voi, che vivete nel vostro mondo fatto di unicorni, fatine e melense bontà, tutta roba che mi provoca forti reazioni allergiche, tra l'altro, immaginate i delfini come animali buoni, intelligenti, giocherelloni, dolci e simpatici. La verità è che sono truci bestie assetate di sangue e malvagità ed il nostro Arch. Tonino Chimenti, che vedete brandire come clava il suo bastone da passeggio, ne è la riprova. Egli mal sopporta di essere visto e fotografato, innanzitutto, ed il fatto che la caratteristica del delfino scorbutico sia quella di nascere già anziano, non fa che esacerbare il suo già impossibile caratteraccio. L'unico modo per calmare queste bestie è guidarle con l'inganno in luoghi dove i sub recuperano tesori da navi affondate, o lavorano a piattaforme petrolifere: ecco che i nostri saccenti animali si metteranno a commentare, pinne dietro la schiena, su quanti e quali errori stiano commettendo gli stolti operai, e come sarebbero migliori loro nello svolgere il compito. Ed è qui che arrivano le loro badanti a portarli via, sedandone i musi tra le mammelle. Il Chimenti, però, oltre ad essere cieco come una talpa, come avrete capito dall'occhialino scuro, fa parte di una fortunata stirpe cresciuta ad alghe e viagra: facile quindi ipotizzare come abbia potuto scambiare Brigida per la sua badante personale, tentando più volte di perforarla con la sua notevole mazza delfinesca.
No comments:
Post a Comment