Monday, 28 February 2011



"Oh mother tell your children
Not to do what I have done
Spend your lives in sin and misery
In the House of the Rising Sun"

La corsa al macabro domenicale è ricominciata.
Un altro cadavere giovane su cui mangiare.
Chiudetevi in casa, disattivate i postriboli mediatici e occhio ai buoni sentimenti.
C'è chi attenta alla vostra sanità mentale.

ps: le nostre più sentite scuse a Sergio, nostro avvoltoio domestico, per averlo usato come metro di paragone.

Sunday, 27 February 2011

Le Ricette di IdiosincrasiAlterata

Strozzaprete al moccolo.

Lo Strozzaprete è un particolare tipo di infuso sviluppato in Italia da integerrimi comunisti, che, ricordiamo, il nostro Premier continua sprezzante a combattere, e a seconda della provenienza del presule e della sua carica in seno alla diocesi, assume diversi sapori. Per la nostra ricetta di oggi, consigliamo il pio Don Sornione.

Distraete il prelato presentandogli un bel pupo paffuto e, nel frattanto, sfilate una stringa dalla vostra scarpa destra passandogliela di soppiatto intorno al collo. Se il Sornione risulta reticente, invitatelo a fare delle pernacchie sul pancino del piccolo paffutello: diverrà come argilla nelle vostre mani. Dopo di ciò fate un bel nodo scorsoio alla base della nuca, lasciandogli però spazio per respirare e per urlare improperi. Agganciatelo ora al traino che avete precedentemente acquistato presso la ditta Vladimiro e Co. e sollevatelo da terra. Mentre il pio si ribellerà scalciando, preparate un bel pentolone di acqua bollente, ma non troppo: non vorrete mica essere scomunicati? Una volta che l’acqua sarà della temperatura giusta, immergetevi il Sornione ignudo come se fosse una bustina da tè, su e giu ripetutamente. Poco a poco i suoi rigidi dogmi si spezzeranno e lo vedrete decantare le capacità orali della Madonna e il buon uso che potrebbe fare della Verga di Aronne. Dopo dieci minuti, l’acqua sarà carica degli umori del povero Don Sornione, e quindi pronta per essere degustata in famiglia accompagnato da ottimi biscottini al burro!

Ps: chiaramente alla fine rilasciate l’uomo di chiesa e, se risulterà comprensivo, donategli pure il bimbo paffutello.

Saturday, 26 February 2011

Qui in Do Re Fart Burp ce ne fottiamo della privacy. Quando fatti deprecabili accadono, noi li denunciamo senza se e senza ma, facendo nomi e cognomi, tanto più quando i misfatti avvengono in casa nostra.
Lo ammettiamo, amici lettori.
Il bambino che ha bestemmiato in classe altri non è che il piccolo Gianbranzo, figlio di terzo letto del Pittore Matildo.
L'infante, 8 anni per ottandadue chili di lardi e rotoli, è stato abituato sin dalla tenera età all'oltraggio sconsiderato del Signore e dei Santi tutti, ottenuto in ogni modo possibile: orale, scritto, grafico, ruttato.
Il facile accostamento di figure religiose ad animali da fattoria si è via via affinato fino ad elaborate sentenze di scuola barocca, ripetute dall'orrido pargolo con frequenza altissima, al punto da sostituire completamente la punteggiatura nel suo interloquire.
Ad aggravare la situazione, l'atteggiamento lassistico e permissivo dello stesso Matildo, che, in una recente intervista, si è dichiarato persino divertito dal lessico abominevole della sua progenie.
Lode quindi alle solerti maestrine di Gianbranzo, che hanno deciso di utilizzare metodi educativi forse antiquati, ma di certo efficacissimi, per la redenzione del monello; riteniamo infatti fondamentale un ritorno ad un'educazione improntata al rispetto del Cristo in primis, ma anche di modelli educativi importanti come Padre Pio e Madre Teresa.
Grazie inoltre a chi, come il dotto Marco Zucchetti, sostiene la nostra causa.
À la prochaine,
E.

Friday, 25 February 2011


Nonostante le settimanali perversioni italiche con capitomboli politici, soubrettes e paillettes, ammettiamo di esserci trovati in uno stallo da antico testamento. Un simposio di cervelli (Paolo Del Debbio, Francesco Nuti piangente e la prima fila del coro usato dai Procol Harum in concerto) ha passato in rassegna tutti i candidati papabili al titolo mensile fino a pochi minuti fa e le risposte sono state univoche.
Non possiamo certo dire che non ci secchi che l'enfant prodige di questo mese non sia un figlio della nostra cara Repubblica delle Banane, eppure di fronte ad una simile bellezza, innanzi all'esempio palese di humana intellingentia fornitoci da un inglesino tutto pepe, connubio mitologico dal corpo di uomo e testa di cazzo, non potevamo rimanere indifferenti.
Impazienti dichiariamo quindi come Stronzo del Mese il caro Deon, ventisettenne inglese su cui mia madre non si stancherebbe mai di sfogare la sua sopita violenza a suon di sberleffi e calci negli zebedei. Il novello Einstein, finito di elaborare la propria teoria sulla ripartizione molecolare dei suoi già pochi neuroni, ha pensato bene di sfruttare gli ultimi due non impegnati nel sistemare le carte di Spider per scegliere il tatuaggio con cui abbellire la sua già nota faccia da culo. La scelta, sofferta e stancante, è caduta su di un teschio, più precisamente quello di Edmondo Marmugi, defunto marito della ben nota ballerina di can can Venanzia Stantuffo, conosciuta ai più come Saccottino per una sua spiccata predilezione per le sacche scrotali che, dopo aver staccato ai suoi amanti con sufloni aspirati della violenza di una pompa idrovora, colleziona al pari di monili pregiati. La possiamo rimirare in questa fedele fotografia mentre mostra orgogliosa e fiera il premio in palio questo mese: un pitale in vetro di murano riempito dell'orina di Pio IX dopo una scorpacciata di asparagi, adornato dalla riproduzione in balsa misto vomito equino di una rarissima rosa mariana aurata.

Thursday, 24 February 2011


L'Egoista

un Haiku



adesso che un nuovo ,ferale, colpo a tutto ciò che è bello
è stato inferto posso scusarmi per l'oscena defezione odierna
MA, cari idiosincratici, mi farò perdonare sabato
con l'inizio di una nuova epica in più puntate!
non perdetevi l'inizio di

"A selfish Saturday night fever"
love'n'rockets!

Wednesday, 23 February 2011


Amare significa non dover mai dire amore chinati e verifica che per le mie tubazioni siano rispettate tutte le equazioni di Navier Strokes sui fluidi.

Probabilmente, dopo la visione forzata di Love Story e la lettura di alcuni quotidiani di ieri e di oggi, sarebbero state queste le parole che Jean Jacques Temperino (nei panni del tenebroso Rick Blaine) avrebbe rivolto alla bella Nara-Illsa, carezzandole successivamente le gote e forzando dolcemente il suo capo in zona solcobalanoprepuziale.
Siamo in piena tempesta e gli allarmismi sono all'ordine del giorno. Proprio ieri, per la rubrica ricerche scientifiche fatte alla segugio penis, molti quotidiani riportavano l'incresciosa e inquietante notizia che i rapporti orali sarebbero una possibile causa di tumori alla gola. Il rischio coinvolgerebbe biunivocamente sia le domatrici di carrube che gli amanti della fragola batuffolosa. Maura Gillison, professorona nonchè inappellabile pitale che passa tutte le sue domeniche a ricercare malattie del cazzo (è il caso di dirlo), consiglia di munirsi di ampie metrate di domopak con cui avvolgere le rispettive lingue prima delle operazioni e di armarsi di almeno quindici litri di lubrificante orale per evitare ustioni da sfregamento e uterine euforie.
Noi dal canto nostro possiamo solo sperare nell'ennesima leggenda metropolitana, alla stregua di quella che narra dell'esistenza di coccodrilli nelle fogne di Manhattan, di quella che millanta di presunte cecità post onanistiche e di quella riguardante l'immortale e vexata quaestio secondo cui dopo tre strofinate debba apparire il genio della lampada per esaudire i 3 desideri.

Tuesday, 22 February 2011

No, no e no!, continuava a frignare Rinaldo De Rocco, sindaco di Canale D'Agordo, sbattendo i piedi in terra. Perchè Eva Filipiak sì e io no?, proseguiva.
Non aveva tutti i torti, in effetti. A Wadowice, il villaggio di cui Eva è sindaco, ci vanno 2740 turisti al giorno, e a Canale tre o quattro all'anno.
L'Amministratore Delegato ascoltava torvo. Del resto l'Uomo di Wadovice aveva fatto tanto da Presidente della sua azienda, seppur stringendo amicizia con gente losca, nascondendo le malefatte di molti e isolando chi provava a richiamare i dipendenti alla moralità o a chiedere aiuto.
Invece quell'ometto di Canale? Aveva rischiato di mandare tutto a puttane, con le sue politiche etiche, con la sua voglia di tornare alle origini. Avrebbe potuto far perdere loro ogni privilegio, ma per fortuna era intervenuto quell'infarto a fermarlo, dopo pochi mesi di presidenza.
Gli occhi cattivi dell'A.D. si illuminarono di un bagliore sinistro: cosa c'era di meglio per infangare la memoria di un uomo che si vantava di essere retto che lucrare sulla sua memoria?
E poi i cinque sesti dell'investimento, oltre due milioni e mezzo, sarebbero arrivati dallo Stato, sempre prono alle esigenze dei potenti.
Ma sì, facciamolo, aveva detto alzando l'angolo della bocca, mostrando il suo solito ghigno beffardo. A lui non sarebbe dispiaciuto.

Monday, 21 February 2011


E pensare che stava andando tutto così bene.
Re Joffy Joffer e sua moglie Aoleon, indiscussi sovrani di Zamunda, avevano già organizzato tutto per le celebrazioni del matrimonio tra la loro figliastra Addolorata ed il dittatore Mu'ammar Ciro Antonio Gheddafi. E invece tra proteste e manifestazioni al buon Mu'ammar è toccato far saltare tutto, compresi i manifestanti. Questo inconveniente lo ha turbato così tanto da portarlo a minacciare l'Unione Europea di porre fine alla politica di cooperazione nella lotta contro l’immigrazione, di non procurare più prosperose minorenni per gli italici e premieristici bunga bunga e di riprendere il suo islamic conversion tour, che già mesi fa aveva toccato la nostra capitale registrando un sold out pari a quello di un concerto di Lady Gaga.
Ora pare che Mu'ammar Ciro Antonio non solo si sia rifugiato in Venezuela, ma abbia preso a lavorare anche per uno dei tanti Fast Food di Cleo McDowell, il quale, ancora dopo ventanni, continua a battersi contro la catena McDonald; in tutto questo si è invaghito così tanto della bella Mariacarmelogiovanna, contabile terziaria e donna di fatica nello stesso Fast Food, da volerla addirittura come (sedicesima) moglie.
Mu'ammar, non fare cazzate! Rigirare hamburger e broccolare portinaie che chiedono pochi spiccioli davanti alle porte dei cessi pubblici non è da te.
Torna da noi in Italia. Ti accoglieremo con 1000 procacissime hostess pronte alla conversione questa volta e crocifissi di zenzero da sgranocchiare durante i tuoi dibattiti.
Mu'ammar, torna nell'Italia tua.
Mu'ammar, nella stanza tua c'è ancora il letto come l'hai lasciato tu.

Sunday, 20 February 2011


"...Devi farne di strada bimbo
Se vuoi scoprire com'è fatto il mondo
con le tue scarpine Chicco® corri nel sole
giochi alla vita
che cresce
insieme a te.
E se la sera ti fa un po' paura
ritrovi un amico
che a casa
ti accompagnerà..."


Arrivederci fenomeno.

Saturday, 19 February 2011


La Chiesa, si sa, è in affanno.
I giovani se ne allontanano, non c'è appeal, appare un'istituzione obsoleta e retrograda.
È per questo che l'A.D. di Chiesa Cattolica, il vezzoso Joseph Ratzinger, proclamato a gran voce fashion icon e maitre à penser dalle gerararchie ecclesiastiche di ogni ordine e grado, ha deciso di prendere in mano la situazione.
Ricordando il grande successo presso le masse del pupazzo antropomorfo noto come Giovanni Paolo II, ha deciso di affrettarne la beatificazione ma soprattutto di riproporlo in ogni salsa, specie presso il pubblico giovanile, in modo da riscuotere nuovamente i meritati consensi.
Ecco quindi alcune delle strategie di marketing escogitate dal team pubblicitario di Chiesa Cattolica, consegnateci direttamente dal nostro chierichetto-ninja infiltrato in Vaticano.
  • Foto promozionali con la salma di Giovanni Paolo II in atteggiamenti gioviali: al tavolino del bar, mentre gioca a golf, seduto sulla tazza del cesso. Come in un qualsiasi Madame Tussauds, quindi, ma vuoi mettere la consistenza della cera con quella di una salma?
  • Riprese di una nuova trasmissione in tv, nella quale Ratzinger stesso e Wojtyla, quest'ultimo opportunamente animato da un team di esperti, commentano sarcasticamente gli eventi della giornata, al pari di due moderni Statler & Waldorf (ma più alla moda).
  • Affitto del cadavere nelle maggiori località sciistiche, per utilizzarlo come bob.
  • Lancio di una serie di bibite leggermente alcoliche ottenute mettendo in infusione le membra del defunto in rum invecchiato di 7 anni.
Attendendo quindi di vedervi tutti sorseggiare il vostro Wojtyla breezer, auguro il maggior successo possibile a questa straordinaria operazione.
À la prochaine,
E.

Friday, 18 February 2011


Siamo alle solite.
Tutte le volte che Claudio Maria Cipponi (anni 32 il prossimo luglio) contraddice suo fratello Sabrino (anni 29 appena compiuti) finisce per prenderle di santa ragione. Nella foto, inqualificabilmente scattata dal padre dei due Aliprando Menarca Cipponi, viene mostrato il momento esatto in cui Sabrino, dopo aver sfoderato il suo ben noto destro "La castagna degli Dei" per ribadire all'amato fratello che il Benigni sanremese lo ha allietato quasi quanto una lite tra sordomuti, chiede a gran voce alla madre la chiave inglese del 20 per poter meglio far entrare tal concetto in quella gran testa a pinolo del fratello Claudio Maria.

Ma tralasciamo queste fanciulline passioni per dedicarci tosto a Lo Stronzo della Settimana, titolo ormai ambito al pari di una corona di spine durante una crocifissione.
Al terzo posto, giusto per levarci il dente e non doverci più pensare, la mancata bond girl più contesa dalle fiction americane Elisabetta CaGnalis ed il suo inglese, di cui la fu velina dal sardo crine non perde occasione di far sfoggio al volgo tutto, cercando di rimarcare quanto più possibile tutte le consonanti dentali in modo da rendere il suo parlato fine ed exquisito oltre che a sottolineare a tutte le anatrone vicine e lontane che la rimirano dal tubo catodico il fatto, ormai sin troppo manifesto, che il bel George Glutei abbia scelto proprio lei come personale assaggiatrice di savoiardo.
Un meritatissimo secondo posto invece dobbiamo proprio assegnare alla coppia Cher-Aguilera, ma solo in rappresentanza dell'entourage intiero del cult movie Burlesque, l'ennesima sculettante copia forzata di un film anni 80 qualsiasi con la protagonista alle prese con il più merdoso dei lavori innalzata a gloria e nuova vita dal ballo. La cosa potrebbe anche passare indifferente come patetica scorreggia cinematografica qual essa è se non fosse che dopo mesi e mesi passati a farci triturare finemente in pastura i coglioni con questo mito del burlesque non se ne potesse davvero più. Il burlesque, un genere che fu ironico duecento anni fa, viene fatto risorgere oggi a calci tra il presuntuoso ed il sin troppo pacchiano, atteggiandosi a sexy anche con pitali antologici mentre noi perdiamo ore ed ore a cercare dove sia la differenza tra la Bella Epoque di un tempo e quei bei trans una sorpresa su cinque che stazionano sulla paulese.
Ma in cima, in un primo ambitissimo posto che miseramente tramuta in realtà il sogno di un podio interamente femminile, colei che, a torto o a ragione, viene ormai definita una delle mistress ladies di punta del nostro caro e mai banale carrozzone mediatico: Simona bonjour finesse Ventura. L'indomita madame du chantre televisiva, cultrice e divulgatrice storica della filosofia del pressapochismo (la ricordiamo per la sua intensa figure de merd con i Muse), proprio non ci sta a passare per l'ufficio di collocamento delle Papi Girls e, mentre la sua bella Isola viene sfanculata dal lunedì al mercoledì, col cipiglio di una moldava in una risaia dichiara: "Arcore è il dopolavoro dell'isola!"
A questo punto resta solo da chiedersi se il dopolavoro di Arcore sia quel lungo viale acciottolato che costeggia la tangenziale per Linate, dove solitamente delle spigliate donzelle impegnano le loro serate facendo lunghe passeggiate o sollazzando dei cuori solitari.
Alla prossima settimana!

Thursday, 17 February 2011

L'Egoista

tornano i corti dell'egoista
ecco a voi

"Space Oddity"

e qua il link per la versione più leggibile
(nel caso ci fosse bisogno, s'intende)
love 'n' rockets idiosincratici miei

Wednesday, 16 February 2011


Coi venti di kermesse sanremesi che soffiano potenti, parlare ulteriormente di quanto per l'ennesima volta facciano defecare sassi di plutonio le canzoni proposte, della discutibilità dei siparietti comici presentati e dei cachet catastrofici pagati coi soldi del contribuente medio - a sto giro gli applausi sono per le 250mila banane pagate (sembra) a Benigni, che l'ultima volta s'era accontentato solo di cantare una canzoncina (di merda) per la moglie - sarebbe una perdita ignobile del nostro già inutile tempo.
No, le nostre preoccupazioni al momento sono ben altre. Più potenti della Torah, più menagrami degli scritti di Nostradamus, più terribili del Necronomicon (scomunica a parte) continuano a terrorizzarci i testi di Alfonso Pregadio Marra. Che questo inutile ometto sia in realtà latore di inoppugnabili verità per il nostro misero mondo? Il dubbio ci assale e ci tormenta. Chiunque entri in contatto con tali testi viene condotto alla follia esattamente come i frati del monastero benedettino de Il nome della Rosa e arriva a recitare frasi prive di senso alcuno in quelli che solo ad occhi disattenti sembrano semplici booktrailer. Prima la mammellodontica duchessa Arcuri, poi Lele Culo Mora e ora tocca addirittura alla Rubentina avvertirci che, al pari di una novella Cassandra però più nuda, non riesce a trasmetterci le sue crude e poppute visioni di futuro intraviste tra le righe del Marra e dalla bocca le sfuggono, ahinoi, solo delle stronzate galattiche. Del resto persino quell'asina con la balbuzie della figlia del sommo vate stesso aveva provato ad avvertire il popolo della rete con un finto spot pubblicitario, in cui vaneggiava di una scoperta che cambierà profondamente il contesto umano.
E' quindi con la morte nel cuore (ed un prolasso genitale imminente) che ci chiediamo chi sarà il prossimo a cadere nella rete dell'Abate Napolebano Marra? Al momento, stando ai rumours che le nostre faine da notizia hanno annusato in giro per la rete, i più accreditati di questo patetico totomarra sono nell'ordine:


- Novello Novelli, il quale, interpellato dai nostri adepti, risponde all'eventualità di una richiesta con un laconico "So una sega io di chi l'è codesto Marra!"
- Walter Sobchak, ma le orecchie ancora ci fischiano per averci ribadito che non registrerebbe mai uno spot di sabato in quanto SHOMMER SHABBOS!!!
- Jimmy il Fenomeno, ma uno dei suoi ultimi video ci ha spezzato il cuore a tal punto che citeremmo Marra per efferata crudeltà nel caso fosse proprio lui la sua prima scelta
- Aristide Finocchielli, in arte Skeletor, che però sottolinea di dover prima conquistare Eternia;
- la Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare, che gaiamente già prepara una bottiglia di dom pérignon ed una scure con cui mozzare il dito mignolo con anello pastorale al primo alto prelato che le capita davanti. Il tutto partendo, ovviamente, da una distanza di 76 metri.

Tuesday, 15 February 2011



Do Re Fart Burp è ormai la fucina degli scoop.
Orde di individui mascherati continuano ad offrire alla nostra indaffaratissima redazione decine di opere, per lo più ahimé apocrife, ma a volte giungono ai nostri occhi e nelle nostre mani perle come quella che vedete qui in apertura.
I più scafati di voi avranno già capito che ci troviamo di fronte ad un documento di straordinaria importanza, che testimonia come il Piccolo Mugnaio Bianco, fino a qualche tempo fa celeberrimo testimonial di un'altrettanto famosa marca di merendine, fosse in realtà insensibile alle prosperose grazie di Clementina, ma continuasse a corteggiarla esclusivamente per ragioni di contratto; come si evince dall'immagine, infatti, l'oggetto dei suoi desideri era il pasciuto ma eterosessuale Toro Farcito, suo concorrente nella lotta per la conquista delle tavole dell'italica colazione dell'epoca, che però non ricambiava le sue attenzioni ed i suoi gusti.
Antiche pergamene narrano, perciò, come la bella Clementina sia stata rapita e stuprata a turno da un'orda di pellerossa ingrifati, mentre il rag. Frustoni Donatello, questo il vero nome del Mugnaio tapino, si sia consolato acciuffando col retto le erezioni a tempo perso dell'ing. Arruffati Manolo, noto ai più col nome di Golosastro.
Ovvio quindi come le tracce di merda che l'ottima merendina potrebbe contenere provengano in realtà dal retto martoriato del Frustoni.
È un duro lavoro rovinarvi l'infanzia, ma qualcuno deve pur farlo.
À la prochaine,
E.

Monday, 14 February 2011


Pensato per te, o fanatica donna in carriera.
                 Ideato per te, o pettinatissima fantesca.
                                      Creato per te, o sinuosa maliarda.

Se anche tu ti senti gelminianamente radical-chic, ma la puttanella che è in te scalpita furente alla pari di una cavallina storna per poter venire allo scoperto e destreggiarsi tra vetuste verghe politicanti, corri allora a comprare

          TALCO IDIOSINCRASIALTERATA

I suoi estratti di crigno e la nuova formula con più antrace conferiranno alla tua pelle la morbidezza di un travertino e l'insostenibile leggerezza dell'essere (troia ovviamente).
In comode confezioni da quattro chili.

Sunday, 13 February 2011

Ci siamo quasi. Un solo giorno ci separa dalla festa più attesa dagli innamorati di ogni nazione e di ogni età: San Valentino. Da qui, però, nasce anche l'annoso problema che tritura le gonadi e i cervelli degli amanti da almeno sei generazioni: cosa regalare al partner?
Non disperate cari amici, noi di IdiosincrasiAlterata siamo qui proprio per aiutarvi a sorprendere il vostro/la vostra compagno/a con 3 piccoli regali di sicuro impatto!


Se il vostro partner soffre di dissenteria violenta e passa più tempo attaccato alla tazza del water che tra le vostre gambe, non siate crudeli con lui: mostrategli la vostra comprensione regalandogli il kit per giocare a golf mentre, ululante, dona al cesso ottimi stronzi da chilo. Così quando lo sentirete esclamare dal bagno "buca in un colpo!" saprete che non sta parlando solo del suo culo.


Il vostro partner non va più in palestra e le sue gambe stanno diventando dei flaccidi ammassi di ciccia vibrante ad ogni passo? Regalargli un abbonamento per la palestra potrebbe sicuramente offenderlo, quindi perché non mandargli un velato messaggio facendogli vedere come Hilary Clinton si mantiene in forma? Così, quando la voglia di una bella noce da castorino in amore vi assale, il vostro innamorato saprà ampiamente accontentarvi.



Il vostro Partner è un baciapile rompipalle che vi riempie la case di madonne e crocifissi neanche fosse la chiesa di Santa Maria in Vado? Venitegli in contro con questo ottimo regalo che gli sollazzerà ogni primo pasto. Cosicché finalmente potrà esclamare: "questa si che è una colazione della madonna!"

Sperando di essere stati anche questa volta utili come a natale , torneremo con nuovi preziosi consigli alla prossima festività. E citando il buon E. : À la prochaine.




Saturday, 12 February 2011

L'Egoista

presenta

"Tempi moderni"


qua il link alla versione più leggibile

Buon weekend cari idiosincratici

love'n'rockets

Friday, 11 February 2011


Uff! Che fatica!
Non crediate che sia facile far mettere in posa i nostri gatti Lucrezzio e Maria Dolores alla mercè del meschino ma sempre cortese Matildo, qui improvvisatosi fotografo. Eppure, per venire incontro all'inutile diletto degli idiosincratici visitatori, a noi è bastato rintronarli di urla in pieno muso, sorprenderli con gavettoni di acqua gelata misto piscio e mettere su dei vinili di mazurke oltre la soglia dell'udibile per piegarli ai voleri nostri.
L'obiettivo sagace del buon Matildo congela nello splendido scatto striato di un neoromantico bianco e nero i due felinidi che, fintamente mansueti, si preparano ad eseguire un rito voodoo complicatissimo per il ringiovanimento di Shirley Temple, dei cui riccioli d'oro si sono invaghiti al punto tale da volerli usare per addobbare il loro grattatoio. Il rito di 12 ore e 13 minuti prevede che la bambola voodoo Ugo salti la cordicella in puro crine di ecumenico mentre i due famelici micetti, abbigliati con le tenute originali dei coniugi Ingalls de La Casa nella Prateria, recitano in sequenza e rigorosamente al contrario tutti i libri della Bibbia, i primi 7 capitoli del libro di Thoth e le ultime sedici ricette dello Chef Renatone private delle rispettive salse.

Ma tosto passiamo a scoprire chi, questa settimana, è riuscito a raggiungere la vetta de Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto, con largo plauso della commissione giudicante e infinite lagrime del micio Lucrezzio che ci aveva creduto, tutti i vari drogati di social network che, dopo aver abboccato alla bufala del barboncino ucciso per una tassa di 38 euro, non han perso tempo a tirare in piedi gruppi e gruppetti contro la cittadina tutta di Reconviller. Il primo cittadino in merito afferma sdegnato: "Qui a Reconviller i cani non li ammazziamo. Non è vero niente! E poi con un barboncino quanto ci si può mangiare? Meglio un bel filetto di terranova con delle patate novelle!"
In seconda posizione, al grido di Italia amore mio, l'ex principino più inutile della galassia, il provetto ballerino del sabato sera, la punta di diamante di un trio di cantautori che gli artificieri stanno ancora cercando per far brillare: Emanuele Filiberto. Il caro encefalitico Emanuele sarebbe amareggiato per non essere stato coinvolto nelle celebrazioni dei 150 anni dell'unità della terra dei cachi. Stia sereno principue che noi, al battesimo della prossima cucciolata del prolifico Lucrezzio, non ci dimenticheremo di lei.
Ed eccoci in cima, su su fino a scoprire due guglie rifatte (ma bene) appartenenti alla Contessina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare Sara Tommasi, a cui viene conferito magno cum gaudio l'ambito titulo settimanale per l'uragano di lerda (lerda lerda, mica merda) che l'ha investita in pieno ultimamente. Di fronte alle domande pressanti inerenti i presunti sms inviati alla presidenziale silviezza la popputa narnese avrebbe pigolato: "Non ho inviato io gli sms a Berlusconi, mi hanno rubato il cellulare!"
E noi ti crediamo Sara. L'unica domanda che ci fa stare svegli la notte è: con quale nome si memorizza il numero di un Presidente del Consiglio sulla rubrica di un cellulare?

Thursday, 10 February 2011

L'Egoista
presenta
L'EGOTEST
"Quanto sei PAZZO?"
rispondete in sincerità e franchezza
alle sue domande
e il test risponderà alla vostra



La risposta al dilemma è stata soddisfacente?
abbiamo diradato i vostri dubbi sulla vostra sanità mentale?
fatecelo sapere! terremo i risultati segretamente
e li useremo solo per ridacchiare alle vostre spalle!

Intanto ,come ormai da tradizione consolidata
eccovi il LINK alla versione in alterrima definizione.

Love'n'Rockets!

Wednesday, 9 February 2011


Quando al viril maschio semiattempato proprio non tira più l'argano a motore ecco pronto l'abecedario della scusa riproporsi puntuale e fantasioso. E' questo il caso addirittura di cronaca di un arzillo sessantenne milanese che avrebbe portato in tribunale la moglie ed il suo soriano a pelo medio e pipi lungo, facendo esplicita richiesta di allontanare dalla camera da letto proprio il di lei felino Ermete Trismegisto, reo, a suo dire, di ripetuto voyerismo nonchè di giudizi miagolati ironicamente e non proprio favorevoli rivolti alla sua persona durante l'amplesso.
In ambito di coppia i malumori sarebbero maturati nel corso di mesi di cileccaggio continuo del tapino, sino a sfociare nel dramma una bella sera di dicembre quando l'uomo, disturbato dalla petulanza felina e dal vitreo giudizio di quegli occhietti, si sarebbe sollevato con garbo ed eleganza dal giaciglio e inveendo contro il micio acrebbe urlato un secco ma sostenuto
"Basta! Ora mi hai rotto i coglioni brutto gattaccio di merda!"
Dopodichè, avventatosi nudo con bieco furore sul povero Ermete, lo avrebbe dapprima intontito con una scarica di schiaffi da chilo a mano aperta in pieno muso, per poi spedirlo privo di conoscenza direttamente in piazzale Loreto con un calcione ben amministrato nel suo armonioso deretano da animale domestico.
L'uomo, di fronte all'accusa del giudice di essere semplicemente una gran testa di cazzo a cui non gli si rizza più nemmeno con l'ausilio di un crick per cingolati, si giustificherebbe asserendo con documentazione fotografica al seguito che lo sguardo diabolico di quel micio, all'apparenza così coccoloso e docile, avrebbe in realtà poteri mistici tali da provocare nell'ordine: l'inibizione della sua maschia dotazione, l'inasprimento di dolori nervo-sciatici a pensionati in un raggio di 15 km, il liquefarsi del sangue di San Gennaro, la trasmigrazione di 15 anime a piacere da un cerchio all'altro degli Inferi e un'ordinazione di 4 capricciose, due calzoni e 8 bionde medie dalla pizzeria Pizze mica Cazzi di Bertuccelli Igor & figli. Nel suo piccolo però anche la moglie, una vecchia ciabatta gattara più fanatica del pelo grigio del suo Ermete che del maritale nerchione, si difende, mostrandosi irremovibile nella decisione di fare del micio un ospite fisso del talamo nuziale - insieme ad altri sedici braccianti senegalesi, ma questa è solo una postilla nel documento presentato in tribunale - e replicando stizzita alle accuse del marito con un secco:
"ma tu guarda se a questa età abbisogna fare figure di merda di tal fatta anche in tribunale!"

Tuesday, 8 February 2011


Gli artisti, si sa, sono pazzi.
Soltanto qualche giorno fa ci era saltata all'occhio il bizzarro pagamento preteso dal celeberrimo artista di strada Bansky dall'attore Sacha Baron Cohen per quest'opera: un baffo.
La notizia non ha fatto in tempo ad indignare chi, come Kate Moss, Angelina Jolie o Christina Aguilera, ha dovuto pagare profumatamente per opere analoghe dello stesso Artista, che un losco figuro incappucciato ha bussato alla nostra porta.
La proposta: un'opera sconosciuta, ritrovata da una spedizione di esploratori nani in missione suicida nella Foresta Nera: nientemeno che la rivisitazione de L'Autre Monde di Grandville, ad opera dello stesso autore, di Julius Evola, Naoki Tsuji, Marcellus Wallace e del pittore Matildo.
Il pagamento richiesto: un pelo pubico dell'ingegner M., il deus ex machina di Idiosincrasia Alterata: si narra infatti che i peli di M., dall'aspetto e dalla consistenza dei crini di Re Nero (il cavallo di Raul), abbiano una resistenza e una lunghezza tali da poter essere usati indistintamente come corde d'ancora, fili per il bucato, funi da rimorchio, cavi elettrici.
I nostri informatori ci hanno però rivelato l'intento del figuro: intessere un nuovo vello d'oro, opportunamente ribattezzato vello del cazzo, per un innovativo reality show atto alla ricerca di nuovi, telegenicissimi Argonauti.
Come potete vedere dall'immagine in apertura, non potevamo non accettare.
Il modo in cui abbiamo ottenuto il pelo, forse, sarà raccontato in altra sede.
À la prochaine,
E.

Monday, 7 February 2011


IPSE DIXIT

Abbiamo tutta l'intenzione di trattare i rom come persone
                                         ( Renata Polverini - 09/2010 )

Contro il freddo abbiamo introdotto l'uso di comodissimi ed innovativi bracieri
                                         ( Serenello da Frascati - 1200 DC )

Il patto era: "te la pruzzi com'è!"
                                         ( Mickey O'Neil lo zingaro - 2000 )

Sunday, 6 February 2011


USA. Introdotto in Texas un nuovo barbaro metodo per eseguire le esecuzioni dei condannati a morte, molto più crudele della sedia elettrica o dell'iniezione letale: 5 cucchiaini di Nutella, nessuna fetta di pane. A tal proposito Rick Perry, il governatore del Texas ha dichiarato: " Che mondo sarebbe senza Nutella? Un posto pieno di fottuti criminali." Come dargli torto?

Saturday, 5 February 2011


L'Egoista

presenta


Tanto cari quanto sospettosamente ipocriti saluti a tutti voi
idiosincratici lettori del blog

Idiosincrasia Alterata

vi presentiamo

gli archivi de "l'Egoista"

eccovi i link per tutti gli episodi pubblicati finora.
ad ogni post è stato aggiunto il link alla versione leggibile
(se ce ne fosse bisogno)

primo episodio (L'Egoista)
secondo episodio (Proper planning and preparation)
terzo episodio (Sketch!)
quarto episodio (Paura e Delirio in via Notari)
quinto episodio (Communication Breakdown)
sesto episodio (la ballata del codardo)
settimo episodio (mancano quattro giorni a Natale)
ottavo episodio (agrumi e buone pesche)
nono episodio (tempi moderni)
decimo episodio (so long 2010)
undicesimo episodio (every day the same dream)
dodicesimo episodio (Un corpo dolorante reclama ... !)
tredicesimo episodio (Meat Eating orchids ... )
quattordicesimo episodio (Two beers or not two beers)
quindicesimo episodio (internet is for porn pt1)
sedicesimo episodio (internet is for porn pt2)
diciassettesimo episodio (internet is for porn pt3)
diciottesimo episodio (test!quanto sei pazzo?)
diciannovesimo episodio (tempi moderni)
ventesimo episodio (space oddity)
ventiduesimo episodio (a selfish saturday night fever pt1)
ventitreesimo episodio (a selfish saturday night fever pt2)
ventiquattresimo episodio (a selfish saturday night fever pt3)
venticinquesimo episodio (a selfish saturday night fever pt4)
ventiseiesimo episodio (Sketch! e tre)
ventisettesimo episodio (Big in Japan pt1)
ventottesimo episodio (Big in Japan pt2)
ventinovesimo episodio (Big in Japan pt3)
trentesimo episodio (Big in Japan pt4)
trentunesimo episodio (Big in Japan pt5)
trentatreesimo episodio (Il mio motorino! ... !ep.1)
trentaquattresimo episodio(Il mio motorino! ... !ep.2)
trentacinquesimo episodio(il mio motorino! ...!ep.3)
trentaseiesimo episodio(il mio motorino! ...!ep.4)
trentasettesimo episodio(il mio motorino! ...!ep.5)
trentottesimo episodio(il mio motorino! ...!ep.6)
trentanovesimo episodio(il mio motorino ...!ep.7)
quarantesimo episodio(il mio motorini ...!ep.8)
quarantasettesimo episodio(a tu per tu con tu)
quarantottesimo episodio(hai fatto una cosa grave)

Non esiste un momento migliore per far conoscere
,se già non lo avete fatto, Idiosincrasia Alterata e l'Egoista
a amici e parenti (se ne avete)

LOVE'N'ROCKETS!

Friday, 4 February 2011


Chi meglio di Bertoldino Pelabarbigli dei Bananai poteva rappresentare a dovere lo stronzo della settimana? Nessuno, appunto.
Il buon Bertoldino, principe di Colleferro e insigne maestro nell'arte di dipingere O giottiane col culo, è qui immortalato insieme alla contessina Nara Stabocchi di Villafranca, figlia del celebre stagnaro Ughetto di Cervia, in occasione della settima sagra del Cocomero in quel del Borgo della Limonaia. Il titolo di stronzo gli venne bonariamente assegnato in quella mondana occasione dalla stessa contessina dopo che il buon Bertoldino, mangiate ventidue fette di cocomero rancido, si prese la briga (e di certo il gusto) di rigozzare sul di lei abitino polpa e semini in un unico violentissimo rigurgito, dando al vestito della giovine Nara quel pregevole rosso cardinale che i posteri possono ora ammirare nello scatto arguto e nel contempo malandrino del fotografo Teresio.

Ma immantinente passiamo a scoprire il podio della settimana.
Al terzo posto l'immarcescibile Darth Sidious Ratzinger, in questa dimensione noto come Papa Benedetto XVI, che ben 41 anni fa avrebbe avuto da ridire in merito al celibato dei preti. All'epoca il giovane virgulto dalla cerulea chioma mise in discussione, insieme ad altri otto giuovani teologi, a Novello Novelli e a ben tre membri dei SuperAmici (Batman, Acquaman e quel tegame di Wonder Woman), l'obbligo del celibato per i sacerdoti cattolici. Ora che non gli tira più e che può godere della compagnia di un florilegio di chierichetti adoranti, arriva pacata una risposta papale trasudante imbarazzo e santità.
Nel mezzo, in un secondo posto che non vale un cazzo, uno dei volti più inutili della storia del tubo catodico: Antonella Elia. Dopo aver esordito come anatra danzante mille anni fa e scopertasi addirittura critico musicale nella pomeridiana striscia tagliata male di X-Factor (memorabili i suoi vaneggiamenti sul panorama musicale), la bionda e tignosa Antonella è finalmente approdata alla Corrida come valletta sui generis all'alba dei suoi settantadue anni e in una recente intervista ha dichiarato di non fare l'amore da settembre, sottolineando inoltre che "il sesso è un connubio di anime, un valore aggiunto". Detto questo si è scrostata il perizoma dalle chiappe con un abile movimento peristaltico e, ruttando i due litri di gingerino recoaro trangugiati al primo cameraman, ha invitato gli altri tre tecnici a mostrarle circonferenza, peso e consistenza del loro di valore aggiunto.
In cima al podio, con i suoi 73 chili di elegante avvenentia e tutto il suo amore per i ben noti carnosi cannoli di ricotta del sudamerica, l'indimenticato Piero Marrazzo. Il buon Pedro pedro pedro pedro pe' (praticamente il meglio di Santa Fé) sarebbe stato pizzicato nuovamente con un viado portatore sano di tronco d'agave da tequila e, nel vano tentativo di non essere riconosciuto dai carabinieri che avevano fermato la sua auto, avrebbe addirittura sfoderato in un perfetto accento calabrese l'antico adagio "Chiu scuru da menzanotti non poti veniri" (La sfortuna non puo' essere piu' crudele di questa, ndt). I carabinieri, ipnotizzati dal monito al pari di enormi robot di fronte al Klaatu Barada Nikto, ma consapevoli di poter sputtanare la notizia ai quattro venti in tempo zero, hanno canticchiato in coro il ritornello di In the Navy dei Village People, ammiccando all'ormai furioso Marrazzo e tirandogli a turno pomodori pachino al culmine della maturazione sul parabrezza.
Alla prossima settimana!

Thursday, 3 February 2011

preparatevi per lo sconvolgente
ultimo episodio della trilogia
meno conosciuta del mondo!

torna
L'Egoista
in
"Internet is for Porn!"

(terza parte)


Giusto per scruopolo
per i nuovi arrivati
e per i pigri

ecco i link ai due episodi precedenti

qui il primo
qua il secondo

Love'n'Rockets

NOVITA'!
Questa striscia, oltre a essere mal disegnata e mal scritta
ha un gravissimo difetto! A volte non si legge proprio niente!
Ma finalmente, quest'ultimo problema è stato finalmente risolto

ecco il link a questo episodio in un formato finalmente leggibile
e per non perdere lo spirito di questo post

qua il link al secondo episodio di questa trilogia nel nuovo formato
e qua quello al primo!

Enjoy!

Wednesday, 2 February 2011

DeconstЯuction of the MemoЯies # 5


Tra le tante abiezioni televisive che tutto uno stuolo di brillanti sceneggiatori dello stivale è riuscito a tirare in piedi nel corso degli anni l'avvento del digitale terrestre, con una miriade inutile di nuovi canali, sta riportando a forza nei palinsesti tutta una serie di telefilm che, anzichè cadere in quel caro e vecchio dimenticatoio dove anche i più valorosi ed eccellenti caroselli sono stati segregati, vengono riproposti di volta in volta in orari improbabili, facendo così sognare gaie quarantenni in boccio e mortificando nel contempo lo spettatore senziente medio alla disperata ricerca di qualcosa con cui accompagnare la serale peperonata. Ed è proprio nella visione di siffatti pregevoli capolavori che risulta normale porsi domande su sfolgoranti carriere stroncate sul nascere di pseudo nani camuffati da infanti boccolosi, di pederasti in erba e di sfavillanti passeggiatrici. E' proprio il caso del serial Il parrucchiere Alfio (alla cui visione il nostro affezionatissimo Fiorindo resta ipnotizzato), conosciuto però ai più sotto il titolo di Love Me Licia per via di un disguido logistico che fece finire tra i primi 134 minuti dell'episodio pilota i 13 minuti del porno amatoriale girato dallo stesso Alfio con la sua vicina di casa Bocconotti Licia; a nulla valse l'impegno dei solerti sceneggiatori nel cambiare il nome di Alfio con un più nordico e ariano Mirko per sviare l'attenzione, tant'è che la stessa signorina Bocconotti sbugiardò l'inutile protagonista addirittura su Bim Bum Bam e nei salotti bene del Playboy Late Night Show.
Tuttavia, tra reunion patetiche di alveari di capelli non più laccati e programmi inneggianti le meravigliose mediocrità degli Eightes che furono, ci tocca anche ringraziare un nostro avventore abituale, di cui non citeremo nè la gens d'appartenenza nè il codice fiscale per non umiliarlo, per aver reso la nostra giornata meno tediosa agevolandoci un mausoleo di memoria telematica eretto in favore del piccolo comprimario fratello gango del chioma striata nonché portatore sano di peli pubici oltremodo ossigenati e impiantati al posto dei capelli (un'ulteriore arguzia nella magistrale definizione dei personaggi della serie).
Per gustarvi questo refugium meraviglioso, questo sicuro porto di infelici anime naufraghe della rete e simposio della mediocrità boccolosa abbiate cuore di cliccare qui.

Tuesday, 1 February 2011


Non mi toccare dietro l'orecchio!, ha esclamato Muller, lo sai che non lo sopporto!
Eppure il simpatico Arjen Robben, prestidigitatore in erba, voleva solo sare una svolta alla sua carriera, in vista del ritiro, e far spuntare un nichelino sorprendendo il malmostoso compagno di squadra.
Un fraintendimento che poteva finire in tragedia, ma che ha avuto fortunatamente le stesse conseguenze dell'esplosione di un petardo nel centro di Kabul.
Del resto è difficile districarsi tra i gossip di questi giorni, e se i fatti di casa Corona-Rodriguez sono talmente sotto gli occhi di tutti da sbadigliare annoiato al solo pensiero di scriverne, è bello vedere che c'è chi non perde il vizietto, mandando in estasi i giornalisti che per un nanosecondo possono deviare dall'argomento del mese (e no, non lo linkerò. Basta).
Vorrà dire che, in mancanza di migliori e più succose notizie, ci toccherà trafugar cadaveri per inventarle noi (no, signora Zuccoli, è una battuta, non mandi truppe armate ad assediare la mia casa, per cortesia).
À la prochaine,
E.