Saturday, 30 April 2011
Friday, 29 April 2011
"Al principin non far sapere quant'è buono il capitone con le pere"
E' il commento al regale matrimonio di oggi che ha elargito gratuitamente il trentaseienne Aliprando Giulia Favelli attentando alle grazie della contessina ventenne Ivana Succhielli, a dispetto del suo cognome ritrosa alle virili e concupiscenti attenzioni del leccatissimo fante. L'ingelatinatissimo Favelli, contrariamente alla promessa post prandiale fatta alla Succhielli del più classico dei "facciamo un giro al mare, ti porto a mangiare le arselle direttamente dagli scogli", cercherà in tutti i modi di conquistare la giumenta con la sua ben nota alitosi alla fragranza di gingerino recoaro (dalla quale la Succhielli cerca vanamente di rifuggire) e con l'imitazione di Sonny Corleone ubriaco. La sciarada amorosa continuerà fino alle estreme conseguenze, che vedranno la Succhielli sferrare una puntutissima ginocchiata negli zebedei dell'impomatatissimo virgulto già esasperati da una quinquennale castità forzata.
Nonostante la bellezza di questa scena marina, dobbiamo essere però ligi ai nostri doveri ed eleggere a furor di popolo colui il quale orgogliosamente verrà insignito del sacro lauro de Lo Stronzo del Mese.
Dura è stata la tenzone tra i finalisti e, nonostante un Corona condannato a 4 anni che moltissimo s'era accostato al podio ed un Premier alla ricerca del napolitanesco sostegno per bombardare un posto che ironicamente si chiama Misurata, in cima sono arrivati due perfetti sconosciuti che tanto han fatto palpitare i nostri cuori di fanciullina giuoia.
Da un lato tal Keisuke Yamata, un elettricista giapponese così amante delle banane da non sentirsi più pago del semplice introdurle nel proprio retto, arrivando così ad utilizzarle addirittura come materia prima per delle microsculture bananesche di Davy Jones, Elvis, draghi, Cicciolina alle prese con sedici energumeni di colore e chi più ne ha più ne metta.
Dall'altro lato invece, direttamente dalla Pennsylvania in un parimerito più che meritato, l'americano Jonathan Payton, il quale, dopo aver visto sei volte di seguito "Scappo dalla città: la vita, l'amore e le vacche" ed essersi immedesimato erroneamente in un bovino, ha pensato bene di entrare in un supermercato vestito prorpio da mucca. Qui il pezzato omino avrebbe rubato 100 litri di latte che avrebbe successivamente distribuito ai passanti, spruzzandolo direttamente da delle enormi mammelle da viaggio, fedeli riproduzioni dei seni della statua della libertà.
Ai due tapini auguriamo di ritrovare presto il ben dell'intelletto ma, nondimeno a mo' di strameritato premio, inviamo in visita il buon Aliprando Giulia Favelli, che di buon grado premierà la loro rettitudine e il loro estro offrendo ben 15 dei 42 litri di creapopuli accumulato nei cinque anni di monastica privazione.
Alla prossima settimana.
Thursday, 28 April 2011
Wednesday, 27 April 2011
- Uomini & Donne - Il film Cast di eccezione per la pellicola ispirata alla trasmissione televisiva di maggior successo degli ultimi anni: l'eterna Maria De Filippi, infatti, sarà interpretata dall'eclettico Rob Zombie, artista sicuramente in grado di rendere in toto la femminilità della nostra eroina; si mormora dei Fratelli Ranocchia nel ruolo di Costantino Vitagliano e Daniele Interrante.
- Eyeballing Film denuncia sulla nuova, scellerata moda dei giovani scavezzacollo nostrani; tra gli interpreti spicca Harrison Ford, nel ruolo del fratellino minore del redivivo Edward Furlong, che interpreterà il ragazzino che sperimenta le terribili conseguenze di mettersi la vodka nell'occhio ma, soprattutto, la bottiglia poi nel culo.
- Ultimo ma sicuramente maggiore per importanza, Papi Don't Preach, la commovente storia di una ragazzina dolce ma determinata (e giammai troia), interpretata da Shirley Temple, che contende ad una sporca affarista senza scrupoli (una bravissima Linda Blair) l'amore di un tenero nonno. Stretto riserbo su chi interpreterà quest'ultimo.
Tuesday, 26 April 2011
IdiosincrasiAlterata
(in compartecipazione all'Asburgica Trasporti Metodista)
Monday, 25 April 2011
In più un'intervista senza precedenti a Bunny Munroe che ci svela i particolari piccanti dell'essere un prodotto di fantasia di Nick Cave e contemporaneamente un cantante country col vizio del porno.
Cosa vi serve ancora?
L'Idiosincratico vi attende sugli scaffali delle migliori pasticcerie di Baviera (cercatelo pure tra bignè e chokobananen) e dal vostro becchino di fiducia.
Check it out!
Sunday, 24 April 2011
Buongiorno e tanti ateissimi auguri pasquali a voi lettori affamati de “la Nouvelle Cousine di Idiosincrasia Alterata”. Oggi, si sa, per tutti i cattolici è una ricorrenza importante, perché si festeggia il ritorno in vita di Gesù Gristo 1978 anni orsono. Quindi, esiste giorno migliore per istruirvi sulla preparazione del buonissimo agnello in agrodolce? Si, esiste, di fatti oggi andremo a mostrarvi come si prepara l’Uovo di Pasqua.
Innanzitutto recatevi allo zoo di Praga, e tra una foto ad un leone ed un dito in culo ad un lemure, comprate presso il negozietto di souvenir la materia prima , che diverrà la base per il vostro gustoso Uovo di Pasqua. In realtà basterebbe anche solo quest’ingrediente, ma un tocco di personalità non guasta mai per voi palati fini, vero? Ecco perché recluterete il dispotico injenier M., che sollazzato dalle festività, vi donerà le sue preziosissime mandorle riccie di Francavilla Fontana (Br). Mandorle che renderanno l’impasto più buono e vellutato al palato. Ora, senza indugio, usando solo le mani dopo averle lavate bene, impastate il tutto fino a che non otterrete una sbobba omogenea, dopo di che la modellerete formando un perfetto ovale. Fatto questo, riunendo un consiglio di vecchi Ebrei, condannate il vostro Uovo, frustatelo ripetutamente e crocifiggetelo. Dopo che avrà sofferto abbastanza, avvolgetelo in un sudario e nascondetelo nella catacomba più vicina. Aspettate 72 ore nei pressi dell’ingresso cantando ininterrottamente Alleluja Veni Sancte Spiritus , e allo scoccarre della settantatreesima, vedrete risorgere l’Uovo. Uovo che catturerete senza indugio e servirete ai vostri commensali affamati. Buon Appetito!
Vino Consigliato: un Perrier Jouet Belle Epoque sollazzerà i vostri palati fini durante la degustazione dell’Uovo. Altrimenti una Coca Cola andrà bene lo stesso, pezzenti.
Saturday, 23 April 2011
Friday, 22 April 2011
Noblesse Oblige! ha esclamato il diabolico Injenier M un attimo prima di giustiziare Tinky Winky, dei quattro teletubbies di certo il più pericoloso e notoriamente il più stronzo, colpevole di aver cercato di espugnare la fortezza estense in quel di Ferrara.
Nell'affresco qui alla mercè del pubblico volgo, gelosamente custodito a Sèvres insieme al lingotto da chilo, al metro campione, al braccio di Gordian e al pene di Hitler, viene sontuosamente immortalato da sapienti pennellate probabilmente matildiane il momento in cui il pericoloso M, con l'aiuto del fido armigero Rebecco Alberini, già maestro d'armi di re Carlo V di Spagna, sta per sperimentare sul malcapitato Tinky, che spavaldamente mostra il petto, la potenza e la violenza dello Spitoizencannon armato a stalattiti smegmatiche, che il buon Rebecco si è peritato a costruire, usando brecciolino cementato, cacao magro e crema chantilly, quale pantagruelica estensione guerriglio-prostatica dello stesso M.
Gongolanti di codesta perla acquerellata vomitata direttamente dall'averno, passiamo tuttavia al motivo fulcro della giornata che non è la papale presenza sulle reti d'ordinantia nè il giorno della terra ormai in malora, bensì il classificone più richiesto dalle massaie di Avetrana: Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto una spumeggiante Lola Ponce, la quale, comprendendo finalmente com'è che funziona nell'italico stivale, dove, più del pelo masserizio ormai sdoganato dalla politica e non più necessario per un dovuto arrivismo, tira maggiormente l'essere folgorati dal sacro fuoco della fede, ha deciso di ripercorrere gesta che già furono di personaggi come Walter Nudo o Paolo Brosio. La bella maliarda infatti ha dichiarato di aver trovato nella genesi le risposte alle sofferenze e nella Bibbia il suo punto di forza. Va da sè che per raccontare tutto ciò un trafiletto su l'Eco di Santamariacapuavetere non bastava, ma era necessario un intero libro.
In un secondo posto destinato a far discutere Sasha Grey, pornoeroina di grandi e piccini, che, dopo aver preso una lampionata in pieno viso (o qualche sedano rettale di troppo), ha pensato bene di amareggiare noi benpensanti e palati fini, nonchè tutta la prima fila del sacro uffizio pontificio, dando l'addio ai riflettori di hollywood per dedicarsi alla vita privata. Inconsolabile anche Mister Mezzolitro, al secolo Peter North il Decoratore, che marianicamente piange ricordando le gesta amatorie della sua collega. La Gray invece, non rinnegando assolutamente i suoi trascorsi cavallerizzi e sottolineando di non aver avuto nessuna défaillance ecclesioprodotta, ai nostri singhiozzanti Perchè risponde lapidaria di non voler diventare il più classico dei corridoi per salami ad alta stagionatura. Che dire? Sasha, ci menchierai.
Ma eccoci pronti a premiare con una visita guidata nelle segrete della dimora di Tinky Winky l'eleganza di un primo posto trasudante bile di foca e grasso di concia. Direttamente da Casoria colei che per prima aprì le premieristiche danze (gambe, nda): Noemi Letizia. Le malelingue, commentando un suo recente calendario e la sua ferrea volontà di atteggiarsi a modella di proprie creazioni moda mare, l'hanno apostrofata nei modi più abbietti ("Un inqualificabile gavorchio", Umberto Eco) offendendone le pudenda strabordanti e le forme decisamente abbondanti. Da parte nostra, forti di una rima assolutamente non richiesta, possiamo solo consigliare alla cara Noemi di proseguire la sua dieta a base di lardo, cotenna e rosticciana, ché tanto gli agnelli si scannano sempre a Pasqua, ricordandole altresì che, come ci ripetevano sempre le nostre madri e come sicuramente le avrà ripetuto anche la sua, "devi ben mangiare se vuoi diventare grande".
Alla prossima settimana.
Thursday, 21 April 2011
Wednesday, 20 April 2011
Tuesday, 19 April 2011
IdiosincrasiAlterata
Monday, 18 April 2011
Questo non perchè ci piaccia più Sting di D'Anzi o Rabagliati, ma perchè, sebbene bastoni e manganelli possano rompere ossa e denti, sono le parole che annientano e cancellano. Le parole di chi canta gigione motivetti cari alla nonna mentre trionfa l'ad personam. Le parole di chi cerca del buono laddove ci ammazzano pacifisti. Le parole di plutonio che ci vorrebbero mettere sotto il naso.
Sunday, 17 April 2011
Bentornati cari amici alla rubrica più seguita della domenica, rubrica che Corrado, prima della sua dipartita, aveva indicato come l’unica vera erede de “il Pranzo è Servito”: La Nouvelle Cousine di Idiosincrasia Alterata. Quest’oggi vi insegneremo come preparare un dolce tipico della cucina milanese: u’ babà!
Innanzitutto per preparare questo buonissimo dolce è duopo recarsi in Lombardia e all’ombra della Madunina, fingersi un trovatello di origini nordiche. Infiltratevi, quindi, in una delle famiglie benestanti e agiate del luogo. Quando con la vostra simpatica verve avrete conquistato la fiducia del pater familias, fatevi portare a lavoro con lui, in una di quelle iniziative idiote che fanno negli uffici della Milano bene, e li, con circospezione, indagate sulla sua infedeltà coniugale. Una volta scoperte le sue marachelle, riferite tutto alla vostra madre adottiva, che provvederà immediatamente a tagliargli il membro con un Miracle Blade®. Membro che voi andrete tosto a recuperare: ecco la base per u’ babà! Per chi non lo sapesse, tra l’altro, “babà” è la contrazione di Babbo Bauscia. Ora che siete in possesso del pene del bauscia, svuotate il suo corpo cavernoso da vene e altre schifezzuole, e glassatene la superficie con dell’ottimo caramello. Ora è il momento di preparare la crema che servirà a riempirlo. Per quella vi occorre 100 grammi di burro, 5 uova fresche fresche appena uscite dal culo della gallina, 40 grammi di lievito di birra, 300 grammi di zucchero, 2 pomi d’ottone, 3 manici di scopa e una scorza di naso. Unite tutti gli ingredienti in un calderone e, con l’aiuto del famoso stregone vodoo Baba Ussuru,dopo qualche ora avrete ottenuto un'ottima crema! Crema che inserirete nel pene glassato di cui prima. Ora, se non siete proprio dei figli di puttana, andrete dal vostro povero babbo adottivo evirato e dividerete con lui il lauto pasto. Egli sarà felice di ripagare la vostra bontà con diecimila lire.
Vino Consigliato: Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, o in alternativa, il Garzellino del supermercato “ da Ciodda” a 2 isolati da casa.
Saturday, 16 April 2011
Friday, 15 April 2011
Ci stupisce apprendere che giornali autorevoli come Velleità Oggi e Paganesimo Moderno credano e spaccino per vere notizie false e pretenziose come quella del ritrovamento da parte del documentarista Simcha Antonello Jacobovici dei veri chiodi della croce del Cristo. Ora, al di là dei duemila anni che i presunti chiodi sembrerebbero non dimostrare, sanno tutti che i chiodi, che già trafissero il Cristo e poi Maria Stuarda mentre si dilettava in cantina con lo stalliere, furono usati nei primi novanta da Ughetto Stabocchi (nonno della ben nota Nara), insieme al proprio sottoposto Peppiniello, per ferrare una bella mattina di giugno il proprio mulo Mario. Tutti ricordano la tragedia, riportata anche da L'Eco di Casoria, che vide, durante la delicata operazione di calzatura mulorum a mezzo di un martellone comprato ad Asgard e dei chiodi che già inchiodarono il Cristo e poi Napoleone per contrabbando, l'apparizione nell'ordine del Gesù Compagnone, di Elvis e di Lassie insieme al fedele Timmy. Alla vista del piccolo Timmy, che dopo i successi della serie televisiva volle tenere con sè Lassie e non il fido mulo Aliprando Maria, nonno di Mario, lo stesso Mario, in un impeto di rabbia per la sorte del nonno successivamente insaccato e insalamato, pensò bene di spedire il povero Peppiniello nell'aere con un doppio calcio sferrato in zona inguinale, che, complici i poteri divini conferiti dall'unione delle mitologie, fece arrivare esanime il povero tapino fino a Fratta Maggiore. Il tutto sulle note di Blue Suede Shoes.
Forti di queste quisquiglie asinine, passiamo imperturbabili alle posizioni della classifica più amata dal jet set proletario di Santa Marinella Ligure: Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto, con massimo stupore della corte dei miracoli del milanesissimo bar Rattazzo (beviti sto Negroni oppure sciacquati dal cazzo), ancora tu ma non dovevamo vederci più Lele Culo Mora, dichiarato nuovamente fallito, questa volta per l'Immobiliare Diana. Ci piange il cuore e ci affligge lo scroto apprendere questa notizia e al nostro amante del trancio di verdesca adamitico possiamo solo sussurrare un Provaci ancora Lele!
Al secondo posto il validissimo Pippo Baudo, il quale, dopo aver urtato violentissimamente il suo catanese culo per terra con la trasmissione sui 150 anni dell'umidità italica, definita dai più una rottura di coglioni senza pari, ha pensato bene, in replica all'autore Claudio Donat Cattin che gli avrebbe dato, a torto o a ragione, del mafioso, di reagire sputando come un lama tibetano nel viso dello stesso storico autore di un'altra perla televisiva come Porta a Porta. Un consiglio Pippo: la prossima volta almeno non mancarlo.
Ma è la vetta che ci conforta e ci rende eccitati come un capitone a Natale in casa Dell'Utri; scalzando e sbaragliando concorrenti come il Phallological Museum di Husavik in Islanda, che si sarebbe aggiudicato un nerchione di ultranovantenne, al primo posto stabile con 391 voti troviamo il dio Priapo. L'indiscusso fallopotenziato figlio di Dioniso e Afrodite Stabocchi (pluriantenata della già citata Nara) sarebbe ritornato difatti in auge nelle presunte festicciuole arcorine a base di pop corn, gazzosa e visioni forzate dei capolavori di Bud Spencer e Terence Hill, e verrebbe usato sotto forma di statuina come archetipo rotante in un moderno giuoco della bottiglia tanto amato dal nostro premier. Intercettato al termine di una di queste feste il buon Emilio Fede, indispettito e spiaciuto per non essere stato insignito della carica di stronzo della settimana, ha accettato però di buon grado, dopo 30 calci in bocca da parte del mulo Mario, di ritirare per lo stesso Priapo il premio, consistente in una sequela di calci, questa volta nel culo e nello sterno, impartiti sempre dal mulo Mario sotto la costante supervisione di un Bud Spencer urlante "Ruspa Emilio, ruspa!"
Alla prossima settimana!
Thursday, 14 April 2011
appetizer in attesa della prossima "epica"
Wednesday, 13 April 2011
Tuesday, 12 April 2011
IdiosincrasiAlterata
Monday, 11 April 2011
Sunday, 10 April 2011
Bentornati, sempre più numerosi, alla rubrica culinaria seconda solo a Cotto e Mangiato di Cristina Parodi, ma con 63% di mammele in più: La Nouvelle Cousine di Idiosincrasia Alterata. Oggi, visti i flussi migratori che vedono coinvolti paesi nord africani verso le nostre terre, vi parleremo di un tipico piatto che le anziane tunisine stanno importando nel nostro bel paese: le orecchiette al sugo di carne col cacioricotta.
Innanzitutto, vista la pigrizia che vi contraddistingue da sempre, so già che non vi andrà mai di fare della pasta fresca. Orbene, andate da un fattore e circuitelo con la vostra ars amandi. Quando sarete in grado di sussurrare alle sue orecchie pelose e innamorate il testo della canzone dei Bee Hive “Cara ti amo, vai a gettare l’immondizia” , lui sarà come argilla nelle vostre oziose mani e avrà già provveduto a farvi preparare quei cinque chili di orecchiette dalla madre bisecolare esperta nel fabbricare tutti i tipi di pasta da quando aveva otto anni. Fatto questo è il momento del sugo di carne. Recatevi in Tunisia e barattate con un beduino del posto, il fattore, ormai cotto di voi, con 2 cammelli dalle gobbe belle panciute, che farete accoppiare con delle mucche particolarmente vogliose e insaziabili. Dall’unione delle due bestie nascerà una cammucca, essere stupido e dannoso perlopiù, ma utile al nostro scopo: di fatti la cammucca è famosa per cagare forme di un paio di chili di cacioricotta. Dopo che avrà espletato le sue funzioni corporee, convincetela con l’inganno a seguirvi nel più vicino mattatoio, e vista la sua somiglianza con un noto avvocato, non sentirete per nulla la sua mancanza quando i macellai l’avranno trasformato in un ammasso di carne morta. Carne morta che andrete a soffriggere, aggiungendo poi abbondante sugo. Ora che tutti gli ingredienti sono pronti, direi che siete abbastanza intelligenti da capire come si assemblano le cose. Se non lo siete, beh, circuite un altro fattore, lui saprà.
Vino consigliato: per il piatto di oggi mi sento di consigliare del Bordeaux Chateau La Marzelle del 1964, o in alternativa del Primitivo di Manduria della Cantina “ Sputo Nelle Botti” di Francavilla Fontana (BR).
Saturday, 9 April 2011
Friday, 8 April 2011
No, non ci soffermeremo troppo sullo stupore di Mariajolanda Spingisugheri (cognome derivante da una peculiarità analmente circense di una sua trisavola), qui colta nel momento esatto in cui commenta, con un sorriso e con il moto semi circolare delle sue mani giunte, la notizia comunicatale da Radio Londra nel bel mezzo dell'ascolto del suo programma preferito The Joy of the Seventies - Grandi successi reinterpretati dal sedere della figlia disconosciuta di Claudio Villa.
La Mariajolanda accoglie col sorriso la notizia per passare, da lì a sette secondi, ad un bieco furore di cui farà le spese il povero fotografo Matildo. L'ira della marchesina, scatenata dalle prime note (rettali) della cover di In da Gadda da Vida degli Iron Butterfly, si placherà solo sei minuti dopo quando Matildo, ormai ridotto ad una maschera di sangue, offrirà in dono alla fanciulla una riproduzione in cesio, rafano e baccherina del Guernica di Dalì (giammai di Picasso).
Ma lasciamo ogni indugio e passiamo a stilare la classifica più chiacchierata del momento, del podio più irriverente della rete ne Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto, con plauso dei fruttivendoli di Via Paolo Sarpi a Milano e della confederazione cinese tutta, il chinese fish keychain, un simpatico portachiavi con ampolla contenente un pesciolino rosso destinato a morte certa dopo poche ore. L'invenzione è stata accolta malamente dalle associazioni animaliste e con freddezza dagli amanti del pesce rosso che lamentano insufficienti le 4 ore di autonomia del pescetto sottolineando che anche i pesci nelle scarpe di Disco Stu son durati per tutto il tempo di una gara di liscio.
Al secondo posto, restando dalla parte dell'amico degli animali san francesco medio, il sindaco di Capri, il quale, giustamente si potrebbe arguire, anziché preoccuparsi dei problemi seri che possono angustiare i bei faraglioni, si lancia con tutto se stesso in una moderna reinterpretazione di donchisciottiana memoria della lotta contro i mulini a vento con antagonisti, invece dei mulini, gli stronzi di cane. Il primo cittadino infatti, rifacendosi ad una proposta del sindaco di Bologna, vorrebbe fare il test del dna a tutti i cani dell'isola in modo da poter dare un'identità ad ogni singola deiezione fuori posto e punire con sedici vergate sul culo il reo quadrupede.
Ma è il primo posto che ci rincuora e ci titilla nell'intimo. Eh già, perchè proprio nel giorno in cui i giornali e l'italian wide web si sdegnavano nell'apprendere dei manifesti razzisti, in cui gli italiani sarebbero ritratti come ratti, affissi nel Canton Ticino (dimentichiamo pure quelli della Lega con gli indiani), due deputati, R(oberto) M(enia) e A(ntonio) M(artino), si facevano pizzicare alla Camera intenti a guidare il buon Super Mario nel salvataggio della bionda principessa. La figure de merd è servita. Grazie signori per elevare sempre in modo sublime il buon nome della nostra cara repubblica delle banane.
Ai due vincitori, come premio, un caricone di buone, vecchie e sempre care mazzate, impartite, con dovizia e perizia certosina, dalla nostra amata Mariajolanda.
Alla prossima settimana.
Thursday, 7 April 2011
Wednesday, 6 April 2011
Sul finire degli anni ottanta Odeon Tv non aveva ancora schiuso a me quell'enorme scrigno di nefande oscenità che animavano il suo palinsesto notturno e che sarebbero diventate uno dei cardini su cui avrei temprato la mia adolescenza, ma riusciva a guadagnare comunque un fanatico proselito grazie alla messa in onda di una misteriosa serie recante come glifo identificativo il famigerato punto esclarrogativo, rarissimo carattere tipografico ideato insieme al flusso canalizzatore da Martin K. Speckter, dopo che un solo bicchierino di vodka al guacamole lo portò a sbattere violentemente la testa sulla tavoletta del cesso.
E chi avrebbe mai detto che proprio dietro al nostro pacato ed eterno teledipendente Florindo si celasse in realtà Paul Casalini, mai troppo lodato creatore di questo serial televisivo tutto italico dal titolo Interbang?
La trama, più intricata della metodologia di apprendimento dell'ordine esatto dei libri della bibbia adottata dal mio vecchio prof di religione e basata sull'enumerarli prima in ordine esatto, poi al contrario e ancora uno sì e uno no (cosa che ancora oggi mi è utilissima per stupire nei salotti bene), vede due giovini (pare gli stessi figli del Casalini) avventurarsi per conto del ricchissimo dell'ultima ora nella ricerca di sette mini torri di Pisa, che conferirebbero, se inserite nei giusti orifizi cachierali, poteri oltre l'umano, quali l'invisibilità, la scorreggia vestita soporifera e la capacità di far fare capriole a 12 suocere con un rutto. Va da sè che le sette micro torri, riconoscibili per l'esclarrogativo inciso alla base e disseminate per il mondo da un vecchio rincoglionito che tempo dopo avrebbe fatto la stessa cosa con le sfere del drago di Goku, facciano gola a tutti, persino ad un mafioso di quarta categoria e al suo fido tetramongolo scagnozzo. Difatti, la leggenda di fondo vorrebbe che l'incasellare i sette manufatti in un monolito presente (guarda il caso) nella vera torre di Pisa, anche se Casalini lo avrebbe voluto nella Fortezza Vecchia di Livorno se non fosse stato per il gentile invito a desistere perpetrato dalla curva del Livorno ai danni delle sue costole, dovrebbe donare il massimo potere in assoluto. Quale esso sia non ci è dato sapere.
Questa piccola maraviglia in 26 puntate sparì dalla circolazione rapidamente, forse per l'elevato share o forse per le invettive labroniche rivolte al suo creatore e ai suoi figli, creandone il mito dell'effettiva esistenza per anni, fino a quando non ci siamo decisi per primi a telefonare al nostro caro Florindo, la cui società è ancora attiva e vegeta nel milanese, per chiedere lumi in merito. In risposta alle nostre domande una vocina stridula ci ha informato di una già pianificata rimasterizzazione dell'intiera serie, con tanto di scene tagliate ed inutili interviste agli attori, che, ormai caduti in disgrazia, spendono le loro giornate nella scelta del vino cartonato con cui fiaccare il loro fegato. Dopodichè la stessa voce, con il cipiglio di una badante ucraina in coda alle poste, ci ha invitato garbatamente ad andare a fare in culo, sottolineando la cosa con un più dantesco e più non dimandare.
In attesa quindi che questa perla giunga in lussuosi cofanetti color amaranto torredipisaformi in tutti i punti vendita a noi vicini, possiamo solo accontentare voi palati fini deliziandovi della sigla d'apertura, cantata da Rosalino Cellamare con un sedano ben piantato nel retto, e del trailer.
Enjoy.
Tuesday, 5 April 2011
Cari amici di DoReFartBurp, pare che proprio non si sappia più cosa inventarsi, pur di farsi pubblicità.
La nostra redazione è in preda a sgomento, raccapriccio, disgusto e disappunto, alcuni organizzano già sit-in di protesta.
Ma il nostro dovere è quello di riportare i fatti, belli o brutti che siano, e giammai di commentarli, men che meno in maniera ironica o irriverente.
Per pubblicizzare l'uscita del suo disco, l'autoproclamatosi Principe del porn groove ha elaborato l'incredibile.
I nostri ormai noti scagnozzi, infatti, hanno visto la firma del Divo dietro la sconvolgente notizia apparsa proprio stamattina secondo cui la persona più famosa della storia dopo i Beatles sarebbe omosessuale (guarda caso in concomitanza con la pubblicazione del nuovo album), e pare che sia pronta un'apparizione a sorpresa pronta a sabotare la cerimonia di beatificazione dell'immarcescibile Giovanni Paolo II in maniera volgare e irrispettosa.
C'è già chi è pronto a vedere un losco piano dell'A.D. dietro quest'ignobile operazione, ma dubitiamo fortemente che il pur privo di scrupoli Joseph sia disposto a rivoluzionare così tanto quel Credo che, al contrario, vorrebbe tanto veder tornare a fasti medioevali.
Restate sintonizzati, quindi, ne vedremo delle belle.
À la prochaine,
E.
Monday, 4 April 2011
Sunday, 3 April 2011
Cari amici amanti del gusto e del mangiar sano, bentornati nella rubrica di cucina più invidiata d’ Italia, che ultimamente è salita agli onori della cronaca, anche giudiziaria, per le minacce di morte che abbiamo subito dagli scagnozzi di Anna Moroni.
Dopo aver parlato di numerosi piatti della tradizione italiana, oggi passeremo ad una pietanza tipica della novelle cousine francese: le Lasagne alla Bolognese.
Innanzitutto procuratevi una vacca grassa e viziatella e introducetela nei salotti bene della Milano da bere. Dopo qualche mese di bagordi, il bovino avrà assunto le fattezze di un imprenditore qualsiasi della suddetta città, quindi neanche un animalista convinto si opporrà se deciderete di riversare tutta la rabbia repressa per anni sulla povera bestia. Ma voi, si sa, siete dei signori e non vi sporcate le mani. Per questo, prendendola a calci in culo, portatela ad una manifestazione, indetta dalla CGIL, di lavoratori interinali sottopagati e lasciatela li, da sola, in mezzo ai manifestanti: dopo qualche ora avrete dell’ottimo macinato e, incomprensibilmente, anche della besciamella, indispensabile per il nostro piatto. Ora siete pronti per cucinare dell’abbondante ragù, unendo al macinato dell’ottima polpa che voi stessi avrete preparato, stritolando crudelmente tra le mani dei pomodori imploranti. Tutto questo davanti ai loro pomodorini: che imparino che la vita è crudele e che vige la legge del più forte! Finalmente siamo pronti per assemblare le lasagne: prima il ragù, poi la pasta che avrete precedentemente comprato (che non è che adesso possiamo fare tutto noi, e che cazzo!) , poi la besciamella, poi la Nutella® del piccolo Lucio, infine dei pezzi di telo del Sacro Volto di Manoppello per dare quel tocco di personalità in più che agli altri manca. Ripetete l’operazione fin quando le vostre lasagne non saranno alte almeno mezzo metro. Infine recatevi nella pizzeria napoletana a voi più vicina e al ritmo di “Uè Uè”, cuocete il piatto nel forno a legna. Appena finirete di cantare Funiculì Funiculà, le vostre lasagne saranno pronte. Buon Appetito!
Vino consigliato: Chateau Lafite del 1787 (avete mantenuto una vacca nei salotti bene e non avete 160.000 $ per una bottiglia di vino? Pezzenti.)
Saturday, 2 April 2011
Friday, 1 April 2011
Ma bando alle ciance e alle pinzillacchere, passiamo di prepotenza a scoprire con garbo e zelo le posizioni della settimanale classifica per Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto, inqualificabilmente diremmo noi che le avremmo dato solo una medaglia di lerda, la Signora del Foro, la vigilessa del litigio tra condomini Rita Dalla Chiesa. La bionda conduttice di Forum, al centro della polemica dei falsi terremotati e delle dichiarazioni di Marina Villa, una balena spiaggiata che seguiva un copione scritto probabilmente da Moccia, avrà anche meritato il tapiro, premio ormai sdoganato anche negli autogrill sotto Pomezia, ma ci vuol ben altro per aggiudicarsi un posto nella nostra classifica. Rita Rita, avrai anche preso il terzo posto, ma citando la nostra personale eroina maionchiana "Per Noi è NO!"
Secondo posto ad un trittico tutto femminile assemblato per puro caso e diletto dai nostri sondaggisti ed opinionisti. Il parimerito vede le seguenti pulzelle, qui elencate in ordine esegetico anagrafico e mammelliaco rigorosamente discendente:
- la musona Nicole Minetti per le dichiarazioni fatte a La Repubblica in cui affermerebbe di vedersi, da qui a 10 anni, "sposata e Ministro degli Esteri". E perchè non della cultura? Già che ci siamo...
- la sorridente Sara Tommasi, già protagonista del nostro classificone tempo fa, che vestirà i panni di una prostituta ne La donna della domenica, tratto dal romanzo di Fruttero e Lucentini. Suvvia Sara, se non altro a sto giro ti pagano.
- un'anonima studentessa olandese che durante una gita scolastica ha inaspettatamente partorito. Il caso strano sembra sia che nessuno si fosse accorto di nulla e che la ragazzina avesse creduto davvero alla storia del tampax venoso allungatole da un amico.
E saliamo finalmente al primo posto dove ritroviamo ancora una volta una compagnia di volo.
Questa volta è il turno della RyanAir che sembra stia per introdurre dei nuovi voli dove l'accesso agli infanti sarà interdetto. Questo, pare, dopo un sondaggio in cui la metà degli intervistati ha dichiarato che sarebbe disposta a pagare maggiorazioni sul biglietto pur di non doversi sorbire pianti, latrati e rotture di argano dell'altrui prole.
Verità o meraviglioso poisson d'avril? Agli estimatori del sarago moldavo la mesta risposta.
Alla prossima settimana!