Friday 25 March 2011


Certe cose non andrebbero mai toccate.
Lo diceva sempre la cugina Rosamunda risistemandomi la curvatura della mascella a suon di sberle quando, adolescenzialmente curioso, mi spingevo a toccare quelle escrescenze pettorali che un domani avrei conosciuto come seni. Lo stesso discorso vale per quella beata combriccola attoriale che, azzardandosi nella presuntuosa impresa di ripercorrere le monicelliane atmosfere di Amici Miei, ha scavalcato le graduatorie con balzi felini suscitando non solo la nostra grande sorpresa nel guadagnare a buon diritto l'ambito titolo di Stronzo del Mese, ma accaparrandosi nondimeno l'ira funesta delle mitologiche Furie. Le benevoli Megera, Tisifone e Aletto (all'anagrafe sorelle Pomponazzi, rispettivamente di anni eterni 25, 42 e 66) sono qui catturate dall'obiettivo scaltro del fotografo Matildo nel momento antecedente la prima della dubbia commediola Amici Miei - Come tutto Ebbe Inizio, prima che i primi venti minuti di proiezione rendano giustizia ai loro epiteti più violenti causando tutta una serie di indicibili disgrazie.
L'opera, che vorrebbe camuffarsi da prequel (come tanto di moda va oggigiorno per distrarre l'italiano medio come farebbe una finta guerra in Libia), altro non fa che ammiccare malamente ai fasti che furono, ripercorrendo deja vu infiniti traslati in un improbabile medioevo dove i cinque pseudo comici (Massimo Ghini comico? no, dico, scherziamo?) scelgono come punto di ritrovo una gabbia di leoni, disquisendo sul fatto che i felini possano essere andati o meno di corpo, si lanciano in gag ritrite (sì, se non altro c'è anche uno spiacevole nano) e si atteggiano a gagà ai tempi di Lorenzo il Magnifico e di Savonarola dove l'unica nota positiva è che Monicelli è comunque morto.
A quel Neri Parenti, dal tocco letale alla macchina da presa, lamentoso del tam tam, non quello di Monicelli che batte sul coperchio della sua bara ma quello su internet degli integralisti della supercazzola, che minacciavano il boicottaggio della pellicola, possiamo solo rispondere: Neri, t'è andata anche bene.
Paolo Hendel, fiorentino nell'inguine, in un'intervista dichiarava addirittura che “Anche i primi Amici miei – (sottinteso: come noi) – non erano capolavori, ma facevano ridere”
Resta solo da sperare che le sorelle Pomponazzi facciano il loro dovere.

4 comments:

  1. Questo premio me lo aspettavo. Sono stato al cinema a vederlo trascinato dalla compagnia. Non parlo di delusione viste le già scarse aspettative, ma vedere Ghini scimmiottare Tognazzi è stato vergognoso.
    Gianni

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  2. Vi colga come folgore il mio sussurrato (col cazzo) PER CORTESIA!

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  3. Mi ricorda vagamente una citazione damianesca quest'ultimo sussurrato
    L.

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  4. Non è forse vero che grafite e diamante presentano medesima composizione chimica?

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