Thursday, 31 March 2011
Wednesday, 30 March 2011
Quando guidare un autobus di linea diventa una missione,
quando stirare micini per le strade del centro è una passione,
quando le nenie arabe ad alto volume sono fastidiose come lo stiramento di un coglione...
Ѐ in quel momento che arriva ARTURO.
Tuesday, 29 March 2011
Monday, 28 March 2011
Per iniziare la settimana con stile,
per chi ama Pennac ma di più i culi,
per godere del mondo che va in pezzi.
Per tutto questo c'è l'Idiosincratico.
In prima pagina: come trasformare tediose assemblee universitarie e condominiali in fantastici e mai banali bunga bunga; il tutto con 53 euro, due fanciulle vogliose di fare il bucato, dosi massicce di Rohypnol ed un nano acrobata vestito da premier. Il metodo svelato finalmente dalle due iene mancate Cris & Cris, all'anagrafe Crocefissa Bocconotti e Crocefissa Smandruppi di anni 36 e una 'nticchia, qui ritratte mentre folleggiano in guisa di belle lavanderine (nella realtà incarnano alla perfezione lo stereotipo sanitario per l'evacuazione dei rifiuti corporei post prandiali) tra mutandoni lerci di frenate, pedalini da brodo e ciclopiche verghe.
E ancora l'intervista esclusiva ad Arturo Chiappetta, ex ferrotranviere noto per i modi cortesi e per la fantasia degli epiteti con cui accoglieva sul proprio autobus i passeggeri extracomunitari sprovvisti di regolare titulo di viaggio e ora leader indiscusso della setta di Nuclearology, nuova religione nata all'indomani degli accadimenti giapponesi.
I cultori ed adoratori della bomba al cobalto sono avvisati.
In più, dulcis in fundo, le imperdibili 12 pagine (con poster da staccare ed immagini da colorare) dedicate al mirabolante Festival della Fava conclusosi proprio in questi giorni al polo fieristico di Rho, nel milanese. Il nostro inviato Baudaffi Pasquale ci illustra, in una sapiente galleria fotografica da conservare, i principali finalisti, con i loro marrakesh express lunghi, corti, quadrati, a punta, a falce, a martello (tipo Berlinguer, citando lo stesso Baudaffi), persino a tenaglia e ad imbuto.
Non c'è tempo da perdere allora!
L'Idiosincratico vi attende sugli scaffali delle migliori salumerie e dal vostro endocrinologo di fiducia.
Check it out!
Sunday, 27 March 2011
Ben tornati piccoli amici idiosincratici appassionati di cul-inaria. Oggi, il vostro amato chef, vi propone un piatto tipico delle zone della Val Bembrana, dove, da generazioni, le anziane di merda del luogo si tramandano di madre in figlia i segreti di questa pietanza: le Cozze Tarantine al Gratin.
Innanzitutto, dovete procurarvi delle cozze appena pescate da Cicc’u Gnuro, un energumeno di 136Kg dalla carnagione e la fava simile a quella di un vatusso, che vive e si riproduce sul lungo mare di Taranto. Se la cosa vi risulta comprensibilmente difficoltosa, potrete fare quanto segue: procuratevi delle cozze dalla Coop più vicina, che sicuramente faranno schifo al cazzo perché pescate in quelle zone inutili e ignoranti tipo Comacchio, dopo di che immergetele in acque fatte arrivare appositamente dal Giappone. Quando le cozze, grazie alle radiazioni, avranno raggiunto le dimensioni di una nerchia di bue e avranno iniziato ad essere anche senzienti, schiaffeggiatele con potenza per tramortirle e riempitele di bitume: ora si che sapranno di Taranto! Fatto questo iniziate a preparare il gratin: vi occorrono del pane raffermo, del prezzemolo, dell’aglio e una bella corda d’ancora di merda del piccolo Lucio, a cui, si sa, piace l’alimentazione sana. Una volta ottenuti gli ingredienti, frullate il tutto e otterrete una specie di polvere giallognola e secca, simile alle cispe di una mucca: ecco il vostro gratin! Ora adagiate le cozze ancora vive, ma tramortite, in una teglia affogandole di gratin fin quando non chiedono pietà e andate a cuocere il tutto nell’altoforno dell’acciaieria a voi più vicina. Quando le polvere sottili emesse nell’aria a causa vostra saranno intollerabili, il vostro piatto sarà pronto per essere gustato!
Buon Appetito!
Vino consigliato: Chateau Lafite Rothschild Pauillac del 1996.
Saturday, 26 March 2011
Friday, 25 March 2011
Certe cose non andrebbero mai toccate.
Lo diceva sempre la cugina Rosamunda risistemandomi la curvatura della mascella a suon di sberle quando, adolescenzialmente curioso, mi spingevo a toccare quelle escrescenze pettorali che un domani avrei conosciuto come seni. Lo stesso discorso vale per quella beata combriccola attoriale che, azzardandosi nella presuntuosa impresa di ripercorrere le monicelliane atmosfere di Amici Miei, ha scavalcato le graduatorie con balzi felini suscitando non solo la nostra grande sorpresa nel guadagnare a buon diritto l'ambito titolo di Stronzo del Mese, ma accaparrandosi nondimeno l'ira funesta delle mitologiche Furie. Le benevoli Megera, Tisifone e Aletto (all'anagrafe sorelle Pomponazzi, rispettivamente di anni eterni 25, 42 e 66) sono qui catturate dall'obiettivo scaltro del fotografo Matildo nel momento antecedente la prima della dubbia commediola Amici Miei - Come tutto Ebbe Inizio, prima che i primi venti minuti di proiezione rendano giustizia ai loro epiteti più violenti causando tutta una serie di indicibili disgrazie.
L'opera, che vorrebbe camuffarsi da prequel (come tanto di moda va oggigiorno per distrarre l'italiano medio come farebbe una finta guerra in Libia), altro non fa che ammiccare malamente ai fasti che furono, ripercorrendo deja vu infiniti traslati in un improbabile medioevo dove i cinque pseudo comici (Massimo Ghini comico? no, dico, scherziamo?) scelgono come punto di ritrovo una gabbia di leoni, disquisendo sul fatto che i felini possano essere andati o meno di corpo, si lanciano in gag ritrite (sì, se non altro c'è anche uno spiacevole nano) e si atteggiano a gagà ai tempi di Lorenzo il Magnifico e di Savonarola dove l'unica nota positiva è che Monicelli è comunque morto.
A quel Neri Parenti, dal tocco letale alla macchina da presa, lamentoso del tam tam, non quello di Monicelli che batte sul coperchio della sua bara ma quello su internet degli integralisti della supercazzola, che minacciavano il boicottaggio della pellicola, possiamo solo rispondere: Neri, t'è andata anche bene.
Paolo Hendel, fiorentino nell'inguine, in un'intervista dichiarava addirittura che “Anche i primi Amici miei – (sottinteso: come noi) – non erano capolavori, ma facevano ridere”
Resta solo da sperare che le sorelle Pomponazzi facciano il loro dovere.
Wednesday, 23 March 2011
Da giorni il dio dei palinsesti pubblicitari, il monarca dei consigli per gli acquisti, il menarca dei prolassi genitali ha deciso di inserire nella propria programmazione anche lo spot in cui un singolare nessuno, rigirandosi nel letto accanto alla qualunque moglie, si interroga sul perchè lei se la dorma di gusto quando lui dovrebbe quadrarle il cerchio in almeno sedici posizioni differenti.
Il buffo nessuno nella quiete del talamo inanella una dietro l'altra scuse faziose e semiplausibili sul perchè il suo pipi sia oltremodo dormiente. Le improbabili motivazioni oltre alla stanchezza sarebbero:
- il cane che lo indispettisce con lo sguardo, quando in altri tempi avrebbe potuto resistere anche ad una sua umida musata nel nudo sedere mentre possedeva la giovenca a la missionnaire;
- il lauto banchetto serale, quando un tempo fagocitava una progenie di cervi in umido alla volta solo d'accompagnamento al negroni d'aperitivo;
- la tensione d'uno spaventevole film, quando in altri tempi avrebbe visionato film splatter solo per trarne ispirazioni culinarie.
Il nessuno s'interroga spaurito fino a che, proprio nel momento in cui ha deciso con quale oggetto contundente porre fine al fastidioso white noise che la sua dolce metà causa russando come una cucciolata di carlini raffreddati, arriva all'amara conclusione che forse, sotto sotto (nel senso del kazoo), qualcosa non va.
La pubblicità antegresso è servita signori. E' la campagna BastaScuse, valido incentivo per l'uomo moderno a capire il perchè del suo rifugiarsi nell'uso di pillole (di cui Milano sembra essere la capitale) per ritrovare le pantagrueliche erezioni d'un tempo.
E anche per noi questo problema è spinoso e preoccupante, tanto che ci sentiamo di consigliare come valido rimedio naturale il sempre valido sciroppino Mioduro della idiosincrasialterata farmaceutica. Una potente mistura di erbe aromatiche, estratto di crigno e trito di corpi cavernosi di gallo che risveglierà i più sopiti appetiti, come lo sguardo lubrico di Gioacchino Ribaltoni e la malcelata euforia uterina di sua moglie Ruanda, ritratti nel lancio pubblicitario del prodotto, sembrano dimostrare ampiamente.
Tuesday, 22 March 2011
Monday, 21 March 2011
Tripoli, distrutto palazzo vicino al bunker di Gheddafi.
Domani sarà la volta della cuccia del cane Ugo.
Sempre più contrastanti le notizie sulla situazione libica.
Mentre per il capo dello stato l'Italia non sarebbe in guerra, il capo del governo consegna le chiavi delle principali basi aeree italiane, affinchè siano usate come comode alcove prebombardamento.
L'Italia ha tradito, pigola un Gheddafi in carenza di imodium e sciopero delle tonache nel dramma in 3 atti in scena in questi giorni. E come dar torto al paladino della conversione islamica? Solo ieri lo accoglievamo con mille salamelecchi e hostess da convertire!
Beh, caro Mu'ammar Ciro Gualtiero, cosa ti aspettavi? Siamo l'Italia por Bacchus! Da che mondo è mondo non abbiamo mai brillato nel genio militare e nelle scelte di campo. Forse perchè, rubando le parole di Libero Bovio, chist è 'o paese d' 'o sole o forse perchè, più semplicemente con i Molotov, arrancar el problema de raiz y cambiar al gobierno de nuestro pais.
Tuttavia la sostanza non cambia:
sarà bene preparare i sederi per i prossimi Tomahawk.
Sunday, 20 March 2011
Cari amici di IdiosincrasiAlterata, come sapete la Pasqua si avvicina e la Quaresima impone una cucina più morigerata e leggera per venire incontro alle necessità di tutti i fedeli. Ed è con questo presupposto che presentiamo la ricetta di oggi, prendendo ispirazione dall’unica pietanza che sfamò il Cristo durante i quaranta giorni di digiuno nel deserto e che si narra fosse stata ideata da Re Salomone in persona durante una giornata particolarmente afosa: la Piadina con la Merda®.
Innanzitutto, trattandosi di un piatto altamente religioso, fate benedire la vostra cucina da un alto ecclesiastico, o se proprio non riuscite a trovarlo, almeno dalla pia Suor Domenico il Ganzo. Quando anche i mestoli saranno in odore di santità, inizerete la preparazione del tutto.
In un’acquasantiera mescolate della farina di manna, che avrete precedentemente fatto piovere dal cielo imprecando fortissimo contro l’altissimo, con del bicarbonato e del latte materno di donna giammai incinta, quindi sicuramente abbondante di cisti isteriche su tutto il corpo. Quando il tutto sarà vischioso e umidiccio al tatto, aggiungete anche dello strutto, lavorato da un maiale viscido e ributtante, cosicchè la sua morte sia per tutti un sollievo ( Non si vorrà mica maltrattare una povera bestia senza motivo, per dio!). Fatto questo, fate riposare per una notte di luna piena il preparato ottenuto, coprendolo con varie sindoni per tenerlo caldo. Il giorno dopo stendete la sbobba con un mattarello, col quale avrete precedentemente percosso il vostro figlio più disubbidiente, e, prima che il gallo canti tre volte, cuocetela al sole del deserto a voi più vicino (in mancanza di deserto, anche sul cruscotto della vostra automobile). Una volta cotta otterrete una morbida Piada che andrete a riempire con dell’ottima Merda® di Bue con la diarrea, ma se preferita, come d’altronde fece il Cristo, anche con la vostra. Buon Appetito e alla prossima ricetta da leccarsi i baffi!
Saturday, 19 March 2011
Friday, 18 March 2011
Ci suscita una deprecabile tenerezza la visione di Leonardo, all'anagrafe Gualtiero Invernizzi di anni 52, che accetta in dono la piccola Nara dai coniugi Stabocchi come pegno di eterna gratitudine e riverenza per aver sgominato Shredder e la banda dei sederini urlanti dal loro giardino. La piccola verrà prontamente consegnata da Leonardo a Gennariello, suo pizzaiuolo di fiducia, per la preparazione della rinomata pizza fumè all'infante, di cui, è notorio, le tartarughe ninja sono ghiottissime.
Ma rimane doveroso passare ad analizzare le prime posizioni della nostra classifica de Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto, come monito per la corretta ridistribuzione dell'importanza delle problematiche, secondo cui un manovale che non riesce a sfamare la famiglia e che si tira giù da un ponte dopo averla trucidata non fa più notizia, la formosa Mariah Carey, che, quando non è impegnata a giocare al giuoco della pelota basca con le sue mammelle, si preoccupa così tanto dei suoi 4 jack russel da portarli addirittura da uno psicologo.
Al secondo posto, unicamente per tenere vivo l'orgoglio italico e la spiccata solidarietà che ci accomuna tutti, l'immarcescibile Alitalia. La cara compagnia di bandiera, per venire incontro alle paure dei poveri cristi rimasti inchiodati in quel di Tokyo, ha pensato bene di chiedere SOLO 10.000 (diecimila) euro per un biglietto di ritorno nella madre patria. Ora, volendo esagerare pensando al costo base di un biglietto stabile sui 1.000 euro e aggiungendoci 6000 euro per il bungabunga in volo, 1500 per l'esibizione di Apicella con I Cavalieri Del Re, chiamati appositamente per allietare i passeggeri, 350 per il filetto alla Pauline Remì, 850 per la bottiglia di Ambrosia direttamente dalle regali cantine di Luigi XVIII e 200 di mancia al cameriere in volo, quello che proprio non riusciamo a capire è: a cosa vi servono i restanti 100 euro???
Basterebbero queste due postazioni a chiudere la settimana. Eppure non potevamo proprio esimerci dal citare la spina nel fianco cinematografica che sarà l'assillo dei posteri e che dal fianco si infilerà diretta nel retto del vostro passato senza passare dal Via.
Il primo posto va quindi magno cum gaudio a Kevin Munroe, osannato regista del recentissimo "Dylan Dog - il film". Tralasciando le critiche sulle variazioni tra film e fumetto inerenti mere questioni di diritti d'immagine (per il maggiolone bianco pigliatevela con la Disney ed Herbie maggiolone tutto matto e per Groucho coi suoi pronipoti), possiamo solo stendere un velo pietoso, insieme ad un peto vieloso, sulla sceneggiatura, avvincente come una storia di Nonna Papera con Ciccio alle prese con un'orda di melanzane senzienti, e sulla regia, affidata ad un uomo il cui unico trascorso al momento risiede in un lungometraggio animato delle tartarughe ninja (con il dovuto rispetto per il sopracitato Leonardo) e che, oltretutto, altri non è se non il figlio segreto di Nino Frassica.
A Kevin Munroe Frassica, ma soprattutto a chi ha venduto i diritti cinematografici di Dylan Dog permettendo la realizzazione di questa ridicola puntata di Buffy per teenagers, la nostra gratitudine insieme ad un bacino della piccola Nara.
Alla prossima settimana!
Wednesday, 16 March 2011
Mentre il mondo piange lagrime di latte di mandorle, i misteri italiciui s'infittiscono.
Sembra che la sacra tris di Mandrakiana memoria costituita da King Fede, Soldatina Minetti e D'Artagnan Culo Mora sia capitanata dal temibile Aristide Bofonchielli, noto trans figlio di primo letto della defunta premieristica genitrice, già conosciuto alle forze dell'ordine dalla primavera del '45, quando lo scoppio di una granata a frammentazione in pieno ano e la carnosa equinità di un soldato americano strappato dalle piantagioni di cotone della fattoria Verri gli fecero scoprire nuovi orizzonti. Da allora ha cambiato molteplici nomi. Pasqualina mani d'oro, Rachele la Bombolonaia, Fiammata Scrondale, fino ad arrivare a quello con cui ultimamente è balzato agli onori della cronaca: Angela Favolosa Cubista. Pare che Angela, come ormai ha diletto nel farsi chiamare, millanti passioni danzerine e conduca campagne contro la droga di fronte alle telecamere, per poi inalare lexotan e urodie in polvere, spingendo giuovani donzelle, ammaliate dai suoi modi cortesi e dal suo odore caratteristico di nonna in pensione che prepara tegamate infinite di lasagne, in giri di prostituzione arcorini, educandole alle torbide pratiche del Suflone della lavandaia bavarese e del Capitombolo clitorideo carpiato.
Qui di seguito uno dei mugshot che siamo riusciti a reperire dagli archivi di Wikileaks al costo di un chilo di pere abate e tre morsi di cucciolone. La foto, scattata dall'appuntato Pagliarulo appena sei anni fa, ritrae il Bofonchielli pizzicato a Houston in stato di seria alterazione, dopo aver ingurgitato trenta prugne Sunsuit e mezzo chilo di stracchino rancido per sfoltire un fastidioso ingorgo posteriore.
Tuesday, 15 March 2011
Monday, 14 March 2011
Tempi bui come i nostri richiedono decisioni drastiche e pugno di ferro con guanto di velluto.
Se anche l'oroscopo più canzonatorio non è in grado di farvi fare spallucce ed il vostro canarino è stufo di vedervi ciondolare da un Men's Health ad un Donna Moderna senza soluzione di continuità alcuna passante almeno per un numero di Penthouse o di TeleTutto, allora l'Idiosincratico è la risposta alle domande che non vi siete neanche posti.
In copertina di questo frizzante primo numero Nilla Pizzi cinge a sè il suo nano da compagnia Genoveffo, all'ombra di possibili catastrofi nucleari giapponesi, e si confessa all'interno del magazine in un'intervista esclusiva pre morte dal titolo "Come imparai a ringraziare per i fiori, ma soprattutto per i randelli nodosi."
E ancora: il segreto per dei baffi perfetti alla Gheddafi, tutte le domande a cui il Premier non ha risposto ma a cui ha risposto inutilmente Gianbattista Baronchelli e cinque semplici regole per avere addominali perfetti mangiando soltanto bucce di cocomero e lupini di Sorrento. In più, in allegato, un 78 giri con la versione benaugurante di Big In Japan cantata proprio dalla redimorta Nilla, da usare per scacciare alieni verdognoli dalle enormi teste o come frisbee al mare con gli amici!
Cosa aspettate allora?
L'Idiosincratico vi attende sugli scaffali dei migliori pornoshop e dal vostro podologo di fiducia.
Check it out!
Sunday, 13 March 2011
Saturday, 12 March 2011
Friday, 11 March 2011
Senza girarci troppo intorno è questa l'espressione attonita e nello stesso tempo contrita della Professoressa Palmira Ceciotti in Robustelli dopo aver appreso che Leone di Lernia ha inqualificabilmente pubblicato ben 37 lp. Tale poi è stato il malumore nel constatare che l'album Giubileone ha guadagnato il primato di album dell'anno in Giappone che ha deciso di esprimere tutto il suo dissenso emettendo un NO secco con il suo celeberrimo iato intestinale, causa purtroppo dell'incredibile sisma di questa notte.
Dopodiché ha deciso di buona lena di barattare le sue tre preziosissime riproduzioni in scala 1:32,16 di Cicciolina con quarantacinque litri di guttalax mischiati a epinefrina da far ingerire allo spregiudicato cantante con l'inganno a mo' di giudaica punizione.
Passiamo dunque biginjapanicamente al terzetto che questa settimana ha conquistato le prime posizioni della classifica più seguita del momento.
Meritatissima medaglia di bronzo, che tanta maravigliosa assonanza ha proprio con la parola stronzo, al ventitreenne fiorentino che, terminati i sei etti di crudo di parma comprati alla salumeria da Ezio, ha pensato bene di uccidere il proprio cane e prosciuttizzarne le zampe posteriori. Ovviamente il tutto è stato scoperto in virtù del suo essersene vantato sul social network, modificando, pare, il suo stato in "quanto sarà buono il coriandolo con le membra de' canidi?".
Argento per il vegliardo Woody Allen, il quale dopo gli ultimi tonfi al botteghino, ha deciso di girare il suo prossimo film nell'italica capitale. I maligni vociferano che la location sia fortemente voluta per via delle sue note difficoltà a finanziare i suoi film in patria e già alcuni avanzano possibili ipotesi sull'eventuale titolo, che potrebbe essere un innovativo Vacanze Romane.
Ma la sorpresa che vale l'ORO ai nostri occhi rimane colei che, riuscendo a scalzare il podio al beota coi settantacinquemila tatuaggi di Julia Roberts, s'è guadagnata il primo posto con un vero e proprio colpo di coda mediatico, che rappresenta quasi una novità per i nostri palinsesti televisivi: mostrare tette e culi per alzare lo share. Questo genio dall'indiscutibile intelletto e coi seni gonfiati al due, questa mirabile amante del dito puntato alla telecamera e del bel vivere risponde al nome di Simona Muse Ventura.
La tapinastra sta vedendo la sua Isola rimbalzare miseramente da un giorno ad un altro, complice programmi più interessanti (?) o più semplicemente, citando uno dei più famosi assunti di Sartre sciorinato in una birreria romana nel '72 ( "ma chi ve se 'ncula?", nda ), il fatto che non se la caghi nessuno e pertanto mette in piedi giochini degni di una puntata di Giochi Senza Frontiere (però porno) come il far riconoscere le concorrenti da una tastata di tetta a mano piena. Questa è alta televisione.
Alla Simona, in virtù del suo svilire in un solo colpo l'humana intelligentia e le gonadi di tutta la popolazione maschile che ancora ha il coraggio di usare il tubo catodico in questo lerdoso paese, va in premio un litro buono del beverone preparato per Leone di Lernia e che speriamo sia la stessa Ceciotti a farle assumere per via rettale.
Alla prossima settimana!
Thursday, 10 March 2011
Wednesday, 9 March 2011
Dopo aver appreso la notizia i tre moschettieri si sono espressi in maniera lapidaria e concisa ai microfoni del nostro inviato Concezio con sibilline dichiarazioni:
"Dov'è la mia sciarpa di cashmere?"
"Ho colpito un segreto punto di pressione alla base del tuo solco balano prepuziale, tra diciotto minuti e un giro di valzer nasceranno i carciofi a Mimongo!"
"OOOORIUUUKEEEEN!!!"
Tuesday, 8 March 2011
Quante volte l'avrò già scritto? L'A.D. è tutto impegnato a cercare di salvare la sua azienda in piena crisi.
Dato che le vecchiette che gli lasciano ereditare tutti i loro averi cominciano a scarseggiare, quindi, è bene correre ai ripari.
Come riportato dalla maggiore testata giornalistica italiana, infatti, il Capo apparirà per la prima volta in TV, apparentemente solo per rispondere a tre domande scelte insindacabilmente dagli autori dell'imparzialissima trasmissione A Sua Immagine tra quelle inviate da fedeli e non.
I potenti mezzi di Do Re Fart Burp, tuttavia, ci hanno permesso di individuare almeno altre cinque apparizioni programmate dall'eclettico Pontefice.
- Concorrente di Chi Vuol Essere Milionario?, col sempre pacioso Gerry Scotti pronto a ridere alle sue battute e a suggerirgli sotto banco le risposte alle domande più spinose, per rimpinguare un po' le mai troppo piene casse dell'azienda col premio vinto.
- Ospite speciale allo Zecchino D'Oro, dove mostrerà al pubblico le sue abilità sia al pianoforte, sia nel nascondere le sue poderosissime erezioni di fronte a tanti bimbi che intonano inni in suo onore.
- Inviato speciale de Le Iene, in cui delizierà gli spettatori con la sua sopraffina ironia e le sue indagini atte a smascherare le più grosse ingiustizie sociali, dal marcio delle discoteche romane alle dispute tra la signora Maurizia dell'interno 12 e gli intonacatori dell'appartamento dell'avvocato Teresio.
- Concorrente di Ballando Con Le Stelle.
- Protagonista indiscusso, con tanto di pantaloni bragaloni e cappelino al contrario, dello spot giovanilistico del Wojtyla Breezer.
Monday, 7 March 2011
Sunday, 6 March 2011
Molti hanno atteso per anni, altri non ci volevano credere. Noi di IdiosincrasiAlterata abbiamo aspettato fiduciosi e finalmente abbiamo tra le mani la notizia del secolo, e tutto questo grazie a Pasquale Puddico, il nostro inviato a Los Angeles per gli Oscar. Lo zozzone infame, invece di recarsi alla premiazione come avrebbe dovuto, colto da colite pseudomembranosa aveva scaricato tutta la sua indignazione per le costolette di agnello presso il bagno situato nei pressi della hall dell'hotel Opulentia dove, a nostre spese, alloggiava e si ingozzava, la merda. Ed è li che il Puddico ha riacquistato tutta la nostra fiducia e stima riportandoci due grandi notizie:
1.Il nostro inviato non è il solo a patire di colite pseudomembranosa: il regista sognatore dalla faccia sveglia Robert Zemekis è solito visitare numerosi bagni ogni giorno ad orari inconsulti ed è per questo che ha ridotto di molto la sua produzione filmica.
2. Grazie al legame indissolubile che si crea tra i malati di questa rara patologia, il Puddico è riuscito a strappare a Zemekis un segreto che vi farà sobbalzare dalla sedia: è in produzione il seguito di Ritorno al Futuro.
Sembra che il regista abbia deciso, dopo aver visto il capolavoro neo romantico di Mariano Laurenti “Uno Scugnizzo a New York”,di accantonare il buon vecchio tremante Michael J Fox, a favore di uno dei volti a cui noi italiani siamo più affezionati: Nino D'Angelo. Pare, inoltre, che abbia voluto nel cast la nota (puttana) Ruby Rubacuori, nel ruolo della figlia di Nino, e il famoso imprenditore (coglione) Richard Lugner nel ruolo di Doc. Purtroppo della trama siamo riusciti a carpire ben poco: il film sarà ambientato nei primi anni ottanta e il buon Nino viaggerà nel futuro per salvare sua figlia dalle grinfie di un premier arrapato di un non ben precisato paese europeo. Qui le prime scene, dove vediamo già all'undicesimo secondo l'attore partenopeo cercare, con l'aiuto di Doc Lugner, di recuperare Ruby dal Ballo delle Debuttane. Si prospetta un capolavoro!
Saturday, 5 March 2011
Friday, 4 March 2011
Ha indubbiamente dell'incredibile pensare che per tutto questo tempo tra le nostre fila abbiano militato segretamente due emissari, promossi presto a scagnozzi, del fronte apartitico felino di Gisello Miao Tze Tung, il quale, dopo aver visto Cats & Dogs ed aver eletto come proprio idolo personale il cattivissimo Mr Tinkle, si è proclamato dittatore indiscusso di Borgo Tre Case e ora inserisce i suoi messaggi subliminali di odio canino in programmi come Uomini e Donne e nella soap opera Sentieri.
Forti e preoccupati di questa ulteriore novità politica, non c'è da stupirsi che questo inizio di Marzo sia principiato da uno Stronzo della Settimana quasi interamente felino. Ma passiamo subitaneamente in rassegna le posizioni della settimana.
Al terzo posto il povero Larry, gatto assunto dal primo ministro David Cameron per papparsi i topi che infestano la residenza di Downing Street, che sembra essersi rivelato un amante dei party notturni e del salmone alla vodka e, mantenendo un livello alcolico ai limiti del lecito, passerebbe le sue giornate a poltrire e a scoppiarsi di erba gatta a tal punto da divenire il protagonista di un ben noto demotivational poster.
Larry un consiglio spassionato: vieni in Italia, qui i politici faranno a gara per averti.
In un secondo posto che di felino ha solo l'ombra aliena dell'i want to believe (ma proprio tanto ci si vuole credere a sto giro) il pilota moscovita e i controllori della stazione di volo siberiana di Yakutsk che, dopo aver intercettato una navicella spazzzzziale e aver defecato conseguentemente il pene a mezzo mondo con la cosa, ai tabloid inglesi avrebbero dichiarato che il presunto alieno parlasse solo miciese e, tra l'altro, nell'antico dialetto della bassa Sassonia.
Ragazzi, un consiglio anche a voi: meno shottini di vodka al ravanello.
Ma è alla prima posizione che lo stupore ci pervade. Una corona d'alloro ed un plauso della commissione giudicante (oltre al premio in danaro di 42 copechi e settantacinque ganascini tirati in viso da Suor Eustolgio) a quello che presto diverrà il nostro negrello preferito: Mario Mamadù Balotelli. Il caro discendente della dinastia dei Cotone avrebbe stupito il mondo intiero facendosi addirittura biondo. Ora, oltre al plateale esticazzi che la stessa prima fila del coro dell'antoniano gli avrebbe dedicato alla prima de La Cavalleria Rusticana e al ben noto diniego del Marchese De Sade di guardare Demolition Man per la presenza antitetica di un negro biondo, a noi non resta che attendere ansiosamente l'uscita della sua biografia "Nigger means bigger - essere negri oggi", che già sulle prime si presenta essere il degno successore dei capolavori del Marra.
Alla prossima settimana!
Thursday, 3 March 2011
La nostra solidarietà va oggi all'associazione culturale Negri Moderni, che ci scrive indignata allegando l'oltraggiosa locandina che vedete in apertura.
Ebbene sì, affezionati lettori, c'è chi si è azzardato a proporre un remake della celeberrima pellicola del 1967, incurante delle mirabolanti capriole che l'indimenticato Sidney Poitier sta effettuando nel suo sepolcro; come potete notare, infatti, il suo ruolo nel film è stato preso dall'unico, vero Nemico Pubblico Numero Uno, quel Fabrizio Corona che tanto fa tremare il jet set, provocando al contempo epiche orchiti a noi comuni mortali.
Strana poi la scelta di ambientare tutto ad Avetrana, ma troviamo una giustificazione leggendo tra i nomi dei produttori quelli di Barbara D'Urso, Massimo Giletti e Bruno Vespa, il quale ha fornito anche una consulenza speciale per la ricostruzione in studio della scenografia (con tanto di plastico, va da sé).
L'unica speranza è che Terence Hill, nel ruolo del padre che fu di Spencer Tracy, faccia finire tutta la vicenda a sganassoni, come ai bei tempi, piuttosto che assolvendo tutti à la Don Matteo.
Ancora avvolti nel mistero i nomi degli attori che interpreteranno zio Michele e l'avv. Galoppa.
À la prochaine,
E.
Wednesday, 2 March 2011
Detta male verrebbe quasi da esclamare che non ci son più i bei nani di una volta.
L'eleganza nanesca, unita alla classe di quel ciondolare affabile e a quei modi cortesi, incontrollabile ammalio di spaesate fanciulle, ormai sono solo uno sbiadito ricordo che a malapena ritroviamo nel nostro caro grafico e curatore d'immagine Rufus Pocchiola, splendido e baffuto esemplare di nano alto, qui intento a corteggiare la marchesa Ettora della Fagiana dopo averle offerto un cordiale lampone e varichina. Di lì a poco (3 minuti e 12 secondi) la marchesa si abbandonerà totalmente alle nanesche lusinghe, deliziando quel furfante di Rufus con grattini sul capo, pettinate di baffo e prese olson alla base del suo esagerato dugongo.
Eppure, nonostante l'atavico piacere della conquista, un timore rimane fondato in quel piccolo cuore, così come nel nostro: che gli eclettici insegnamenti dolce stil novo della sua scuola per nani eleganti possano perdersi per sempre.
Fondata agli albori degli anni 60, la scuola vantò presto proseliti eccellenti. Tra i suoi seguaci più validi Rufus ci rammenta con voce rotta dall'emozione nanezze del calibro di Verne Troyer, che raggiunto l'apice della carriera con il suo minime si è fatto accecare dalle luci della ribalta hollywoodiana smerciando i suoi sex tape come una Paris Mengoni Hilton qualsiasi; ci ricorda commosso il suo pupillo Jason "Wee-Man" Acuna, che lo ha abbandonato seguito da un invisibile coro di etepareva dopo aver scoperto i suoi natali pisani e conseguentemente i pacchi sorpresa delle venditrici d'emozioni sulla Traversagna; fino ad arrivare alla morte dell'adorato Ping Ping, che per ben due volte riempì il suo cuore nano d'orgoglio vincendo nel 2006 e nel 2007 l'ambito titolo di Nano Elegante.
Eppure il fallimento più grande agli occhi stanchi e tristi del baffuto e ancor piacente Rufus resta con i suoi due primissimi allievi, Silvio e Renato, i quali, dopo aver radunato le truppe di Gondor, hanno scelto di passare al lato oscuro della nanezza, militando nelle fila della politica del bel paese e lasciandosi coinvolgere nelle guerre contro Isengard, nonchè in quel meretricio privato che ha portato le fazioni del fronte di liberazione nanesco, da tempo scettiche a credere alla scuola per nani eleganti, a ribadire ancora una volta deandreianamente che
un nano è una carogna di sicuro perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo.