Laddove l'uomo non si spinge ci pensa la natura.
Questo si poteva leggere a calde tinte di uni posca rosso sbiadito nei cessi di un autogrill alle porte di Milano. Poi, insieme alla promessa di notti di fuoco e di massima riservatezza, c'era solo un numero di cellulare da comporre. Tanto era bastato a Melinda Rebuzzi (anni 29 - segno del cinghiale bianco ascendente capitone) per farsi consolare da Baudaffi Pasquale (età indefinibile sotto una coltre di manto e peluria), orsetto del cuore di giorno e consolatore di cuori infranti la notte. Qui lo vediamo immortalato nel momento antecedente l'ultimo pianto sfrenato della Rebuzzi, quando, in risposta alla femminea domanda del
Perchè Aldalbertugo non mi ama più, il quieto Pasquale - e qui se ne apprezzi quell'occhio vitreo e quella zampa che si posa con delicatezza sulla di lei spalla - si sarebbe espresso pacatamente con un
Vuoi che cominci dal tuo alito che sa di trementina o dalla tua spiccata passione nel rompere i coglioni? Questo come antipasto all'invitarla successivamente a giacere in quella latrina triste e maleodorante, che lei stessa ancora si ostina a chiamar casa, e alle volte anche vita.
E' dunque annotando le cifre del radiomobile dell'amato Pasquale, e sgrullando le ultime gocce di mestizia, che ci accingiamo a perorare quella che è la causa principe della nostra colite verbale puntuale al venerdì:
Lo Stronzo della Settimana.
Al
terzo posto questa settimana vi è la bellezza, l'eleganza e, soprattutto, l'ostinazione, non solo di qualunque divinità a piacere che ancora permette alla diretta interessata di aggirarsi indisturbata per l'Italia a sfiancare queste o quelle ghiandole sessuali, ma anche quella di alcuni giornalisti che, in mancanza di uno zio Michele che ostenta una nuova montatura, debbono accontentarsi di fotografare i seni nudi di una Marina Ripa di Meana, mentre si sollazza con due dei suoi ignobili quadrupedi. A
questo scoop di così e elevata forgia viene quindi assegnato l'ambito
sticazzi di bronzo.
Al
secondo posto, direttamente dagli Steiz, l'ennesimo parimerito. Nell'angolo rosso l'hacker più temuto del momento Christopher Chaney, reo di aver trafugato, con peripezie da vero funambolo telematico, le foto a culo nudo e sguardo da triglia di Scarlett Johansson, insieme a quelle di altri uips. Questo losco figuro a cui mai mostrereste le foto delle vostre vacanze pare
rischi sino a 121 anni di carcere se condannato per tutti i capi d'accusa. Non sarà troppo? Qui da noi Ciavarella, per aver ammazzato a calci il tassista Luca, è stato condannato
solo a 16 anni e all'acquisto forzato di un cremino al giorno. Nell'angolo cobalto, invece, quel supereroe che vero terrore ha portato a Gotham City
Phoenix Jones, che si sarebbe permesso di sedare addirittura una rissa. Phoenix Phoenix, è il costume che t'invidiano.
E ci risiamo. Tutte le volte che vorremmo un
primo posto succoso spunta la cazzata in casa nostra. Così martedì mattina la capitale si è svegliata
tappezzata di manifesti che salutavano Steve Jobs e la sua dipartita. Ora, è chiaro che non è certo questa la sede per smerciare verità assolute sulla bontà del gesto o sull'idiozia dietro all'ennesima
leccata culorum filoamericana, ma, discutibili personalità del SEL (sinistra e limonaie), non vi sembra ti aver tirato nel cesso un bel gruzzolino, altrimenti spendibile per gente come quel
povero cristo che ha vissuto per un anno in una macchinetta per le fototessere? No, così, tanto per tirare l'ennesimo can per l'aia. Ed insieme al fantomatico cane, ben lieti spediamo il buon Pasquale a consolare queste menti brillanti della nuova politica ecologica già cazziate da Vendola. Non temete, ci penserà il Coccolorso Baudaffi ad asciugare le vostre lacrime e a deliziarvi con i suoi insulti.
Alla prossima settimana!