Friday 22 July 2011


Onde evitare ogni possibilità d'incappare in un errore abbastanza comune fughiamo subito ogni dubbio. Testimonial della settimana non è il celebre Loris Batacchi, marinaio di crociera affetto dalla ben nota sindrome di Menièr o del pene a testa di volpe, bensì, proprio per quella sottile ricerca da noi intrapresa sui mestieri caduti nel dimenticatoio, il drammaturgo Colapresti Sergio (di anni 47 sotto l'ombra del Vesuvio) il quale, nei tempi morti tra la stesura di un'epopea italica in quartine e una poesiola da far declamare al bimbo di turno a tavola durante le feste, si diletta, previo pagamento di quattro sesterzi e due galline, a pettinare infinite collezioni di quadrupedi e volatili impagliati.
Nel documento fotografico ivi presentato si può notare l'evidente imbarazzo del felino Ugo di Vallombrosa che cerca di capire se dal testone volpiforme fuoriesca del vital sospiro, inconsapevole che il suo destino è ormai segnato nel diventare un fiero fermaporta ripieno di croccantini per la porcilaia della Contessina Nara Stabocchi.

Salutando dunque il povero Ugo ed il suo tristo fato, saltiamo di palo in tre frasche spulciando curiosi le posizioni della classifica più invidiata dagli umili pettinatori di bambole di Montespertoli: Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto un pozzo di scienza tale che Margherita Hack stessa si è definita solo un'umile astrologa al suo confronto: Paris Hilton. La bella, qualcuno ci spiegherà poi da quale visuale, ereditiera si è così tanto risentita alla domanda di un giornalista, che le chiedeva se non ritenesse il suo astro ormai al tramonto, da abbandonare addirittura il set dell'intervista, dopo aver sbuffato come un povero pendolare in attesa del regionale Milano-Lecco. Ai fanatici della Hilton e dei suoi hotel raccomandiamo pazienza. Alla graziosa, trovateci un buona inquadratura che valorizzi il suo sguardo da triglia, Paris basterà mettere in rete un nuovo video da lustratrice di pomelli per ritornare in auge.
E proprio di pomelli si parla nel passare di botto alla seconda posizione che vede lo sceicco Hamad Bin Hamdan Al Ahyan aggiudicarsi un meritatissimo argento in barba alle copertine spaghetti pizza ruby silvio gondola mandolino di Der Spiegel. Quest'adorabile minchione di sceicco, non contento della sua personale collezione di pomelli da culo, ha avuto la brillante idea di utilizzare la modica cifra di 22 milioni di dollari per una gigantografia del suo nome sulla sabbia dell'isola Al Futaysi, in modo che potesse essere visibile dallo spazio. Poi chiediamoci pure il perchè dei terremoti.
Eppure nessuno ha potuto eguagliare il vincitore di questa settimana. Molto si è parlato di questo fantomatico Spider Truman Show. Si credeva che il cuore di tutto fosse prima Bruce Wayne stanco di essere solo Batman, poi un deputato della Lega Nord troppo entusiasta di avercelo duro, poi ancora una trovata pubblicitaria per una nuova marca di pannolini. Ebbene, il mistero si è infittito nuovamente perchè pare che dietro tutto si celi nient'altro che Francesco scusacinonciricordavamodite Caruso, ex deputato di Rifondazione Comunista. In intervista Caruso emula un De Niro con Billy Crystal in Terapia e Pallottole, affermando prima di non conoscere lo sputtanatore di casta per poi ripiegare su di un "ho solo aiutato questo povero disgraziato" (come lo definisce) nella stesura delle sue perle in un italiano meno agricolo. Caruso, tu sei bravo! Tu c'hai il bernoccolo! Noi però, caro Carosello, ai messia portatori di verità indiscusse non ci abbiamo mai creduto, altrimenti ci saremmo tenuti stretto il cristianesimo. Vuoi mettere? Almeno lì il paradiso è assicurato. Tu ed il tuo amichetto, invece, cosa ci offrite? Verità su intrallazzi politici e sperperi di danaro? Forse siete arrivati tardi.
A Caruso e agli autori (reali o immaginari) dello Spider Truman Show in premio vanno le nostre unghie dei piedi opportunamente tagliate e un corso spesato per più modesti pettinatori di bambole.
Alla prossima settimana!

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